Se ci fosse una nazionale storica delle regioni?
Nessun dubbio: il Veneto partirebbe davanti a tutti. Del resto, quale squadra potrebbe vantare un tridente con Alessandro Del Piero e Roberto Baggio? Chi avrebbe Dino Baggio a centrocampo e Francesco Toldo in porta?
Chiediamo scusa per gli spoiler, ma l’entusiasmo è alto: la nazionale veneta sarebbe proprio una gran cosa, se rapportata al passato. E non solo figli di grandi città, anzi: da Vittorio Veneto a Montebelluna, ecco i posti più incredibili che hanno portato alla luce talenti importantissimi del nostro calcio.
Portiere: Francesco Toldo
Nato a Padova, cresciuto al Montebelluna prima che lo acquistasse il Milan.
Poi Verona, nella primissima tappa della sua carriera da professionista. Francesco Toldo ha vinto praticamente tutto: 5 scudetti, 5 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane e una Champions League, vestendo soprattutto le maglie di Fiorentina e Inter.
Terzino destro: Christian Maggio
In pochi lo sanno, ma Christian Maggio è originario di Montecchio Maggiore, una cittadina di 23mila abitanti, nella provincia di Vicenza.
E proprio a Vicenza inizia la sua carriera, nel 2000, prima di passare alla Fiorentina (e una tappa al Treviso) e poi alla Sampdoria e al Napoli.
Quest’anno è tornato a casa: gioca nella Lanerossi, per quella che è la ventiduesima stagione della sua carriera.
Difensore centrale: Luigi Sartor
Trevigiano, difensore, nato e cresciuto al Padova e poi alla Juventus nel 1991.
Praticamente insieme ad Alessandro Del Piero, stesso periodo e stessa sorte.
Quella di Sartor è ben diversa e contiene anche tre anni al Vicenza, ma nella sua vita ci sono state anche Inter e Parma, oltre la Roma.
Difensore centrale: Daniele Gastaldello
Da Camposampiero, dalla provincia di Padova, e cresciuto nel Montebelluna prima di passare al Padova per 7 anni di settore giovanile.
Gastaldello ha fatto anche un anno alla Juventus e poi al Chievo Verona, senza però scendere in campo. Il successo è arrivato prima al sud, Crotone, poi 8 anni alla Sampdoria prima di chiudere tra Bologna e Brescia.
Oggi è l’assistente di Nicolato, allenatore dell’Under 21.
Terzino sinistro: Manuel Pasqual
Di San Donà di Piave. 41mila abitanti nella provincia di Venezia.
Manuel Pasqual è cresciuto nel Fossalta Piave e ha giocato nella Liventina, poi tanti passaggi. Pordenone, Treviso, Arezzo e 11 anni alla Fiorentina, prima di chiudere all’Empoli.
Vanta anche 11 presenze in Nazionale.
Mezzala destra: Dino Baggio
Come Gastaldello, ma una decina d’anni prima: Dino Baggio, da Camposampiero, cresciuto nel Tombolo e poi notato dal Torino.
La carriera è stellare: Toro, Inter, Juventus, Parma (6 anni) e tre alla Lazio. Chiude lì dov’era iniziato, al Tombolo, nella provincia padovana.
Centrocampista centrale: Andrea Poli
Da Treviso con furore. Anzi: da Vittorio Veneto.
Andrea Poli cresce in un Treviso ad alta quota, poi la Samp, il Sassuolo e ancora la Samp. Dove diventa grande, lui ad altezza nazionale.
L’Inter lo prende, quindi lo fa il Milan, dove resta 4 stagioni. 4 anni anche al Bologna, prima di una scelta di vita: la Turchia, Antalyaspor.
Mezzala sinistra: Paolo Poggi
Da Venezia a Venezia, passando anche per… una figurina introvabile!
Paolo Poggi oggi è responsabile dell’area tecnica del Venezia, e lui, veneziano, è partito ovviamente dal campo di casa. Torino, Udinese, Roma, Parma, Ancona, Mantova.
Gli ultimi tre anni, dal 2006 al 2009, ancora al Venezia: in Serie B e con forte riduzioni d’ingaggio. Un amore così grande.
Seconda punta: Roberto Baggio
Se ci fosse una hall of fame calcistica, ma divisa per regioni, il Veneto probabilmente avrebbe la squadra più forte di tutti.
Il motivo? Come seconde punte avrebbe due dei top 10 giocatori della storia del calcio italiano, e Roby Baggio è forse il numero uno di sempre.
Nato a Caldogno, dove cresce pure calcisticamente. Il Vicenza non se lo lascia scappare e lo rende calciatore prima della Fiorentina, della Juventus, del Milan, Bologna e Inter.
L’ultimo step è Brescia, prima di tornare a vivere nelle campagne venete. Solo lì si è sentito a casa.
Seconda punta: Alessandro Del Piero
Da un dieci all’altro. Però Ale, di Conegliano, è partito dal San Vendemiano e soprattutto dal Padova.
E col Padova debutta, nel 1991, prima del passaggio alla Juventus nel 1993.
Del Piero ha fatto la storia di quella maglia e della nazionale, portando a casa tutto ciò che si può vincere, compresa Coppa dei Campioni e Mondiali. Tra i più forti di sempre.
Punta: Aldo Serena
Inter, Milan, Juventus, Torino. Però, prima di tutto questo, Montebelluna, lì dove nasce e cresce calcisticamente.
Aldo Serena è uno dei sei calciatori italiani ad aver conquistato il titolo di campione d’Italia con tre diverse società.
24 presenze e 5 reti, invece, con la Nazionale.