Dopo il secondo (brutto) pareggio 0-0 di fila, Pioli e Tonali – anima e corpo di questo Milan – hanno parlato usando parole quasi identiche: «Sapevamo della difficoltà della gara col Toro, non abbiamo creato tantissime occasioni da gol ma abbiamo avuto molte situazioni favorevoli, purtroppo ci sta mancando il guizzo». Così Pioli.
E Tonali? «Sapevamo che sarebbe stata difficile: l’avevamo preparata in settimana, ma le partite cambiano. Il Torino è una squadra tosta, è stata una battaglia».
Tutti e due sanno – meglio, sapevano – delle difficoltà attuali (che sia il Toro o il Bologna, ad essere sinceri, cambia poco), il problema è come risolverle. La 33ª di Serie A, che si apre venerdì con l’anticipo tra Milan e Genoa, senz’altro ci darà le risposte che Pioli sta cercando. In un senso o nell’altro: capiremo se il Milan è davvero da scudetto, o se quello del primo posto è stato solo uno splendido sogno – cullato, mantenuto, ma pur sempre illusorio, effimero.
Diverso il tono di Blessin, deluso tanto con l’arbitraggio quanto con l’atteggiamento dei suoi nell’ultima sfida malamente persa in casa contro la Lazio (1-4), che ha segnato più gol di quanti il Genoa ne avesse subiti nelle precedenti nove partite sotto la guida tecnica dell’allenatore tedesco: «Continuo a pensare che il Var sia una cosa positiva, ma anche in altre partite non ci ha aiutato come accaduto oggi. Episodi del genere possono far girare una gara diversamente. Se l’arbitro fosse intervenuto avrebbe potuto dare cartellino rosso [su Acerbi, ndr], a quel punto le cose sarebbero cambiate, noi forse saremmo potuti passare in vantaggio e loro magari non avrebbero segnato. Detto questo vorrei sottolineare che la Lazio ha vinto meritatamente».
Qualcosa, allora, al di là dell’episodio che ha cambiato la partita (almeno secondo l’allenatore rossoblu), deve essere andato storto nel match contro i biancocelesti allenati da Sarri.
Cosa? Blessin spera di rispondere sul campo all’impellente domanda, anche perché il Genoa – che veniva da una sconfitta col Verona – ha un disperato bisogno di punti. E di gol. Gli stessi che stanno mancando al Milan, paradossalmente: «Bisogna liberarsi, senza giocare con il peso di guardare la classifica, ha detto Sandro Tonali. Dobbiamo tornare ad essere spensierati ed è obbligatorio farlo già dal Genoa. I tifosi ci hanno aiutato e hanno spinto, ma non è bastato; sono sempre tanti: ci trasmettono anche in trasferta la loro passione. Dalla prossima partita bisogna cambiare».
Intanto però le inseguitrici si sono pericolosamente avvicinate alla vetta. Il Napoli e l’Inter (con una gara in meno) distano due punti, la Juventus sei. Eppure il Milan è la squadra col miglior score negli scontri diretti (escluso il Napoli, col quale arrivando a pari punti perderebbe la lotta al titolo).
Ricapitolando: il Genoa, in uno stadio complicato dove è sempre difficilissimo vincere e fare risultato, si trova a tre punti dalla zona salvezza occupata dal Cagliari di Mazzarri – in netto calo. Se la Salernitana sembra condannata e il Venezia, dopo l’ultima sconfitta al fotofinish contro l’Udinese in casa è sull’orlo della retrocessione, il Grifone ha ancora qualche flebile chance dalla sua.
Certo, il miracolo passa dai miracoli, e fare risultato a San Siro sarebbe uno di questi.
Attenzione al dato sugli 0-0. La squadra di Blessin ne ha totalizzati cinque nelle prime sette partite (tutte pareggiate, con due 1-1), il Milan viene da due 0-0 contro Bologna e Torino. Il terzo 0-0 di fila sarebbe da record (solo due volte nella sua storia il Diavolo ha pareggiato tre gare consecutive con questo punteggio, nel ’36 e nel ’94).
Il vero problema del Milan comunque è in attacco, con i rossoneri che hanno trovato appena quattro gol nelle ultime sette partite. Eppure non subisce reti (è la squadra con più clean sheets in campionato insieme all’Inter, 14; non prende gol da ben cinque gare).
I precedenti di Milan-Genoa
PRECEDENTI A MILANO | N° |
---|---|
Partite giocate | 53 |
Vittorie Milan | 33 |
Pareggi | 14 |
Vittorie Genoa | 6 |
I precedenti tra le due squadre fanno pendere la bilancia in favore dei rossoneri. Nelle ultime 10 sfide di Serie A, il bilancio è di sette successi del Milan, due pareggi e una sola vittoria del Genoa. Nelle precedenti cinque i rossoblu erano riusciti a trovare i tre punti in ben quattro circostanze. Negli ultimi 10 confronti nel girone di ritorno di Serie A, Milan vs Genoa non è mai terminata sull’x. Otto vittorie Milan, due Genoa. Lo 0-0, insomma, al di là dei recenti risultati, sembra un risultato improbabile.
Nei 53 precedenti casalinghi in Serie A, il Milan conduce la classifica con 33 successi, 14 pareggi e 6 sconfitte. Il Grifone si è imposto in due degli ultimi otto confronti a San Siro (2 pareggi, 4 sconfitte), interrompendo così un digiuno di vittorie esterne che durava dal 1958. La vittoria più recente del Genoa a Milano è arrivata l’8 marzo del 2020, primo giorno dello Stato di emergenza, quando i rossoblu guidati da Nicola sconfissero 2-1 il Milan di Pioli (reti di Pandev e Cassata, gol di Ibra nei rossoneri).
Il Genoa aveva ospitato il Milan a inizio dicembre per l’incontro di andata del campionato di Serie A, con i padroni di casa che non erano affatto riusciti ad arginare la furia rossonera. Un secco 0-3 aveva infatti sancito l’esito del match del Ferraris. A segno nel Milan, ancora una volta, Zlatan Ibrahimovic (oltre ad una doppietta di Junior Messias, nel suo miglior momento con la maglia rossonera), che mancherà nel match di venerdì sera (e almeno per i prossimi tre turni di campionato).
Statistiche e formazioni di Milan-Genoa
MILAN | GENOA | |
---|---|---|
68 | punti | 22 |
56 | gol fatti | 24 |
29 | gol subiti | 52 |
14 | clean sheet | 9 |
54.8% | % possesso palla | 42.8% |
Nelle ultime quattro partite di Serie A, il Milan ha totalizzato appena 8 punti. Due vittorie di misura per 1-0 seguite dai due pareggi a reti inviolate contro Bologna e Torino. Il Genoa, che aveva vinto contro il Torino rilanciandosi nella corsa alla salvezza, aveva pareggiato la gara precedente e ha perso le ultime due partite (contro Hellas Verona per 1-0 e Lazio per 1-4).
Come detto, Ibrahimovic non sarà della partita. Lo svedese, insieme a Giroud e Leao (in leggero calo), divide lo scettro di miglior marcatore del Milan con 8 reti.
Un’assenza pesante, rimpiazzata almeno a livello spettacolare da un rientro importante nel Genoa: quello di Mattia Destro, che finora ha realizzato nove reti in campionato. Il grande ex di questa sfida ha già realizzato cinque goal nelle sfide contro il Milan. I rossoneri, a secco di gol, all’andata avevano sbloccato l’incontro dopo appena 10’. Calcolando che il Genoa ha una delle peggiori difese del campionato con 52 goal subiti, la rete nel primo tempo dei rossoneri non è uno scenario improbabile.
Pioli recupera alcune fondamentali pedine tra centrocampo e attacco. Se infatti il tecnico dovrà fare a meno di Ibrahimovic, Florenzi, Kjaer e Romagnoli, potrebbe recuperare Ismail Bennacer a centrocampo – eventualmente avanzando Kessie nei tre sulla trequarti, dove uscirebbe molto probabilmente Brahim Diaz: l’ultimo gol dello spagnolo risale al 25 settembre, l’ultimo assist al 4 dicembre.
Davanti a Maignan, dunque, agiranno Calabria e Theo come terzini, Kalulu accanto a Tomori come difensore centrale. In mediana Bennacer e Tonali, in attacco Giroud con Messias, Kessie e Leao favorito su Rebic – appena recuperato.
Nel Genoa, Destro è in vantaggio su Piccoli, mentre alle sue spalle Amiri dovrebbe essere confermato con Melegoni e Portanova ai suoi fianchi. A centrocampo rientro fondamentale di Sturaro, accanto a lui Badelj. In difesa Hefti, Vasquez terzini, con Maksimovic e Ostigard centrali. Tra i pali il solito immortale Sirigu.