Chi negli anni Ottanta è stato un appassionato del Commodore 64 (o C64) apprezzerà questa notizia.
Sembra infatti probabile che all’orizzonte ci sia il ritorno di uno dei giochi più iconici legati al famoso home computer: Impossible Mission.
Secondo quanto riportato dal sito Tom’s Hardware Italia, lo sviluppatore di videogame retrò Icon64 ha ricevuto la richiesta per un nuovo capitolo di Impossible Mission. Questo la dichiarazione del team di Icon64: “ci è stata offerta la possibilità di fare un sequel ufficiale di un iconico franchise direttamente dai titolari dei diritti“.
Anche se il nome del videogame non compare nel comunicato, dando un occhiata alla pagina Fb di Icon64 emerge chiaramente che si tratta di Impossible Mission.
Per quanto riguarda il “titolare dei diritti”, non è chiaro chi possa essere. Ci sono varie ipotesi sulle compagnie che, dopo il fallimento dell’azienda creata da Jack Tramiel nel 1994, ne hanno in parte riproposto il marchio e i prodotti. Parliamo della holding Reunite Investments, che detiene il marchio Commodore International; di Commodore USA che nel 2010 ha lanciato (con licenza) un computer molto simile al C64; o di Retro Games Ltd. e Koch Media che nel 2018 hanno immesso sul mercato una riedizione miniaturizzata del Commodore 64 chiamata TheC64 Mini.
Non va infine esclusa la possibilità che dietro questa richiesta ci sia System 3, l’azienda britannica che produce videogame per PlayStation Portable, Nintendo DS e Nintendo Wii. System 3 ha infatti rilevato tutti i diritti di Epyx Games, storico publisher anni ’80 creatore di titoli famosissimi quali ad es. Summer e Winter Games, Jumpman, G.I. Joe, Pitstop e Impossible Mission.
Il primo Impossible Mission è datato 1984. Nel 1988 è uscito il seguito, Impossible Mission 2, mentre nel 1994 il publisher ha sviluppato la versione per Amiga, dal titolo Impossible Mission 2025. Rispetto al primo titolo, nel sequel del 1988 è cambiato solo il labirinto all’interno del quale si svolge l’azione.
Il giocatore, infatti, impersona un agente speciale dell’antiterrorismo che si infiltra nella fortezza automatizzata del cattivo di turno, il prof. Elvin Atombender. Lo scienziato pazzo va fermato.
Per farlo, l’agente speciale deve recuperare i pezzi di un puzzle collocati all’interno delle numerose stanze della fortezza. Un vero e proprio dungeon di stanze collegate fra loro da un ascensore e all’interno delle quali si nascondono insidie di ogni tipo. Il protagonista deve affrontarle disarmato e a colpi di agilità: clamorose piroette sopra i robot nemici e salti per evitare trappole e cadute nel vuoto.
Una volta recuperate tutte le tessere del puzzle, il giocatore deve combinarle in maniera coerente per ottenere la password da utilizzare nella sala controllo della fortezza: solo a quel punto i piani dello scienziato pazzo verranno bloccati.
Facile? Non tanto, soprattutto se per giocarlo si usa un joystick di quel periodo! E poi c’è il fattore tempo, una grande novità introdotta da Impossible Mission. Il giocatore ha infatti a disposizione 6 ore per terminare la missione ma, ogni volta che il personaggio viene colpito o cade mortalmente, perde 10 minuti. E le scariche laser dei robot sono dannatamente fastidiose!
Se invece le cose vanno bene, alla fine arriva la giusta ricompensa: una voce femminile robotizzata dal sintetizzatore vocale che dice “Mission Accomplished. Congratulations!”
Basta questo per far venire un brivido di emozioni a coloro che hanno vissuto l’epopea del C64. Ma forse il nuovo Impossible Mission potrebbe catturare l’attenzione anche dei più giovani, se non altro per la curiosità di capire come mai i genitori hanno rispolverato il vecchio Albatros (un joystick molto in voga negli anni ’80).
Staremo a vedere come sarà questo terzo capitolo che ripropone un videogame di grandissimo successo a quasi 40 anni dalla prima uscita. E soprattutto staremo a sentire se il gioco ci accoglierà ancora con le inquietanti parole del prof. Elvin Atombender:
“Another visitor. Stay awhile… staaaaay FOREVER!“
Nel caso non ve le ricordaste, ecco un video per fare un tuffo (anzi una piroetta) nella storia dei videogame!