Nessun risultato a sorpresa nelle prime quattro partite della 16ª giornata della regular season di Eurolega, ma al Forum l’Olimpia Milano ha sfiorato l’impresa contro il Real Madrid.
Al termine di un match con mille emozioni i Blancos si sono imposti per 75-73, ma la quinta sconfitta nelle ultime sei partite è tutt’altro che un ridimensionamento per la squadra di Messina, che dopo aver battuto la capolista Barcellona ha fatto tremare anche la seconda forza della competizione.
Certo, non bisogna dimenticare che a tre minuti dalla sirena il match sembrava già in ghiaccio per gli ospiti, avanti di 11 punti, ma la grinta dei giocatori di Milano, sotto forma delle triple di Shields e Datome, e un pizzico di rilassamento eccessivo da parte della squadra di Laso, non presente in panchina causa Coronavirus, attraverso gli errori in serie ai liberi con Causeur (alla fine miglior realizzatore con 17 punti) e Hanga, ha prodotto un finale del tutto inatteso.
Addirittura, con tanto di rimpianto finale per la tripla di Delaney sulla sirena sputata dal ferro, che ha negato all’Olimpia una vittoria che sarebbe entrata dritta nella storia, ma che forse non avrebbe reso giustizia alla superiorità del Real Madrid, emersa per larghi tratti della partita.
Comunque una buona Armani
La buona notizia per Milano è quella di aver ritrovato gli equilibri difensivi che erano stati alla base della cavalcata della prima parte del girone di andata, ma questa volta la coperta di Messina si è rivelata corta perché, complice anche l’ottima difesa del Real, l’Olimpia ha stentato a lungo in attacco, dove sono mancate soluzioni alternative alle iniziative di Shields.
Con Melli ottimo a rimbalzo, ma non sempre preciso a canestro, e Datome entrato in partita troppo tardi, il peccato di Milano è stato quello di cedere troppo campo alle soluzioni dall’arco di Yabusele, le cui triple hanno scavato il solco tra le due squadre a partire dall’intervallo.
Del resto, sono stati proprio i canestri da tre di Shields e Datome negli ultimi 180 secondi a disegnare il finale thrilling, scandito da strategie (il libero sbagliato appositamente da Hall) e scelte arbitrali discutibili, ma che resterà nella memoria soprattutto per il miracolo mancato di Delaney.
Preoccupazione per l’infortunio alla mano accusato da Shields nel finale. Milano esce comunque rafforzata dalla sfida a una delle (poche) squadre che le sono superiori e guarda con ottimismo agli ultimi due impegni del 2021 contro Zalgiris e Alba Berlino.
Le altre gare della 16ª di Eurolega
Per quanto riguarda le altre partite, tutto facile per il Fenerbahce che ha inflitto 22 punti di scarto al Baskonia: il 75-53 permette alla squadra di Djordjevic, alla quarta vittoria di fila, di avvicinare la zona playoff. Mvp De Colo con 17 punti e 7 assist, ma brilla anche l’ex Achille Polonara (15 punti), che stravince il derby con Simone Fontecchio (appena 5 punti a referto).
Sul velluto anche l’Efes, passato con disinvoltura in casa del Maccabi (92-78), anche se la sesta sconfitta di fila per gli israeliani matura solo nell’ultimo quarto grazie allo strappo di Shane Larkin, autore di 26 punti, sei rimbalzi e sei assist, ma soprattutto sei triple.
Difficoltà impreviste invece per il Barcellona, che ha sofferto oltre il dovuto e pure rimontato (-8 all’intervallo) per centrare in casa del Panathinaikos l’ottava vittoria consecutiva (85-82). Decisivo Nikola Mirotic, autore di 20 punti, 7 rimbalzi.
Attesa per il resto della giornata: l’Oympiacos può staccare nuovamente Milano al terzo posto, mentre Cska, Zenit e Unics possono accorciare ulteriormente la classifica agganciando l’Olimpia.