Barcellona – Atletico Madrid è il piatto forte della 23ª giornata di Liga.
Un solo punto a separare le due squadre; quella di Xavi quinta con 35 punti e quella del Cholo che si trova avanti di un punto al quarto posto. Diventa quindi un vero e proprio spareggio verso la Champions League, la sfida di domenica alle 16.15 al Camp Nou.
Sorpasso o allungo? Gara da tripla verrebbe da dire, con i catalani falcidiati dalle assenze, ma che si affidano al gioiello del mercato invernale, Ferran Torres. Dall’altra parte i Colchoneros stanno vivendo una stagione di alti e bassi, con le gare in trasferta che stanno diventando una sorta di cruccio.
Posta pesante in palio dunque domenica in terra catalana, con il Real troppo lontano per essere ripreso e con il quarto posto che diventa il vero obiettivo di due formazioni che in questa stagione hanno lasciato molto a desiderare. Lo spettacolo però si annuncia in grande stile.
Vediamo cosa ci attende in Barcellona – Atletico Madrid.
Qui, Barcellona
La conta dei presenti e degli assenti per Xavi.
L’allenatore blaugrana è alle prese con l’infermeria piena e gli uomini contati in vista della sfida di domenica. Mancheranno sicuramente Depay, Fati, Lenglet, Sergi Roberto, Umtiti, Garcia e Wague, mentre resta il riserbo sull’ultimo arrivato alla corte dei catalani: Pierre Aubamenyang. L’ex Arsenal non solo si è aggregato da poche ore al nuovo club, ma ha giocato poco anche in terra inglese. Dunque c’è da valutare le condizioni atletiche e nel caso, portarlo in panchina per un eventuale scorcio di gara.
Sette sicuri gli assenti per i padroni di casa e con il dubbio dell’attaccante della Sierra Leone che nell’ultimo anno non si è fatto mancare nulla: infortuni, Covid e Malaria. Nonostante queste poco confortanti news dall’infermeria, il Barcellona sta vivendo il momento migliore della sua stagione. Piqué e soci sono reduci da sei risultati utili di fila che hanno riacceso la corsa per un posto in Champions League, dopo essere stati anche a meno dieci punti dal quarto posto.
Con una gara da recuperare (alla pari dell’Ateltico), i catalani sembrano gradire la cura di Xavi. Meno spettacolari del solito e più solidi. Lo dimostrano i risultati ottenuti nell’ultimo periodo: due vittorie per 1-0, due pareggi per 1-1 e un 3-2 all’ostico Elche.
Nel mezzo ci sono stati l’eliminazione dalla fase a gruppi della Champions (non accadeva da 20 anni) con annessa retrocessione in Europa League, la sconfitta nella semifinale di Supercoppa di Spagna contro il Real e l’uscita di scena in Coppa del Re contro l’Ath Bilbao che poche ore fa si è preso anche lo scalpo del Real Madrid nei quarti. Insomma un mix di alti e bassi che fotografano bene la stagione dei Blaugrana.
In questo momento però l’attenzione di Xavi è quello di ricostruire un gruppo solido che si era sfaldato negli ultimi anni tra scelte tecniche opinabili e un mercato spesso incomprensibile. Non ultima poi, la cessione di Leo Messi. La prima stagione del post Messi sta mettendo in evidenza anche una fragilità psicologica della formazione blaugrana. Insomma il “fantasma” della Pulguita Atomica aleggia sul Camp Nou.
In tutto questo il Barcellona nelle 21 gare giocate ha raccolto 35 punti: 9 successi, 8 pareggi e 4 sconfitte. La difesa, vero anello debole nei primi mesi, sembra essersi assestata con 23 reti al passivo. Di queste, 11 in casa e 12 lontano dal terreno amico, ma con due clean sheet nelle ultime 5 partite di Liga. Adesso c’è la possibilità di compiere il sorpasso sui rivali di Madrid e serve il bottino pieno contro la banda del Cholo.
Tornando alla formazione da schierare, Xavi ha delle scelte obbligate, proprio in relazione alle numerose assenze. L’uomo di punta e non solo per il ruolo, è così Ferran Torres: l’ex City può davvero essere l’ago della bilancia nello scacchiere catalano e con lui Luuk de Jong.
L’olandese sembrava sul punto di lasciare la squadra nel mercato invernale, ma con 3 reti nell’ultimo mese si è guadagnato la conferma, almeno fino al termine della stagione. In mezzo al campo tutto ruota attorno a Frank De Jong e Pedri, oltre alla mente di Busquet, con Piqué al centro della difesa.
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen; Dest, Pique, Araujo, Alba; De Jong F., Busquets, Pedri; Torres, De Jong L., Ezzalzouli. Allenatore: Xavi.
Qui, Atletico
Sorpasso da respingere.
L’Atletico Madrid si presenta al Camp Nou con un punto di vantaggio sui cinque volte Campioni d’Europa. Dunque diventa di vitale importanza evitare il sorpasso al quarto posto, per una squadra che sta maledettamente faticando in questa stagione. Eppure i nomi e i giocatori importanti non mancano alla banda del Cholo.
La continuità nei risultati è il vero problema dei campioni di Spagna in carica che sembrano aver perso quella ferocia agonistica che da sempre contraddistingue la squadra, da quando 11 fa Simeone prese in mano la formazione di Madrid. L’altro problema è una tenuta difensiva non proprio idonea.
Sono 26 le reti incassate dai Colchoneros e di queste ben 18 lontane dal terreno amico. Dunque, in campo esterno Savic e compagni non appaiono più come quel muro invalicabile visto nelle passate stagioni. Diverse crepe e alcune falle hanno compresso la volata al titolo in questo campionato e quindi, difendere un piazzamento per la prossima Champions League è decisivo.
Il nuovo anno si è aperto con la sconfitta in semifinale di Supercoppa e con l’eliminazione in Coppa del Re, ma al tempo stesso in campionato l’Atletico ha cambiato passo: 2 vittorie e un pareggio per tentare di respingere gli assalti dei rivali. Successi casalinghi vs Rayo (2-0) e Valencia (3-2 con epica rimonta). Nel mezzo il segno X in casa del Villarreal. Insomma segnali di ripresa, ma con i problemi prima citati: continuità incerta nel percorso e troppe reti concesse.
In vista della trasferta di Barcellona e al netto della cessione di Trippier al Newcastle nel mercato invernale, Simeone deve fare a meno dell’ex Griezmann, oltre a Llorente. In attacco quindi a sostegno dell’altro ex Barcellona, Suarez (già a segno lo scorso anno con esultanza polemica), ci saranno Correa e Joao Felix che ancora non ha lasciato il segno nella storia degli “Indios” a fronte dei 120 milioni di euro spesi per prelevarlo dal Benfica.
In mezzo al campo, sicuri di una maglia Koke e De Paul (in versione mezzala con licenza di avanzare), mentre Herrera è in vantaggio sull’ex Inter Kondogbia. A destra in difesa giocherà un’altra meteora nerazzurra come Vrsaljko: da terzino sinistro si sta abituando ad agire sul binario destro.
Al centro della difesa si ricompone la coppia Felipe – Savic, mentre sulla corsia mancina si gioca l’ultimo ballottaggio. Renan Lodi è in vantaggio su Carrasco. Il brasiliano ha maggiori qualità in fase difensiva, con il belga che si adatta a fare il terzino, ma nasce come centrocampista che agisce molti metri più avanti rispetto al ruolo di esterno. Non solo, ma Carrasco è un autentico jolly da inserire a gara in corso per il Cholo e quindi una carta da preservare a seconda del risultato che maturerà al Camp Nou.
Atl. Madrid (4-3-3): Oblak; Vrsaljko, Felipe, Savic, Renan Lodi; De Paul, Koke, Herrera; Correa, Suarez, Joao Felix. Allenatore: Simeone.
I numeri
Le ultime due gare di Liga in terra catalana si sono sempre chiuse con il segno X. Grande equilibrio insomma, senza vinti o vincitori, ma con il pareggio della scorsa stagione che valse tanto in ottica titolo per l’Atletico Madrid.
Il Barcellona non batte in casa i rivali dal 2019, con i Colchoneros che hanno sbancato l’ultima volta il Camp Nou in campionato nel 2005: vittoria per 2-0 e 17 anni di digiuno.
A livello complessivo, (casa, trasferta, campionato e coppe), il Barcellona ha perso due delle ultime tre gare disputate contro l’Atletico Madrid nella Liga (1N), non riuscendo a segnare in ognuna di queste tre gare: questa è la più lunga striscia di risultati senza segnare nemmeno un gol contro i Colchoneros nella competizione. Prima di questa striscia, i blaugrana erano imbattuti nei precedenti 20 incontri contro la squadra madrilena nella competizione (14V, 6N).
Dopo che aveva subito tre sconfitte nelle prime 10 partite di campionato (4V, 3N), il Barcellona ha perso solo una delle ultime 11 partite della Liga (5V, 5N). La squadra blaugrana non perde da sei gare consecutive in campionato e non hai mai raggiunto sette partite di fila senza perdere nel torneo in corso (3V, 3N).
L’Atletico Madrid non ha vinto nessuna delle ultime quattro gare esterne di Liga (1N, 3P); l’ultima volta che i Colchoneros hanno registrato cinque incontri senza una vittoria in trasferta nella competizione è stato nel giugno 2020 (3N, 2P). Il Barcellona è la squadra che ha segnato più reti di testa nel campionato in corso (otto), e quella con il maggior numero di gol direttamente assistiti da cross (nove alla pari proprio dell’Atletico Madrid).
Ángel Correa ha segnato otto gol in 21 presenze nella Liga 2021/22, solamente uno in meno del suo record di gol realizzati in un singolo campionato (nove reti in 38 partite nel 2020/21). Questo sarà il primo incontro del tecnico blaugrana Xavi Hernández contro l’Atlético de Madrid da allenatore. Da giocatore, l’ex centrocampista non ha perso nessuna delle ultime otto gare contro “Los Rojiblancos” nella competizione (6V, 2N).
Il Cholo insegue il primato personale. Se Diego Simeone (234 vittorie) dovesse vincere questa partita, supererà il tecnico slovacco Ferdinand Daucik (234 vittorie anche per lui) per il maggior numero di vittorie conseguite in campionato da parte di un allenatore non spagnolo nella storia della competizione