Per quasi 20 anni la scena competitiva di Starcraft e di Starcraft II è stata dominata da un solo paese: la Corea del Sud.
A dire il vero il primo a vincere un torneo di livello internazionale, il Brood War Tournament World Championships di Starcraft, fu il canadese Guillaume “Grrrr…” Patry nel 1999. Ma è altrettanto vero che già in quel periodo l’epicentro della scena competitiva del videogame targato Blizzard era Seul. Per questa ragione i migliori giocatori occidentali di quel periodo, come ad esempio Patry e Bertrand Grospellier, all’inizio degli anni Duemila decisero di trasferirsi nella capitale coreana.
Con l’arrivo di Starcraft II (2010) il dominio dei sudcoreani si è fatto ancora più evidente. Oggi la top 10 degli esporter più vincenti con questo videogame conta 9 giocatori sudcoreani. Una posizione soltanto ha una bandiera diversa: il primo posto, occupato da Joona “Serral” Sotala.
Il finlandese è stato il primo a interrompere il dominio sudcoreano nelle competizioni mondiali di Starcraft II. Nel 2018 Serral si è infatti aggiudicato le World Championship Series di Starcraft II, dopo una serie di 6 vittorie coreane (e 6 secondi posti!) in altrettante edizioni.
La storia di Joona Sotala inizia come quella di tanti altri ragazzi, cioè a partire da una sana passione per i videogame. A trasmettergliela è il fratello maggiore che da un po’ di anni gioca già a Starcraft.
Siamo nel 2010. Blizzard ha da poco fatto uscire la nuova versione del gioco, Starcraft II: Wings of Liberty, e l’allora 12enne si fa subito catturare dai meccanismi dello strategico in tempo reale. Per almeno un anno Joona Sotala ci si dedica con impegno, ma solo per divertimento. Poi, sul finire del 2011, inizia a competere.
Nel 2012 arriva il primo risultato: un quarto di finale nei WCS Nationals finlandesi. 200 dollari di premio, niente di che dal punto di vista economico. Ma quella è la prima volta che il nickname Serral viene notato da qualcuno.
Il team ENCE eSports lo vuole nel proprio roster. L’esordio non è dei migliori e Joona Sotala, da persona seria, pianifica di portare a termine gli studi prima di tuffarsi full time nel competitivo.
Tra il 2013 e il 2015 ottiene qualche altro discreto risultato nella formazione dei mYinsanity con la versione del gioco Heart of the Swarm, ma è nel 2016 che arriva la svolta vera e propria. Il gioco ora è Starcraft II: Legacy of the Void e il finlandese va a premio ben 17 volte nel corso dell’anno. Vince 5 tornei, una volta chiude secondo e tre volte sale sul gradino più basso del podio.
E’ chiaro che il gioco non è più soltanto una passione. Tra il 2015 e il 2016 Joona Sotala ha incassato più di 30mila dollari. Nel marzo del 2016 è diventato maggiorenne e alcuni mesi più tardi gli studi sono completati. Per Joona Sotala è arrivato il tempo di decidere, accompagnato da una nuova offerta del team ENCE: il giovane accetta e Starcraft diventa una professione, quella di Serral.
Alla fine del 2016 Serral è già un nome molto noto nel mondo competitivo di Starcraft II. Gli manca però ancora un tassello importante per il riconoscimento globale: un successo di alto prestigio contro un player sudcoreano. Non va infatti dimenticato che fino a quel momento Starcraft è ancora il regno indiscusso dei giocatori che vengono dalla Corea del Sud, dove il titolo di Blizzard non è soltanto un videogioco ma un fenomeno culturale.
Serral ha una prima chance quando raggiunge i quarti di finale all’IEM Season XI World Championship. Qui ad aspettarlo c’è il campione coreano Ryung Woo Park, conosciuto come Dark. Sembra la volta buona, anche perché il settore esportivo in Corea del Sud sta attraversando una forte crisi: sponsor che se ne vanno, organizzazioni che chiudono, scena competitiva in contrazione. Nonostante tutto questo il “muro” non va giù: Dark liquida Serral 3 a 0.
Il finlandese si deve accontentare di un premio da 7.400 dollari, il più elevato fino a quel momento. Ma Serral ha carattere da vendere e pochi mesi dopo si migliora. Al DreamHack Summer 2017 il finlandese chiude secondo dietro all’americano Alex “Neeb” Sunderhaft, altra stella nascente, e incassa $10.000.
A fine novembre di quell’anno Serral è ai quarti del mondiale WCS (lo stesso fa Neeb) e si migliora ancora dal punto di vista economico: $14.000. Pochi giorni dopo vince le finali europee dei World Electronic Sports Games e taglia il traguardo dei 18mila dollari di premio.
Ma per abbattere quel tabù, ovvero il muro rappresentato dai sudcoreani serve un altro anno.
L’annata 2018 è caratterizzare da un “crescendo” di risultati. Vince subito il Dreamhack di Leipzig ($20.000), poi arriva terzo ($40.000) ai WESG 2017 di Haikou (Cina), unico non-coreano a raggiungere le semifinali.
In mezzo c’è però il risultato che cambia tutto: lo IEM Katowice. Il torneo è ovviamente all’insegna dei sudcoreani che ai Playoff occupano 13 dei 16 posti disponibili. Serral è l’unico occidentale a raggiungere i quarti di finale. Qui incontra il sudcoreano Trap che lo domina nei primi due match. A un passo dall’eliminazione Serral reagisce: infila tre vittorie consecutive e supera il forte avversario. E’ un successo che vale tantissimo. Pazienza se in semifinale un altro sudcoreano, Classic (poi vincitore del torneo), gli rifila un secco 0-3: il primo scossone al famoso muro è arrivato.
La botta finale è datata 11 novembre 2018 e l’occasione sono le finali mondiali (WCS) di quell’anno che si svolgono ad Anaheim, negli Stati Uniti. Serral è ormai una star internazionale, grazie ad una stagione impressionante: 9 titoli vinti e altri 7 in the money, per circa 190.000 dollari vinti.
Il favorito n.1 è tuttavia il sudcoreano Cho “Maru” Seong-ju. Un anno più vecchio di Joona Sotala, Maru ha alle spalle una carriera lunga quanto quella del finlandese e altrettanto vincente se non di più. E’ considerato un vero prodigio nonché il miglior player sudcoreano. Ai WCS 2018 arriva con zero sconfitte e tre titoli GLS vinti nel corso dell’anno. Tutti si aspettano una finale tra i due giganti di Starcraft: lo “Zerg” Serral vs il “Terran” Maru, rematch deilla semifinale dei WESG di quell’anno vinta dal sudcoreano.
Entrambi in effetti superano agilmente la prima fase. Ma quando il torneo entra raggiunge i quarti di finale (con 6 sudcoreani, il messicano SpeCial e Serral), Maru viene battuto 3-0 dal connazionale sOs. Serral invece si libera con lo stesso punteggio di Dark.
In semifinale il finlandese affronta il campione del mondo in carica, Rogue, e lo batte per 3 partite a 1. L’ultimo atto è la sfida tra Serral e l’ennesimo sudcoreano, Stats: vince il finlandese 4-2 e per la prima volta il titolo mondiale di Starcraft è alzato al cielo da un giocatore non-coreano.
Il muro è infranto. Attraverso quel varco aperto per la prima volta da Serral, negli anni successivi si sono inseriti altri giocatori occidentali di grande valore, come il francese Clem e l’italiano Riccardo “Reynor” Romiti.
Ma Serral non ha mai smesso di stupire. Nel triennio 2019-2021, ha incassato altri 380mila di dollari grazie a un elenco di risultati incredibile. Oggi, a 24 anni, è ancora lui uno dei più forti giocatori di Starcraft.
Lo ha dimostrato quattro giorni fa vincendo gli Intel Extreme Masters di Katowice, il nuovo campionato mondiale che nel 2020 ha sostituito le WCS. Adesso è anche l’unico occidentale a poter vantare due titoli mondiali. Gli altri recordmen sono ovviamente due sudcoreani: Kim “sOs” Yoo-jin (2013 e 2015) e Lee “Rogue” Byung Ryul (2017 e 2020).
Immagine di testa credits ESL