Siamo al termine di un anno che è stato molto particolare per la Liga spagnola. La crisi provocata dalla pandemia e dalla scellerata gestione degli ultimi anni ha travolto il Barcellona: la partenza di Messi, la sfortunata parentesi di Sergio Aguero costretto al ritiro dopo solo 5 apparizioni con la maglia blaugrana e l’inevitabile discontinuità di una squadra composta perlopiù di ragazzini hanno costretto la squadra catalana ad un campionato di basso profilo, come non se ne ricordano da decenni.
L’Atletico Madrid sta pagando una flessione forse fisiologica, dopo anni e anni di gestione Simeone, e di conseguenza l’ultima delle tre grandi, il Real Madrid di Ancelotti, sta dominando senza nemmeno sforzarsi troppo.
A rimorchio, il Betis sta vivendo un momento d’oro, tallonando i concittadini del Siviglia alle spalle del Real, mentre la Real Sociedad continua a frequentare i piani alti della classifica senza però fare mai quel salto di qualità per aspirare a traguardi più importanti.
Rivelazione di questa prima parte di campionato è sicuramente il Rayo Vallecano, la terza squadra di Madrid che ha trasformato il campo di Vallecas in un vero e proprio fortino, risultando la miglior squadra d’Europa per il rendimento in casa.
Andiamo a vedere quali sono, ruolo per ruolo, i migliori giocatori di questo 2021 in Spagna.
La Top 11
4-2-3-1: Dimitrievski; Maffeo, Eder Militao, David Garcia, Gaya; Dani Parejo, Kroos; Vinicius Jr., Fekir, Juanmi; Benzema
Il portiere
È stato un anno in cui molti portieri si sono messi in luce nella Liga. A partire da Thibaut Courtois del Real Madrid (percentuale di parate del 75,8%), sempre una certezza, fino a Bono del Siviglia (78,6%) o a Gero Rulli del Villareal (72,9%), titolare solo nella vittoriosa campagna in Europa League fino all’estate e quindi promosso anche in campionato. Sconcertanti alti e bassi invece per Jan Oblak (51,3%) dell’Atletico Madrid e Marc-André Ter Stegen del Barcellona (56,8%).
Ma il portiere che ha fatto registrare il miglior rendimento nella prima parte di Liga è un nome sorprendente: si tratta del macedone Stole Dimitrievski, estremo difensore del Rayo Vallecano che ha subito 18 reti in 18 presenze, parando 50 tiri su 62 per una percentuale del 80,6%. Solo il titolare della nazionale spagnola, Unai Simon dell’Athletic Bilbao, vanta una percentuale che si avvicina con l’80,0%. Scegliamo quindi di premiare il portiere macedone, che affronterà anche gli azzurri di Mancini nei play-off per la qualificazione ai Mondiali.
La difesa
La partenza di Sergio Ramos dal Real Madrid, che è andato a giocare insieme all’eterno rivale Messi al PSG, è stata tamponata dai merengues con l’ingaggio di David Alaba dal Bayern Monaco. Ma se il difensore austriaco si è dimostrato subito un ottimo acquisto anche in fase avanzata (1 gol e 3 assist), il peso della fase difensiva è ricaduto maggiormente su un giocatore che negli anni precedenti non si era messo troppo in luce: Eder Militao. In fase difensiva si è riscoperto il baluardo difensivo del Real: 20 contrasti vinti su 34 (di cui 23 nella propria trequarti), 72 tra tackle e intercettazioni vincenti, 71 salvataggi. Numeri che doppiano quasi quelli fatti registrare da Alaba.
Al suo fianco, nella nostra ideale difesa a 4, inseriamo David Garcia, leader della retroguardia dell’Osasuna 13° in classifica nonostante i soli 17 gol segnati. Un piazzamento frutto anche delle prestazioni di questo 27enne, nato a Pamplona e da sempre con la maglia dell’Osasuna addosso, capace di pressare a tutto campo: 32,1% di pressing vincenti, con 63 portati nella propria trequarti difensiva e altrettanti nella fascia di centrocampo). Oltre ad una percentuale di successo del 57,1% nei contrasti sui dribbling avversari, ha anche contribuito alla fase offensiva con ben 3 gol dall’inizio del campionato.
Sulla fascia destra, scegliamo Pablo Maffeo del Mallorca: solido terzino in fase difensiva, con una percentuale di successo sui contrasti del 65%, 2,39 intercettazioni a partita. 24 anno anni, si è trasferito giovanissimo dall’Espanyol al Manchester City, che lo ha poi girato in prestito per un paio d’anni al Girona prima di cederlo allo Stoccarda, attuale proprietario del cartellino. Il giocatore ha però continuato a maturare con vari prestiti in Spagna e quest’anno sembra aver finalmente raggiunto quel livello che ci si aspettava da lui ai tempi delle giovanili del City.
Sulla fascia sinistra, una certezza, quel José Gaya titolare delle Furie Rosse e uno degli ultimi gioielli di un Valencia che sta attraversando anni difficilissimi dal punto di vista societario. Sul campo, la squadra risponde sempre con grande dignità, e va dato atto al capitano 26enne di aver sempre trascinato la squadra anche nei momenti più bui. Con 2 gol e 3 assist finora, si conferma uno dei terzini sinistri maggiormente d’impatto anche in fase offensiva.
La linea mediana
La nostra scelta per la cerniera del centrocampo ricade su un fuoriclasse assoluto del ruolo come Toni Kroos, l’elemento più in forma di quel magico terzetto del Real Madrid completato da Casemiro e Luka Modric. Il tedesco ha una media di 2,5 passaggi chiave a partita, con una precisione del 94.8%: una vera e propria cassaforte dove depositare il proprio pallone.
Al suo fianco, l’ex bandiera del Valencia Dani Parejo, trasferitosi al Villareal dopo la scadenza di un contratto incredibilmente non rinnovato dalla dirigenza valenciana e subito faro della manovra del Submarino Amarillo: 2,4 passaggi chiave a partita, di cui 0,8 sulla lunga distanza, e 0,5 assist a partita.
La trequarti
Il Betis Siviglia sta vivendo un momento d’oro, simboleggiato anche dalle prestazioni di due dei suoi migliori giocatori: Nabil Fekir e Juanmi. Il franco-algerino è l’uomo chiave della manovra offensiva, con i suoi 2,5 passaggi chiave, i suoi 2,4 dribbling e i 3 tiri a partita che hanno fruttato finora 4 gol e 3 assist.
L’ala sinistra 28enne invece è letteralmente esplosa in questa prima parte di stagione: ha messo a segno ben 11 gol in campionato, ovvero tanti quanti messi a segno in tutta la sua miglior stagione in carriera, con la Real Sociedad nel 2016-2017.
Completiamo la linea dei trequartisti con Vinicius Jr, il giovane brasiliano del Real Madrid che sta maturando a vista d’occhio, limando sempre più anche quella sua indole un po’ egoista e risultando sempre più fondamentale, con la sua velocità e le sue doti di dribbling, nello scardinare le difese avversarie. Giocatore a tratti inarrestabile, con i suoi 2,9 dribbling a partita subisce ben 2,3 falli per match, risultando una spina nel fianco per tutte le difese.
Scegliamo questi tre giocatori, ma ci sono molti altri giocatori offensivi meritevoli di menzione, su tutti Mikel Oyarzabal della Real Sociedad o Oscar Trejo del Rayo Vallecano.
Il centravanti
Ci sono molti attaccanti che hanno fatto risplendere la loro stella nella Liga: dai più famosi Gerard Moreno del Villareal, Alexander Isak della Real Sociedad o Memphis Depay, l’ancora di salvezza di uno Barcellona allo sbando, ai più sorprendenti Joselu (11 reti con l’Alaves) o Raul de Tomas (10 gol con l’Espanyol).
Ma sopra a tutti c’è sempre lui, Karim “The Dream” Benzema, con i suoi 15 gol e 7 assist che hanno letteralmente issato il Real Madrid al primo posto incontrastato in classifica. Un tempo semplice gregario nel Real Madrid delle grandi stelle, dalla partenza di Cristiano Ronaldo in poi Benzema si è riscoperto leader e goleador principe del Real. In questa prima edizione de La Liga senza né Messi né CR7 è sicuramente lui il gioiello più splendente.