Sentiamo sempre più spesso gli allenatori e i commentatori porre l’accento a fine partita sulle percentuali di possesso palla. Anche nelle interviste tra primo e secondo tempo, sempre più un veloce estratto di frasi fatte e luoghi comuni, i giocatori rispondono a qualsiasi domanda con “Dobbiamo continuare così, non calare di intensità e mantenere il possesso palla” o qualche variante poco originale dello stesso concetto.
Ma quanto incidono in effetti le statistiche fatte registrare riguardanti il possesso palla sui risultati ottenuti dalle squadre? Proviamo ad analizzare la cosa un po’ più a fondo.
In che termini è utile il possesso palla
Innanzitutto, bisogna chiarire che il possesso palla è un elemento fondamentale ma non risolutivo riguardo la prestazione di una squadra. Nel periodo in cui una squadra è in possesso del pallone, chiaramente gli avversari non possono segnare. Allo stesso tempo, però, con il solo possesso palla non si segnano gol.
Il possesso palla è quindi sicuramente inutile quando è fine a sé stesso, se non quando una squadra è già in una situazione di vantaggio. Però è altrettanto vero che maggiore è il tempo in cui si gestisce il pallone e maggiori sono le possibilità di costruire un’azione da gol pericolosa.
Leggere il semplice valore del possesso palla non ci restituisce quindi una lettura veritiera dell’atteggiamento di una squadra, dal momento che c’è molta differenza tra il gestire il pallone per non non prendere gol, magari passandolo regolarmente indietro verso la propria linea difensiva in maniera da non correre rischi, e gestirlo invece con lo scopo di creare occasioni da gol, passandolo indietro al solo fine di liberare spazi in avanti dove recapitare nuovamente e velocemente il pallone.
Le squadre che fanno più possesso palla
SQUADRA | DATO POSSESSO PALLA |
---|---|
Sassuolo | 29’34” |
Inter | 29’32” |
Napoli | 29’30” |
Lazio | 29’10” |
Fiorentina | 28’55” |
Atalanta | 28’42” |
Milan | 27’40” |
Ecco quindi che a leggere i dati del possesso palla generali vediamo che la squadra con la quota maggiore, ovvero il Sassuolo con 29’34” di media a partita, in realtà staziona a metà classifica in campionato.
Certamente la capolista Inter segue a stretto giro di posta con 29’32”, con il Napoli a tallonare a 29’30”. Ma il Milan secondo in classifica fa registrare solo 27’40” di possesso palla medio, la settima squadra in questo senso, distaccata da Lazio (29’10”), Fiorentina (28’55”) e Atalanta (28’42”).
Di una cosa possiamo essere sicuri: meno possesso palla si fa e minori sono le possibilità di fare risultato: la Salernitana ultima in classifica è anche la squadra con il minor possesso palla del campionato, appena 18’14” a partita, e in genere le squadre che lottano per non retrocedere fanno segnare numeri bassi: 22’06” il Genoa, 21’23” il Venezia, 21’02” il Cagliari con l’eccezione dell’Udinese, che con uno scarno possesso palla di 20’50” a partita è riuscita comunque a staccare il gruppo delle pericolanti.
Possesso palla in zona offensiva o difensiva
SQUADRA | POSSESSO PALLA OFFENSIVO |
---|---|
Atalanta | 15’03” |
Napoli | 14’56” |
Inter | 13’31” |
Se andiamo però ad analizzare il possesso palla riferito alle differenti zone di campo, ecco che notiamo come abbia un altro riscontro sulla classifica: vediamo come le squadre che gestiscono maggiormente la palla in fase offensiva sono Atalanta (15’03”), Napoli (14’56”) e Inter (13’31”), tutte squadre in lotta per le prime posizioni.
Viceversa, notiamo come le squadre che fanno registrare un altissimo possesso palla nella propria metà campo, ovvero Fiorentina (17’21”), Sassuolo (17’07”) e Lazio (16’51”) sono squadre che stazionano nella parte medio alta della classifica, incapaci però di puntare alle posizioni più elevate.
Si tratta di tre squadre i cui allenatori, ovvero Italiano, Dionisi e Sarri, sono noti per la loro ricerca di un gioco manovrato e offensivo, che però devono ancora trovare gli automatismi perfetti in fase offensiva, dove probabilmente necessiterebbero tutte di qualche innesto mirato.
L’Inter capolista fa registrare buoni risultati nel possesso palla sia in fase offensiva (13’31”) che in quella difensiva (16’01”): nonostante il nuovo allenatore, la squadra può sfruttare una serie di automatismi e soprattutto l’iniezione di fiducia dovuta alla vittoria del campionato nella scorsa stagione, che ha portato la formazione nerazzurra a giocare con grande sicurezza e fiducia nei propri mezzi.
Il Milan, che vanta un valore vicinissimo all’inter per quanto riguarda il possesso palla nella propria metà campo, paga le differenti caratteristiche del suo attacco, con solo 11’40” di possesso palla nella metà campo avversaria, frutto anche di un gioco che mira principalmente a cercare lo scatto in profondità degli esterni Leao e Saelemaekers piuttosto che il fraseggio per vie centrali.
Analisi dei tocchi di palla
Se andiamo ad analizzare il possesso palla non solo attraverso il minutaggio, ma anche attraverso i tocchi di palla, notiamo come i risultati siano sempre estremamente simili ma con sfumature diverse.
Vediamo infatti come la Salernitana (465 tocchi di palla a partita) e l’Udinese (498,6) siano sempre le squadre peggiori, mentre Napoli (708,2) e Lazio (692,5) sono le squadre che effettuano il maggior numero di tocchi di palla a partita.
Focalizzandoci però sulla fase offensiva, le statistiche cambiano notevolmente prendendo in esame solo la trequarti d’attacco, dove domina l’Atalanta con 206,5 tocchi a partita seguita dal Napoli a 200, e ancor di più con i tocchi all’interno dell’area avversaria: ancora in cima l’Atalanta con 33, seguita però dall’Inter con 31,6 che stacca il Napoli a quota 30.
Segno che il possesso palla è maggiormente fruttuoso più lo si pratica vicino alla porta avversaria, ovviamente.
Una squadra ordinata e che gioca bene come il Venezia fa registrare un altissimo numero di tocchi nella propria metà campo, ben 86,7 nella propria area e 239 sulla trequarti difensiva, segno di una volontà di controllare il gioco ed impostare l’azione, ma paga la scarsa qualità in avanti crollando a soli 106,3 tocchi nella trequarti offensiva e 14,8 tocchi in area avversaria.
Nonostante questo precede in classifica squadre come il Cagliari o il Genoa che hanno numeri ben diversi in fase offensiva: 113,2 tocchi sulla trequarti e 16,9 in area per i sardi, 117,3 e 17,6 per i liguri.
Segno che comunque un efficace possesso palla è un’utile arma difensiva che può fare la differenza per le squadre che lottano per non retrocedere e che permette di massimizzare una scarsa produzione offensiva.