Qualche giorno fa, precisamente il 27 gennaio, UFL ha finalmente mostrato il proprio volto.
Lo ha fatto con una live mondiale su YouTube molto seguita: durante la diretta ci sono stati picchi di oltre 27.000 persone e, nel momento in cui stiamo scrivendo, il video conta quasi 700mila visualizzazioni.
Dal punto di vista dell’audience la presentazione è stata senza dubbio un successo e ha dimostrato quanta aspettativa ci sia tra gli appassionati per l’arrivo di un nuovo e-calcio.
A tenere banco durante i 20 minuti di video è stato il CEO e co-founder di Strikerz Inc. Con un background da Executive Producer “digital”, Eugene Nashilov ha mandato in onda uno show accattivante dal punto di vista mediatico e del marketing.
All’inizio Nashilov si è infatti dilungato sulle potenzialità dell’azienda la quale, nell’arco di 5 anni, è passata da uno staff di 4 persone a 200 dipendenti che operano da vari punti del globo. Adesso Strikerz Inc si propone di diventare una scelta alternativa a EA e Konami. In che modo?
TESTIMONIAL
La parte probabilmente più efficace dello show è stata la presentazione dei testimonial. Oltre ai già annunciati Robert Firmino, Oleksandr Zinchenko e Romelu Lukaku, sono arrivati altri due “pezzi da 90”: Kevin De Bruyne e soprattutto Cristiano Ronaldo!
Avete capito bene: CR7 sarà tra gli ambassador del videogame. Questo significa che il nuovo titolo avrà al proprio fianco una macchina infallibile di marketing, ma anche molto costosa.
Non possiamo allora fare a meno di porci una domanda: come fa un’azienda nata relativamente da poco e che non ha ancora prodotto nulla di vincente a disporre di budget tanto grandi?
MIGLIORIE
Naturalmente il CEO di Strikerz Inc non ha fatto riferimento ai competitor (o al competitor, cioè FIFA22, considerato che eFootball per ora naviga in acque tempestose). Tuttavia Nashilov ha elencato una serie di migliorie che UFL intende portare all’attuale scena del calcio virtuale.
Prima fra tutte la tanto decantata filosofia del “fair to play“, in chiara contrapposizione al “pay to win” di FIFA. Il videogame sarà free-to-play senza microtransazioni interne e si potrà giocare su console PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series S e Xbox Series X ma non su PC. Il motivo per l’assenza dei computer non è stato chiarito.
Un’altra miglioria che farà piacere agli appassionati è la continuità del videogame nel tempo. Da quanto emerso nel corso dello show, UFL sarà un titolo unico che si svilupperà solo attraverso gli aggiornamenti. I giocatori quindi non perderanno il proprio team a fine stagione, ma potranno continuare a giocarci e ad esibire i trofei vinti.
Infine, dalle parole di Nashilov, è stato possibile intuire una certa attenzione per il “modello Fortnite”: sia in termini di contenuti extra (tipo Season Pass) che di personalizzazione delle divise. Sono forse queste le fonti di introito su cui punta l’azienda, ma il CEO non ha affrontato l’argomento.
GRAFICA E GAMEPLAY
Qui inizia le dolenti note della presentazione e, forse, del gioco stesso. Nonostante Eugene Nashilov abbia più volte ribadito “we are gamers“, quello che più interessa ai giocatori, cioè il gameplay, è rimasto in ombra.
Il video ha dedicato appena una trentina di secondi alle azioni di gioco e francamente queste non hanno impressionato. I movimenti dei calciatori sono poco fluidi rispetto a quelli di FIFA22 e anche la grafica sembra meno definita.
Va però detto che, durante le azioni di gioco, è apparsa la scritta “Actual gameplay footage work in progress“, ad indicare che il gioco è ancora in fase di sviluppo.
Incertezze che sono presenti anche in merito alla costruzione della squadra. Non è chiaro se ci sarà un sistema tipo FUT di FIFA, anche se questa pare essere la direzione. In ogni caso, i giocatori potranno rinforzare il proprio team mano a mano che progrediscono nel gioco. Sul fronte delle sfide, si parla di Division diverse con sistema di promozioni e retrocessioni. Infine, UFL dovrebbe avvalersi di un matchmaking equilibrato: partite contro giocatori di pari livello in termini di esperienza e risultati acquisiti.
Per ora il condizionale rimane d’obbligo per quanto riguarda le modalità del gioco.
USCITA
Ecco l’altro grosso neo della presentazione di UFL: non si sa ancora quando uscirà il gioco. Nashilov ha detto a chiare lettere “Usciremo quando saremo pronti“. Un’ammissione onesta ma che per ora fa felice solo Electronic Arts.
ESPORT
Il publisher di FIFA22 dovrà tuttavia fare attenzione al lato eSport di UFL, se mai ci sarà.
Il CEO di Strikerz Inc ha infatti affermato di voler puntare forte sull’elemento competitivo del gioco, sia online che offline. A parole, UFL avrà competizioni per tutto l’anno fino alla fase finale, cioè il campionato del mondo. Va detto che se davvero il gioco rimanesse unico (pur con aggiornamenti), questa costanza sarebbe uno stimolo per la nascita di una solida realtà esportiva.
Sul lato eSport si sono sbilanciati esperti del calibro di Mattia “Lonewolf92” Guarracino (sul suo canale YouTube) e Luca “Lumastro92” Mastrorilli su EsportsAcademy.it. Vi rimandiamo a loro per un approfondimento.
CONCLUSIONI
In conclusione, ci è sembrato che la presentazione di UFL via YouTube sia stata soprattutto un’operazione di marketing molto ben confezionata. L’annuncio di Cristiano Ronaldo come nuovo testimonial prima ancora di avere un gioco completo, lo conferma.
Questo depone a favore delle abilità del CEO bielorusso e più in generale delle potenzialità dell’azienda, anche se resta il dubbio su quali basi (economiche) Strikerz Inc si fondi.
Per quanto riguarda il resto, si è trattato di tante dichiarazioni ma – almeno per ora – poca sostanza. L’incertezza sulla data di uscita è la cosa che colpisce di più: non si capisce se davvero sia dettata dalla volontà di avere un prodotto rivoluzionario o se invece il gioco sia ancora molto indietro.
Con CR7 già sul libro paga, Strikerz Inc farà meglio ad accelerare i tempi.
Immagine di testa: screenshot YouTube (credits Strikerz Inc)