Il suo passato recente forse non è limpidissimo ma, quando si tratta di grande poker, Phil Ivey rimane un esempio di talento assoluto.
“No Home Jerome” (sapete com’è nato questo nickname?) ha scritto pagine su pagine di storia del poker live: così tante e così spettacolari da essere ancora oggi, dopo 25 anni di carriera, uno dei giocatori più conosciuti in assoluto.
La sua ricetta è una combinazione di capacità di analisi (cioè studio) e di qualità innate: tra quest’ultime va annoverata una vista a raggi X degna di ClarK Kent/Superman.
Vi proponiamo allora tre grandi giocate di Phil Ivey ai danni di altrettanti grandi campioni.
Cominciamo da Phil Ivey vs Daniel Cates. L’azione si svolge all’EPT $100K Super High Roller di Montecarlo, nel 2014.
Apre Ivey (stack 703.000) a 40.000 da utg con K♣Q♦ quando i bui sono 10K/20K. Rispondono con il call Cates (stack 1,7 milioni) da bottone e Lu Fong da BB. Il primo ha K♠J♠, il giocatore di Macao invece ha 10♣6♣.
Il board propone qualcosa di interessante già al flop: K♥3♣J♥. Lo Fung fa check. Ivey, con top pair, va in c-bet per 65.000 chips ma subisce il rapido raise di Cates che fa salire la posta a 165.000 gettoni. Fung abbandona e lo stesso fa Ivey, dopo averci pensato relativamente poco.
Fold al flop con top pair: cose da Phil Ivey!
La seconda action che vi proponiamo è una sfida tra giganti del poker. L’antagonista di Ivey in questo caso è infatti Daniel Negreanu, attuale n.3 della All Time Money List con 45 milioni di dollari vinti live.
Il torneo è particolare. Si tratta infatti della Shark Cage, un famoso show tv dedicato al poker. Questo non significa però che la competizione sia meno sentita, di sicuro non quando in heads-up ci sono Ivey e Negreanu.
Il “Tiger Woods” del poker dà il via con un raise a 70mila da SB/bottone. Le sue hole cards sono un modestissimo 9♥6♠. Negreanu si limita a chiamare con A♣4♣.
Flop: 3♥Q♦Q♠. Kid Poker prima fa check e poi, dopo la bet 60.000 del suo avversario, rilancia fino a 160.000. Con il nulla cosmico in mano, Phil Ivey chiama. Il turn è un 6♥. Negreanu insospettito torna al check. Ivey invece punta 225.000 con la doppia coppia: un importo che il canadese decide di chiamare.
Un 8♥ completa il board. Negreanu checka per l’ultima volta e poi chiama le 400mila chips bettate da Ivey. E consegna al suo avversario il monster pot.
Da notare come Ivey abbia letto la mano Asso-high di Kid Poker, piazzando al turn e al river due ottime valuebet.
L’ultima mano vede Phil Ivey contrapposto a Mike McDonald, altro top player capace di grandi giocate. In questo caso però “Timex” si deve inchinare alla lettura di Ivey.
Anche in questo caso è Jerome (stack 254k) ad aprire il gioco con 9♥9♦ in mano: miniraise 16mila (bui 4K/8k) da utg. Tutti foldano fino a McDonald (581k) che chiama da HJ con K♥Q♥. Restano solo loro due a contendersi il piatto su questo flop: J♣10♣J♦. Ivey fa check, McDonald ne approfitta per puntare 25.000. Call.
L’azione si sposta al turn, una Q♠. In maniera un po’ inaspettata, questa volta Ivey esce puntando 60.000 chips. Mike McDonald, nonostante abbia top pair e progetto a scala bilaterale, dopo 20 secondi manda la mano nel muck!
Ipnosi? Autosuggestione? Forse. Può capitare quando davanti hai Phil Ivey!
Immagine di testa: Phil Ivey (credits PokerNews)