Il primo pensiero? Mamma mia, che squadra! Non è stato semplice compilare una top 11 di giocatori nati orgogliosamente in Campania: in tanti hanno fatto la storia del calcio, in tanti continuano a farlo.
E se buona parte ha scritto una parte di racconto del Calcio Napoli, tanti altri sono diventati grandi altrove. E’ il caso di Gigio Donnarumma, giovanissimo eppure meritatamente in questa top 11; è il caso di Ciro Immobile e Totò Di Natale: simpatizzanti azzurri, fondamentalmente grandi avversari.
Negli anni, la Campania ha sfornato giocatori talentuosissimi e allo stesso tempo molto discussi. Ecco, è il caso di Lorenzo Insigne, grande escluso della formazione, ma tra i migliori calciatori “regionali” di tutti i tempi. In attacco, si sa, contano le reti: il tridente scelto è di livello assoluto, tra i primi 15 marcatori di tutti i tempi in Serie A.
Andiamo a scoprire la formazione dei giocatori campani più forte di tutti i tempi.
Portiere: Gigio Donnarumma
Di Castellammare di Stabia, provincia di Napoli. Oggi gioca al Psg, ma è cresciuto nel Milan che a sua volta l’ha preso dalla scuola calcio Club Napoli. Insomma: un po’ d’azzurro l’ha sempre avuto. Anche se è sempre stato un grande tifoso rossonero.
Nonostante la giovane età, Gigio ha già vinto un Europeo da protagonista indiscusso: insieme alla medaglia d’oro ha portato a casa anche il premio di miglior giocatore e – a fine anno – il titolo di miglior portiere dell’anno.
Terzino destro: Peppe Bruscolotti
Pall ‘e fierro. Le nuove generazioni lo conoscono poco, ma a Napoli è una tradizione tramandata da decenni e per sempre raccontata tra le strade. Nato a Sassano, nel salernitano, Bruscolotti ha iniziato nel Sorrento e già nel 1972 vestiva la maglia del Napoli, a soli 21 anni. Rimase in azzurro fino al 1988, vincendo il primo scudetto con Maradona. Ferlaino diceva di lui: “Tra i primi cinque marcatori in Italia”.
Difensore centrale: Fabio Cannavaro
Napoletano e cresciuto nel Napoli, dove non trova fortuna (complice una flessione nella storia azzurra); il passaggio al Parma è tutto ciò che gli serviva per crescere ed esplodere. In Emilia resterà fino al 2002, a 29 anni. Poi due anni all’Inter, altri due alla Juve. L’ultima parte al Real Madrid e ancora i bianconeri. Signori, il capitano della Nazionale campione del Mondo 2006: Fabio Cannavaro. Fortissimo.
Difensore centrale: Ciro Ferrara
Una grande storia d’amore, nata a Napoli ed evoluta nel Napoli. La chiosa? Nella Juventus, grande rivale: qualcuno non gliel’ha perdonato. In totale ha vinto 7 scudetti, 2 Coppe Italia e una Coppa Uefa. A questi vanno aggiunte 5 Supercoppe Italiane, ma soprattutto la champions League, la Supercoppa uefa e l’Intercontinentale vinta in epoche imbattibili per i bianconeri.
Terzino sinistro: Giuseppe Volpecina
Fluidificante. Mancino sublime. Casertano di San Clemente, piccola frazione alle porte della città. Volpecina cresce nei “Falchetti” e a 18 anni è già del Napoli: tre presenze, poi il passaggio al Palermo, quindi al Pisa. Torna giusto in tempo per lo scudetto: 25 gettoni, un gol (stupendo) alla Juventus e il tricolore targato Maradona. Ancora Verona e due stagioni alla Fiorentina, dove sfiora una Coppa Uefa.
Centrocampista centrale: Fernando De Napoli
Per tutti, Nando. Di Chiusano San Domenico, Irpinia. Cresce nell’Avellino, ma la svolta è nel Napoli: dal 1986 al 1992, altro protagonista di quello storico scudetto azzurro. Poi Milan e Reggiana. Soprattutto, 6 anni con la nazionale azzurra: 54 presenze distribuite tra il 1986 e il 1992, e quel bronzo a Italia 1990.
Centrocampista centrale: Enzo Maresca
Ha girato il mondo e ha fatto la differenza praticamente ovunque. Nato a Pontecagnano, Salerno, è cresciuto nel Milan e poi nel Cagliari. A 18 anni è stato acquistato dal West Bromwich, dove ha collezionato le prime presenze della sua carriera. Poi l’acquisto della Juve, nel 2000; Bologna, ancora Juve, Piacenza, ancora Juve e Fiorentina. La grande svolta della carriera è arrivata al Siviglia: vi è rimasto 4 anni, di livello sublime.
Centrocampista centrale: Antonio Juliano
Zoff diceva di lui: “Un tipo tosto, persona autentica, temperamento da condottiero”. Nato a Napoli e per 16 anni bandiera azzurra: ha collezionato 394 presenze, segnando 26 gol. Era il regista della squadra di Vinicio, era il Capitano Azzurro: secondo per presenze totali solo a Peppe Bruscolotti.
Attaccante esterno: Fabio Quagliarella
Come Gigio, orgoglio di Castellammare. Per una sola stagione, anche bomber del Napoli. La lunga corsa di Quagliarella parte da lontanissimo: nel 1993, a soli 10 anni, il Torino gli dà una casa e lo fa crescere. Tanti prestiti e tante tappe: la grande storia d’amore è certamente con la Sampdoria, di cui è capitano e ormai riferimento offensivo da 6 stagioni. Eppure, il suo nome è legato in particolare alla Juventus: dal 2010 al 2014, gol e scudetti.
Attaccante centrale: Ciro Immobile
Scarpa d’oro, capocannoniere (due volte) del campionato, campione d’Europa e bandiera della Lazio. Ciro Immobile è il simbolo soprattutto di Torre Annunziata, terra di grandi attaccanti: cresce nel Sorrento, poi lo prende la Juventus, giovanissimo. Gira tanto ed esplode nel Pescara di Zeman. Diventa grande al Torino, nel 2013, e il giro d’Europa tra Dortmund e Siviglia però non gli sorride. Ancora Toro, quindi Lazio: dal 2016 non si è più fermato.
Attaccante esterno: Antonio, Totò, Di Natale
Altra terra di grandi bomber: Pomigliano d’Arco (come Vincenzo Montella anche lui escluso eccellente di questa top 11). Totò cresce ne quartiere popolare della 219, inizia a Castello di Cisterna e passa all’Empoli, con cui la scuola calcio era affiliata.
Poche tappe, tutte sentimentali: diventa grande, da nazionale, già nel periodo all’Empoli tra il 1999 e il 2004. Diventa bandiera, però, solo all’Udinese: dal 2004 al 2016 segna senza sosta. Vince per due stagioni di fila la classifica capocannonieri ed è il sesto realizzatore di sempre del campionato di A, con 209 gol all’attivo.