Dopo 5 intese giornate trascorse ai tavoli da gioco si è concluso l’Italian Poker Open Master di Mendrisio.
Il torneo è andato in scena nella località ticinese dal 26 al 30 gennaio scorso. Ad ospitarlo è stata la pokeroom del Casinò Admiral, che in questo modo ha fatto il proprio esordio nel mondo dei tornei live.
E il debutto non avrebbe potuto essere più incoraggiante. Le 250 entries hanno infatti superato nettamente il risultato ottenuto dall’IPO Master nel 2020, quando a Lugano i partecipanti furono 218.
Dopo quasi due anni di stop e a fronte di un buy-in importante (€1.100), si tratta di un traguardo importante non solo per il territorio svizzero ma più in generale per quello europeo. Anche se a fare la parte del leone in termini di presenze sono stati i player italiani e svizzeri, il field ha rappresentato un’ampia fascia continentale grazie a tedeschi, austriaci, sloveni, serbi, albanesi e rumeni (alcuni di questi residenti in Svizzera).
Tra gli italiani visti in sala c’erano alcuni volti noti: quelli di Aris Theodoridis, Mario Perati, Federico Cipollini, Guido Presti e Antonio Bernaudo. Di questi solo gli ultimi due sono riusciti a tagliare il traguardo della zona in the money.
Ma procediamo con ordine e vediamo com’è andato il torneo.
L’IPO Master di Mendrisio si è svolto in modalità freezout (una solo registrazione per ogni partecipante) e sulla distanza di quattro Day.
Il Day1 ha offerto tre flight (A, B e C) al termine dei quali il field si è assottigliato dai 250 iscritti a 110 left. Al comando l’italiano Luca Tononi con 706.500 chips.
Il Day2 ha invece deciso le 27 posizioni che si sono spartite i 250mila euro di montepremi. 16 di queste sono state occupate da giocatori del Belpaese. Al 25° posto (€1.750) si è fermato Guido Presti, un veterano della scena italiana. Presti vanta infatti 422.000 euro vinti nei tornei live, un secondo posto nell’EPT del 2010 e un 6° all’IPO 2018 targato PokerStars, entrambi disputati a Campione d’Italia.
Passiamo al Day3, al quale sono approdati in 20, capitanati dal serbo Ozren Cvijanovic. La struttura molto deep del torneo ha permesso ancora tanto gioco anche nella penultima giornata di torneo, compresa la fase di avvicinamento al final table.
A un passo dal traguardo si sono arresi giocatori esperti quali l’albanese Lorenc Puka (11° – €3.500) e lo svizzero-italiano Roberto Begni (10° – €3.500) vincitore dell’IPO Master a Campione d’Italia nel 2015. L’eliminazione di Begni ha così permesso la composizione del tavolo finale.
L’ultimo atto del torneo ha preso il via con queste posizione al tavolo:
1. Reto Locher – 2.7 mln
2. Sarnivel Duzgun – 4.4 mln
3. Antonio Bernaudo – 1.5 mln
4. Andrea Imperiale – 2 mln
5. Ozren Cvjianovic – 6.9 mln
6. Reda Dfalli – 1.8 mln
7. Giovanni Cacciatore – 1.2 mln
8. Mario Llapi – 3.2 mln
9. Bianca Baluta – 1 mln
Mario Llapi, uno dei giocatori più forti al final table, si è arreso presto. Il player albanese – ma molto attivo in Italia (2° all’IPO ME di Campione nel 2017) – è uscito all’ottavo posto. Antonio Bernaudo, altro titolato (€218mila vinti finora), si è arreso poco dopo, in 6a posizione.
Sul gradino più basso del podio si è fermato il chipleader del Day3, il serbo Ozren Cvijanovic. A quel punto l’heads-up per il titolo e per i 70mila euro di primo premio ha messo di fronte il bernese di origine turca Sarnivel Duzgun e la giocatroce rumena Florentina Bianca Baluta.
Il testa-a-testa è durato poco più di un’ora e si è concluso con la vittoria (senza deal) di Duzgun che ha così incassato la ricca prima moneta. Alla tenace giocatrice sono invece andati €43.750.
Questo il payout del Final Table:
Posizione | Giocatore | Premio |
1 | Sarniyel Duzgun | 70.000 € |
2 | Bianca Baluta | 43.750 € |
3 | Ozren Cvijanovic | 29.000 € |
4 | Andrea Imperiale | 20.000 € |
5 | Reto Locher | 14.000 € |
6 | Antonio Bernaudo | 11.000 € |
7 | Reda Dfalli | 8.500 € |
8 | Mario Llapi | 6.500 € |
9 | Giovanni Cacciatore | 4.500 € |
Foto di testa: Sarnivel Duzgun premiato dalla direttrice del Casinò Emanuela Ventrici (credits credits IPO/PKLive360.net)