L’EPT National di Praga, ribattezzato Eureka, è entrato nella fase più calda ed emozionante, quella che nel giro di due giorni incoronerà il vincitore.
A contendersi il primo grande titolo della season 2022 del tour sono rimasti solo 66 giocatori, emersi al termine della dura selezione del Day2.
La giornata ha preso il via con 469 giocatori seduti ai tavoli da gioco, tutti già in the money ma non per questo meno motivati a cercare il pass per il Day3. A rinforzare le loro motivazioni ha senza dubbio contribuito l’annuncio dell’entità del premio per il vincitore finale: €417.820, grazie ad un prizepool complessivo di €3.028.800.
Il gioco si è fatto subito emozionante e ricco di all-in. Con bui sempre più pesanti, i giocatori shortstack hanno dovuto spingere sull’acceleratore e le eliminazioni sono arrivate copiose.
Purtroppo anche quella di uno degli italiani più in forma, Andrea Ricci. Il marchigiano non partiva esattamente da short, ma nel primo livello di gioco il suo stack si è accorciato anche a causa di un tavolo molto aggressivo. Alla sinistra di Ricci giocava infatti il chipleader del Day1, il francese Maxime Costas il quale, dall’alto del suo stack, ha fatto moltissima azione. Già nel secondo livello di gioco Ricci si è trovato con circa 25bb e alla prima occasione buona ha cercato il double-up.
Dopo l’apertura di Costas da early position e il call di Abel Aspas da hijack, Ricci è andato ai resti con 10♥10♣. Costas a sua volta ha forbettato con A♦K♦, obbligando al fold Aspas (JJ in mano!) e isolando Ricci in heads-up. Il flop è stato tutto a favore del francese A♥A♣5♦ e il resto del board J♣4♦ ha sancito l’eliminazione del pro italiano.
Le cose non sono andate meglio per tanti altri azzurri. Al termine del secondo livello, dei 48 players italiani iniziali circa metà era già out.
Alla fine, però, qualcuno ce l’ha fatta. Sono 6 in tutto i giocatori del Belpaese che oggi tornano per la volata verso il final table. Nell’ordine di stack questi sono: Bartolomeo-Fulvio Tato (2.140.000), Simone Demasi (1.400.000), Giovanni Palma (1.135.000), Marco Leonzio (950.000), Eros Calderone (710.000) e Luigi Shehadeh (585.000).
Vale la pena evidenziare che su 1.553 giocatori unici iscritti al torneo, l’Italia ha contribuito con 161 (10,37% del field), seconda nazione più rappresentata dopo la Francia (201 players, 12,94%).
Tornando al Day2 degli italiani, Luigi Shehadeh ha dimostrato le sue qualità tecniche (ben note) ma anche molta tenacia e soprattutto capacità di adattarsi agli avversari. Seduto a un tavolo complicato dalla presenza di alcuni giocatori molto loose e difficili da far foldare, un paio di regular e il campione dell’EPT di Praga 2016, l’olandese Jasper Meijer Van Putten, l’italiano ad un certo punto ha perso due piatti importanti (uno ve lo proponiamo come qui sotto come “mano della giornata”).
A quel punto Shehadeh ha stretto i denti, ha piazzato le giocate giuste contro i singoli. Alla fine, nonostante un coin flip andato male, è riuscito a staccare il ticket per il Day3. Inizierà con meno di 20bb e avrà quindi bisogno di trovare subito le carte giuste, ma dalla sua il giovane professionista ha sia qualità che esperienza live.
Van Putten è stato l’ultimo dei big presenti in sala ad abbandonare il torneo. I vari Malec, Bendik, Bonavena e Lauck sono usciti molto prima.
I nomi più noti tra i 66 left sono quelli del pro argentino Alejandro Lococo (1.975.000), del francese Alexandre Reard (1.570.000) vincitore di un braccialetto WSOP e del già citato Maxime Costas (1.790.000).
Davanti a tutti c’è però il polacco Karol Konopka che ha imbustato 4.775.000 chips. Il podio temporaneo è completato dall’olandese Merijn Van Rooij e dal tedesco Heinz Schluter. Questa è la top 10 al termine del Day2:
Name | Country | Chips |
Karol Konopka | Czech Republic | 4725000 |
Merijn Van Rooij | Netherlands | 3990000 |
Heinz Schluter | Germany | 3775000 |
Jakub Koleckar | Czech Republic | 3720000 |
Jon Kyte | Norway | 3595000 |
Tjenno Eskes | Netherlands | 3430000 |
Karol Bogusz | Poland | 2620000 |
Abel Aspas | Spain | 2500000 |
Bartolomeo-Fulvio Tato | Italy | 2140000 |
Ville Jantunen | Finland | 2070000 |
Il Day3 inizia oggi alle 12:00, con bui 25.000/50.000 big-blind ante 50.000 e durata 60′.
L’appuntamento con il nostro report è per domani mattina. Nel frattempo, ecco la mano di Luigi Shehadeh.
LA MANO DELLA GIORNATA
Come anticipato, Luigi Shehadeh ha faticato non poco per trovare la qualificazione al Day3. In particolare a 2/3 di giornata, quando è stato spostato al tavolo 12 in compagnia di avversari “spigolosi”.
L’azione prende il via con il rilancio a 50.000 di Luigi Shehadeh da cutoff. I bui in quel momento sono 10.000/25.000 bb ante 25.000. All’azione dell’italiano rispondono i call di Giovanni Palma da BB e del danese Johan Schultz-Pedersen (BB).
Il flop porta 7♦6♣4♦: check per tutti e tre. Quando però al turn si materializza un 9♣, il BB esce puntando 125.000. Palma folda mentre Shehadeh chiama.
L’ultima carta è un J♦: BB punta ancora, questa volta 100. Shehadeh reagisce prontamente rilanciando fino a 345.000. L’avversario ci pensa un minuto e alla fine chiama: l’italiano è costretto a mostrare il bluff con A♦10♠, mentre Pedersen gira sul tavolo J♣2♣, coppia di J chiusa al river con la quale si aggiudica il pot.
Il bluff non è la via. Shehadeh rielabora la strategia e nel corso dei livelli successivi recupera.
Immagine di testa: Luigi Shehadeh (credits PokerNews)