Vai al contenuto

Il massimo campionato spagnolo di calcio, inaugura nella serata di venerdì 18 febbraio la sua giornata numero 25, che prelude al rush finale della stagione, proponendo tutta una serie di match che sembrano avvantaggiare la capolista.

Proprio dal match del Real Madrid cominciamo la nostra analisi.

Real Madrid-Alaves

Il Real ospita una delle squadre pienamente in lotta per non retrocedere e potrebbe approfittare del turno per allungare sulle dirette inseguitrici, Siviglia in testa.

I 4 punti che separano le prime due della classe, sono un bottino esiguo e il sorprendente campionato degli andalusi non permette distrazioni per gli uomini di Ancelotti.

Il Real esce dalla partita di Champions League con una sconfitta maturata solo alla fine in virtù della prodezza di Mbappè e qualche scoria potrebbe essere rimasta, anche se dal match del Parco dei Principi, a quello di campionato, saranno passati 4 giorni nei quali l’undici madrileno potrebbe riuscire a recuperare pienamente.

Inoltre il calendario da qui alle prossime tre settimane, è decisamente tenero con i “blancos“, visto che non ci saranno impegni infrasettimanali fino al ritorno contro il PSG del 9 di marzo e, oltre allo scontro con l’Alaves di sabato sera, i prossimi avversari saranno Vallecano e Real Sociedad.

Lo stato di forma non è certo dei migliori, viste le due sconfitte e i due pareggi delle ultime 5 partite, a fronte dell’unico successo, peraltro striminzito contro il Granada.

L’Alaves deve fare i conti con una difesa poco meno che disastrosa, la seconda peggiore della Liga con 39 gol subiti, migliore solo di quella del Levante, che sembra già fuori dai giochi per la permanenza nel massimo campionato.

Nessun problema di formazione per Ancelotti, che si affiderà ai suoi senatori di centrocampo, Kroos, Modric e Casemiro, ma dovrebbe cambiare il tridente rispetto alla partita di Champions, visto che si dovrebbero rivedere Bale e Mariano, anche se Benzema necessita di rimettere minuti nelle gambe e non dovrebbe mancare nell’undici titolare.

Schieramento speculare per l’Alaves, con Fuente, Rioja e Jason pronti a guidare l’attacco della squadra di Calleja.

Cadice-Getafe

La partita che scegliamo per la parte bassa della classifica è quella che si giocherà prima del match del Santiago Bernabeu e metterà di fronte la penultima, il Cadice e e la quartultima, il Getafe, in una specie di spareggio per non retrocedere in Liga2.

Le due compagini sono distanziate di 6 punti e la squadra di casa necessita di un solo risultato utile, la vittoria, che le potrebbe permettere, Alaves permettendo, di prendere possesso della terzultima posizione.

A differenza della partita del Real Madrid appena analizzata, qui i problemi vertono tutti nella fase offensiva.

Gli ospiti hanno realizzato in tutto il campionato, senza partite da recuperare, un totale di 23 reti, mentre il Cadice sta addirittura peggio, con 20 gol all’attivo, che rappresentano il primato poco invidiabile che mette la squadra di casa all’ultimo posto della speciale classifica dei gol fatti.

Le due squadre si mettono in campo in maniera diversa, utilizzando due moduli differenti: 4-4-2 per il Cadice e 3-5-2 per il Getafe.

I padroni di casa allenati da Sergio Gonzales, si presenteranno con Lozano e Negredo in avanti per scardinare la difesa degli ospiti, che rispondono con Unal e Borja Fernandez.

Il Getafe sa come fare male da lontano e ha in dote un’ottima costruzione che chiama spesso in causa i due esterni a tutta fascia, Damian Suarez a destra e Mathias Olivera a sinistra.

Super lavoro, quindi, per Espino e Akapo, per un Cadice che, seppur all’arrembaggio dovrà provare a troncare la manovra del centrocampo a 5 degli ospiti.

Valencia-Barcellona

Per tradizione e blasone, il match tra Valencia e Barcellona è certamente quello più prestigioso della giornata in partenza nel weekend.

I catalani arrivano da una partita piuttosto complicata con il Napoli, terminata con un pari che lascia apertissima la qualificazione nella partita di ritorno al Maradona dove le due squadre di affronteranno tre meno di una settimana.

In campionato Xavi sta provando a risollevare la sua squadra da una situazione spinosissima ereditata da Frank De Boer. Adesso i Blaugrana hanno agguantato il quarto posto, seppur in coabitazione con l’Atletico di Madrid e, soprattutto, con un match da recuperare.

I problemi del Barça non li scoprite in questo pezzo e sarebbe stucchevole ripeterli per l’ennesima volta, ma adesso è giunto il momento di tirare giù la maschera e non perdere ulteriore terreno dalle prime, viste che ormai il titolo sembrerebbe definitivamente andato e l’obiettivo Champions non si può non raggiungere.

Dall’altra parte il Valencia sta vivendo l’ennesima stagione al di sotto delle aspettative e del suo lignaggio, che sta portando i pipistrelli a navigare a metà classifica senza infamia e senza lode.

Lo stato di forma dei padroni di casa è tutt’altro che invidiabile, visto che in campionato manca una vittoria addirittura dalla fine dell’anno passato, quando il Valencia fu corsaro in casa del levante per 3-4.

Per la partita di domenica pomeriggio, Duro e Guedes formeranno il tandem di attacco della squadra allenata da Josè Bordalas, mentre il Barcellona, alle prese con tutta una serie di infortuni che ne stanno limitando il potenziale offensivo, dovrà fare a meno anche di Dani Alves, espulso nella vittoriosa partita contro l’Atletico Madrid di due giornate or sono.

Sarà quindi simile lo schieramento in campo rispetto alla partita di EL contro i partenopei, con Torres, Traorè e Gavi nel tridente offensivo.

Classifica e partite della 25ª di Liga