Sono ben 15 i punti che separano in classifica il Real Madrid dal Barcellona (anche se i catalani devono ancora recuperare il match casalingo con il Rayo Vallecano).
Raramente si è visto un match tra le due regine di Spagna con un tale divario di punti, ma El Clàsico resta comunque la partita più sentita del calcio iberico e anche questa edizione non fa eccezione.
I precedenti tra Real Madrid e Barcellona
Partite totali in Liga | 183 |
Vittorie Real Madrid | 76 |
Vittorie Barcellona | 72 |
Pareggi | 35 |
Gol Real Madrid | 295 |
Gol Barcellona | 291 |
183 confronti in Liga, con 76 vittorie del Real, 72 del Barça e 35 pareggi, con 295 gol merengues e 291 blaugrana: parlare dei precedenti del Clàsico vuol dire ripercorrere tutta la storia del calcio spagnolo e delle sue stelle più luminose.
Allargando a tutte le competizioni ufficiali, arriviamo a 246 confronti totali, con 99 vittorie del Real (411 gol), 95 del Barcellona (399 gol) e 52 pareggi.
L’ultimo confronto è andato in scena poco più di due mesi fa, nella seminfinale di Supercoppa di Spagna, e dopo il 2-2 dei tempi regolamentari (con il Real due volte in vantaggio con Vinicius Jr. e Benzema, ripreso prima da Luuk de Jong e poi da Ansu Fati) a risultare decisivo per il successo merengues è stato il gol di Federico Valverde.
Real Madrid e Barcellona: statistiche a confronto
REAL MADRID | BARCELLONA | |
---|---|---|
28 | Partite giocate | 27 |
20 | Vittorie | 14 |
6 | Pareggi | 9 |
2 | Sconfitte | 4 |
59 | Gol fatti | 52 |
21 | Gol subiti | 29 |
17.2 | Tiri effettuati a partita | 13.5 |
10.5 | Tiri subiti a partita | 9.5 |
Andare a giocare al Bernabeu quest’anno è durissima per tutti: il Real non perde in casa da 24 partite di campionato, e quest’anno solo lo Sheriff in Champions League è riuscito ad andare via da Madrid con i tre punti.
Il Barcellona però è in un buon momento: l’ultima sconfitta in Liga risale allo scorso 4 dicembre, in casa contro il Betis. Da allora 3 pareggi e 8 vittorie, di cui le ultime 4 consecutive.
Da quando Xavi siede sulla panchina blaugrana (10 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta), le cose sono nettamente migliorate in fase difensiva e tutta la squadra sembra più coesa ed equilibrata.
Con 52 reti segnate l’attacco del Barcellona, alla pari con quello dell’Atletico Madrid, è secondo solo a quello del Real, che con 59 gol fatti e 21 subiti ha il miglior saldo della Liga, con una differenza reti di +38. Il Barcellona ha la seconda, ma è distante 15 reti con un +23.
Stati di forma e probabili formazioni per Real Madrid-Barcellona
REAL MADRID (4-3-3) | BARCELLONA (4-3-3) |
---|---|
COURTOIS | TER STEGEN |
CARVAJAL | DANI ALVES |
MILITAO | PIQUÉ |
FERNANDEZ | GARCIA |
ALABA | ALBA |
MODRIC | PEDRI |
CASEMIRO | BUSQUETS |
KROOS | DE JONG |
ASENSIO | TRAORÉ |
BENZEMA | AUBAMEYANG |
VINICIUS JR | TORRES |
ALL. ANCELOTTI | ALL. XAVI |
Pochi problemi per il Real Madrid: Carlo Ancelotti ha tutta la rosa a disposizione con la sola eccezione di Ferland Mendy, uscito malconcio dalla vittoria per 0-3 sul campo del Mallorca di lunedì. Anche Karim Benzema non sta benissimo, ma dato l’eccezionale rendimento di The Dream nelle ultime partite (doppietta contro il Maiorca e la strepitosa tripletta che ha eliminato il PSG in Champions League) è difficile pensare di vederlo in panchina per questo Clàsico.
Ai suoi fianchi sicuramente Vinicius Jr (in gol contro il Maiorca) a sinistra, mentre sulla destra il ballottaggio è tra Marco Asensio e Rodrygo.
Il trio di centrocampo è quello delle grandi occasioni: Luka Modric, Casemiro e Toni Krooos, un fantastico motore più che rodato.
In difesa il dubbio per sostituire Mendy riguarda l’impiego di Marcelo o lo spostamento di David Alaba sulla fascia, con l’inserimento di Nacho Fernandez al centro. Più probabile la seconda opzione, dato che il brasiliano non sembra garantire la tenuta sui 90 minuti e Ancelotti non vuole dover “prenotare” già un cambio dall’inizio.
La linea difensiva sarà poi completata da Daniel Carvajal e Eder Militao, con in porta Thibaut Courtois.
Il Barcellona sta ritrovando gioco e soprattutto sicurezza nei propri mezzi: l’essere usciti dall’inferno dello stadio Ali Sami Yen di Istanbul con la vittoria per 2-1 in rimonta sul Galatasaray (grazie a delle prodezze di Pedri e Pierre-Emerick Aubameyang) ha significato ben più del passaggio del turno in Europa League. La squadra ha dimostrato di riuscire a ricompattarsi dopo lo svantaggio e trovare la forza per ribaltare il risultato, cosa che molto raramente è successa a inizio stagione.
Xavi deve fare i conti con i soliti indisponibili Alejandro Balde, Ansu Fati, Sergi Roberto e Samuel Umtiti, e fare attenzione con le condizioni di Sergino Dest, uscito malconcio dalla sfida di Istanbul.
Dato per scontato l’utilizzo di Aubameyang al centro dell’attacco, sugli esterni Xavi ha ampia scelta: probabili Ferran Torres a sinistra e Adama Traoré a destra, con Ousmane Dembelè, Gavi o Memphis Depay pronti a subentrare in caso di necessità.
A centrocampo il talento in costante crescita di Pedri sarò supportato da Frenkie de Jong e dall’esperienza irrinunciabile di Sergi Busquets.
In difesa coppia centrale composta da Eric Garcia e Gerard Piqué, con Jordi Alba a sinistra mentre a destra è ballottaggio tra Dani Alves e Ronald Araujo. In porta ovviamente Marc-André Ter Stegen.