Anche quest’anno l’Atalanta arriva al giro di boa del campionato in piena corsa per la qualificazione alla prossima Champions League, risultato che colto per la quarta volta consecutiva sarebbe straordinario.
Ma non solo: quest’anno, visto il rendimento nella seconda parte del campionato fatto registrare nelle stagioni precedenti, sarebbe lecito aspettarsi anche una Dea in lotta per lo scudetto, traguardo che sarebbe a dir poco storico. Senza pensare poi alla “retrocessione” in Europa League, trofeo assolutamente alla portata della squadra nerazzurra.
C’è possibilità per il presidente Percassi e per il direttore generale Marino di intervenire sul mercato già a gennaio per assicurare a Gasperini qualche elemento adatto a compiere l’impresa? Analizziamo la situazione reparto per reparto.
Difesa: forse un ricambio per Demiral
Il pacchetto arretrato della Dea vede normalmente quattro giocatori in rotazione per occupare i tre posti da titolare: Toloi, Demiral, Djimsiti e Palomino, con quest’ultimo in particolare nel ruolo di “jolly” che può sostituire indistintamente tutti gli altri compagni. Dietro di loro, nelle gerarchie, ci sono Matteo Lovato, giovane acquistato in estate dal Verona ma colpito da vari problemi fisici in stagione, e il giovanissimo Giorgio Scalvini, in cui Gasperini dice di vedere le stesse potenzialità di Bastoni (ma c’è da ricordare anche che con Gasperini Bastoni, all’epoca diciottenne, gioca pochissimo).
In situazioni di emergenza Gasperini ha utilizzato, con buoni risultati a dire il vero, il mediano Marten de Roon nel terzetto difensivo, riponendo maggior fiducia in lui che in Scalvini. Forse quindi un giocatore che possa ampliare le rotazioni in difesa, in particolare nel ruolo di perno centrale del terzetto, potrebbe tornare utile.
Ma bisogna anche tenere a mente il gran numero di giovani promettenti che la Dea ha prestato in giro per l’Italia che dovrebbero tornare alla base nella prossima stagione: da Davide Bettella al Monza a Bosko Sutalo al Verona, da Enrico Del Prato al Parma a Caleb Okoli alla Cremonese. Probabile che ogni decisione verrà rimandata all’estate tenendo in considerazione la crescita di questi profili.
Centrocampo: mai così coperta
Tra le fasce e la mediana, l’Atalanta è decisamente coperta quest’anno. Finalmente è stato individuato un giocatore adatto a sostituire de Roon e Freuler in mediana, ovvero Teun Koopmeiners, dopo che i vari giocatori acquistati negli ultimi anni (Pasalic, Malinovskyi, Kovalenko) si sono sempre rivelati più adatti a giocare sulla trequarti che come mediani.
Alla stessa maniera sulle fasce le assenze di inizio stagione di giocatori un tempo fondamentali come Hateboer e Gosens sono state bene assorbite da Zappacosta, Maehle e Pezzella. Con il ritorno dei due ex titolari, si crea anzi abbondanza nel reparto per la Dea, che dovrebbe anche cercare di piazzare l’esubero fuori rosa Federico Mattiello, in scadenza a giugno e che al momento si è visto in campo solo con la Primavera.
Attacco e trequarti: eliminare doppioni e cercare soluzioni diverse
Il reparto su cui si può intervenire maggiormente è sicuramente quello avanzato. Per quanto riguarda la punta centrale, al momento Gasperini può contare su uno dei centravanti più decisivi del campionato, Duvan Zapata, su una punta dalle caratteristiche diverse e all’occorrenza complementari come Luis Muriel e su un giovane centravanti dalle grandi potenzialità come Roberto Piccoli che potrebbe però beneficiare di maggiore continuità altrove.
Sulla trequarti invece, a fianco dei due trequartisti di maggior movimento e intensità, ovvero Pasalic e Pessina, c’è un sovraffollamento di trequartisti di maggior qualità e manovra: Ilicic, Malinovskyi e Miranchuk. In particolare gli ultimi due sembrano fin troppo simili come giocatori, motivo per cui Gasperini si priverebbe senza grossi problemi del russo per arrivare ad un attaccante che possa allargare maggiormente il fronte, cose che al momento fa quasi esclusivamente il solo Zapata, creando così spazi per gli inserimenti dei compagni ma privando l’area del giocatore fisicamente più importante.
Le voci di mercato hanno visto numerosi giocatori accostati all’Atalanta, da suggestioni dalla Serie B come Gabriel Strefezza del Lecce (che sarebbe anche in grado di giocare a tutta fascia) a giocatori che fanno la Champions League come l’israeliano Manor Solomon dello Shakthar Donetsk, fino al ventitreenne brasiliano Artur del Red Bull Bragantino, che però sembra destinato a rimanere in “famiglia” trasferendosi al RB Lipsia nel prossimo mercato estivo.
L’obiettivo principale però è Jeremie Boga del Sassuolo, giocatore che due stagioni fa aveva messo in mostra incredibili doti di dribbling e finalizzazione, che però non è riuscito a confermare nella stagione successiva facendo tramontare un po’ l’interesse che aveva catalizzato da tutta Europa. In questa stagione poi fa molta fatica a trovare spazio nell’undici titolare di Dionisi, motivo per cui il Sassuolo può decidere di lasciarlo partire per una cifra molto inferiore ai 35 milioni che chiedeva fino a qualche tempo fa.
Il contratto del franco-ivoriano è in scadenza nel 2023 e i neroverdi chiedono circa 21 milioni. L’Atalanta non vorrebbe salire sopra i 15 milioni, ma un accordo si può trovare con l’inserimento nella trattativa di un prestito con diritto di riscatto di Miranchuk, trequartista dalle caratteristiche che mancano al Sassuolo. Attenzione però alla concorrenza dello Shakthar Donetsk, in particolare se dovesse cedere altrove Manor Salomon.