Tra le squadre che meglio hanno iniziato questo scorcio di stagione, il Napoli è una di quelle che ha cominciato in maniera positiva, incentivato dall’arrivo di un allenatore, Luciano Spalletti, che portato un entusiasmo che probabilmente non era esploso nemmeno con il periodo più felice dell’era Gattuso.
Il Napoli ha cominciato alla grandissima questa stagione, sorretto da una difesa praticamente imperforabile. Al termine della partita contro il Verona, alla 12ª di campionato, gli azzurri viaggiavano con un reparto arretrato tra i migliori d’Europa.
Basti pensare che in 12 match di Serie A, i partenopei avevano raccolto dalla propria rete un totale di appena 4 gol, al tempo miglior difesa europea al pari, nei 5 maggiori campionati, del Chelsea che però aveva giocato una partita in meno e vantava un altro record di 8 partite su 12 senza aver subito nemmeno una rete, stesso dato della Real Sociedad.
Infortuni e uno stato di forma che non è più quello di inizio campionato, hanno peggiorato leggermente le cose, originando una serie di partite che hanno portato il Napoli a perdere la vetta della Serie A a favore dell’Inter, che oggi comanda la truppa con 40 punti, 4 punti in più dei partenopei, raggiunti e superati anche da un’Atalanta in serie positiva dalla sconfitta casalinga contro il Milan per 2-3.
Cosa serve al Napoli per riprendere la marcia di inizio stagione?
Difesa: manca Koulibaly
Va da sé che l’infortunio di Kalidou Koulibaly abbia prodotto un buco difensivo non indifferente, originato anche da un assetto tattico orfano della sua ossatura centrale, visto che manca ormai da tempo il terminale offensivo principe della squadra, Osimhen e dal perno di centrocampo Ruiz, primi attori di una organizzazione che si ciba principalmente dei propri meccanismi ben architettati da Spalletti.
Il buco vero e proprio che preoccupa maggiormente lo staff tecnico della squadra partenopea, è quello di sinistra, dove l’unico esterno di ruolo è Mario Rui, anche lui continuamente vittime di guai fisici che lo hanno tenuto spesso lontano dal campo.
Le soluzioni in economia sono state fin qui molteplici, con l’adattamento nel ruolo di esterno sinistro basso di gente come Juan Jesus, Zanoli e, addirittura, Di Lorenzo. Di qui l’esigenza di trovare sul mercato un difensore che abbia la capacità di adattarsi su entrambe le fasce, magari un ambidestro, anche se il sogno sarebbe quello di portare sotto il Vesuvio un mancino di ruolo che levi definitivamente le castagne dal fuoco all’allenatore di Certaldo.
I nomi in entrata sono quelli che si sentono ormai da tempo e che anche altre squadre di Serie A seguono con un certo interesse. Noussair Mazraoui, è probabilmente il prospetto più appetibile, anche in virtù della sua collocazione in campo, visto che può dare una mano anche a centrocampo, oltre che avere la possibilità di far rifiatare uno come Di Lorenzo che quest’anno non ha ancora saltato una partita di campionato.
Il marocchino è in scadenza con l’Ajax e, oltre al suo valore che sfiora i 20 milioni di Euro, il problema è che sulle sue tracce ci sono anche Juventus e Inter.
Discorso simile per Reinildo Mandava, in scadenza con il Lille, dal valore inferiore rispetto a Mazraoui, circa 10 milioni, ma perfetto per la fascia sinistra. Stesso ruolo per Pervis Estupinan, ecuadoreno in forza al Villarreal dove non viene impiegato con continuità anche se non ha nessun problema di rinnovo del contratto, visto che il suo scade addirittura nel 2027.
Bisogna valutare le condizioni di Ghoulam, che ha giocato pochissimi minuti in questa stagione, 7 per la precisione, entrato nei minuti di recupero contro Bologna e Lazio e relegato in panchina in tutte le ultime uscite del Napoli.
La cessione di Manolas all’Olympiacos, ha creato un vuoto, seppur meno pericoloso, anche per quanto riguarda i sostituti dei centrali titolari ed è delle ultime ore un forte interessamento per Bremer, ormai in rotta con la sua squadra attuale, il Torino, anche perché, nel caso in cui Koulibaly si ristabilisse perfettamente, a gennaio c’è comunque lo spettro della Coppa d’Africa e non si può fare affidamento solo su Rrahmani e Juan Jesus. Tra i nomi che circolano più insistentemente anche quello di Felix Uduokhai, in uscita dall’Augsburg.
Centrocampo: si lavora ai rinnovi, ma la pista concreta è Boga
La dirigenza napoletana sta lavorando in maniera piuttosto importante ai rinnovi contrattuali, primo su tutti quello del tormentone Insigne e in questo senso il nome che maggiormente si fa in caso di una clamorosa cessione a gennaio di “Lorenzo il magnifico“, fa capo alla situazione di Jeremie Boga, il centrocampista che milita nel Sassuolo.
Sarebbe un gran colpo per Spalletti, visto che Boga è adattabile al ruolo di esterno alto di sinistra, oltre che di centrocampista centrale e si integrerebbe alla perfezione con il nuovo assetto tattico, viste le sgroppate di Politano da una parte e Osimhen o Mertens al centro.
Il problema grosso per l’acquisizione di Boga proviene dalla concorrenza, alla luce degli interessamenti di Juventus e Atalanta, e a Napoli tutto si augurano tranne che si scateni un’asta per il giocatore.
Il nome dell’ivoriano torna buono anche perché sembrerebbe pronta una maxi offerta per Insigne proveniente dal Toronto, disponibile a sborsare qualcosa come 15 milioni di Euro a stagione da offrire all’esterno del Napoli. Anche Anguissa è nell’orbita della nazionale camerunese e con ogni probabilità verrà richiamato per la Coppa d’Africa, che peraltro si disputa proprio in Camerun, per cui qualche accorgimento dovrà certamente essere preso.
De Laurentiis ha come primo obiettivo quello di abbassare il tetto ingaggi e liberarsi dello stipendio di Insigne, dopo quello di Manolas, potrebbe essere il primo vero e proprio passo in merito.
Martín Ezequiel Ojeda è un altro nome caldo che darebbe una certa garanzia sia a sinistra che a destra, anche se il valore del centrocampista argentino è decisamente inferiore a quello di Boga, circa 6 milioni di Euro.
Infine il sogno proibito di Spalletti, quel Naithan Nandez che in tantissimi danno ormai in partenza da Cagliari e che potrebbe finire la sua avventura in rossoblù già a gennaio. Il valore attuale dell’esterno uruguagio è pari a circa 20 milioni, ma anche in questo caso le squadre interessate sono tante, a partire dall’Inter, compagine alla quale Nandez è stato accostato in più di una occasione anche nel recente passato.
Attacco solo in uscita
Considerando Lorenzo Insigne un esterno alto di centrocampo per il quale abbiamo dato conto di tutte le eventuali piste alternative, non ci rimane che esaminare il reparto offensivo che sembra essere quello decisamente più coperto in quel di Napoli.
La coperta sembra piuttosto lunga quest’anno, visto che, a parte le condizioni di Osimhen che necessitano di un esame estremamente approfondito prima che le fratture multiple facciali si ricompongano, Mertens, Politano, Ounas e Petagna garantiscono un apporto non indifferente.
Il problema è, anche per questo ruolo, la Coppa d’Africa, una vera e propria spina nel fianco dei partenopei. Dalla Nigeria hanno già fatto sapere che aspetteranno Osimhen fino all’ultimo, nella speranza, la loro, che possa essere convocato per la spedizione in Camerun.
Ma non è tutto, anche Ounas potrebbe partire con la nazionale algerina lasciando a quel punto un pericoloso vuoto anche là davanti.
Per ora non si muove nulla, almeno in entrata, mentre sono sempre più insistenti le voci che danno Amin Younes, di proprietà del Napoli, vicinissimo al Genoa dopo l’avventura in Bundesliga con l’Eintracht di Francoforte. In realtà lo scoglio principale del trasferimento alla corte di Shevchenko, riguarda la formula. De Laurentiis, infatti, preferirebbe la vendita definitiva del cartellino.
Tutto questo valzer sembra legato alle condizioni fisiche di Osimhen e a quelle contrattuali di Insigne. Vedremo sotto le Feste natalizie cosa succederà.