Allora, sveliamo subito una brutta verità: se siete grandi collezionisti e siete alla ricerca di Poggi e Volpi, da una rapida ricerca sui soliti portali di rivendita, le due figurine proprio non si trovano.
Ora: se conoscete già tutta la storia, potreste anche intuire i motivi alla base. Se invece la ignorate, preparatevi a fare un bel balzo nella storia delle figurine. Quella in cui Sergio Volpi e Paolo Poggi diventavano metaforicamente i giocatori più desiderati del calcio italiano.
Ma come si è arrivati a questo? Stagione 1997-1998. Le figurine sono al massimo storico, della bellezza e dell’importanza. Sorgono album ovunque e per qualsiasi cosa. E allora, l’idea della di un’azienda è quella giusta: produce gomme da masticare e lancia una nuova idea. 100 lire per una gomma, dentro ci sono 3 mini figurine dei calciatori. Andranno a ruba, quei pacchetti.
Sergio Volpi e Paolo Poggi: dove eravate?
Dunque, tutto nasce da quest’azienda dalla grande idea di marketing ma sostanzialmente legata alla vendita di gomme da masticare. I mini album, in ogni caso, andarono a ruba: li avevano praticamente tutti e in tutte le zone d’Italia.
Una figurina dopo l’altra, semplicemente venne fuori da solo il mistero: dov’erano le immagini di Volpi e Poggi? Nessuno riusciva a trovarle. Gli stessi calciatori furono interpellati, nessuna risposta. C’è chi pensò a una genialata finalizzata alle vendite, c’è chi pensò a una questione legata ai diritti d’immagine. Alla fine, fu svelato l’arcano in diretta televisiva. E in un programma cult come “Mi Manda Lubrano”.
C’erano state infatti parecchie lamentele, proteste anche piuttosto imponenti da parte dei consumatori. La società ammise a quel punto di aver stampato le due figurine in tiratura limitata: non più di 100 copie per entrambe. Ecco, così è stato svelato il grande mistero attorno a due figurine ben più ingombranti rispetto al passato – e allora presente – dei due giocatori. Ma ciò bastava a giustificare la rabbia di chi acquistava le gomme da masticare? Nì. O meglio: era comprensibile per certi versi.
Innanzitutto, l’azienda che produceva i dolciumi e le gomme aveva promesso grandi premi a chi avesse completato l’opera. E chiaramente approfittò di tutta la situazione, raccontando la verità solo quando fu inevitabilmente costretta dalla grandezza e dal clamore che la storia aveva raggiunto. Di sicuro non si aspettavano che ancora oggi, a distanza di oltre 20 anni, Poggi e Volpi sarebbero stati ricordati (pure) per questa vicenda.
Ma chi erano i due giocatori?
Comunque, obiettivo raggiunto. Almeno inizialmente. Il boom delle gomme fu tale che tutti parlavano dell’album, e viceversa la raccolta aveva quasi raggiunto i numeri della Panini.
Ma chi erano i due giocatori in questione? Furono scelti in maniera casuale o erano oggetti pregiati? Chi ha dimestichezza con il calcio sa bene che Paolo Poggi, ex attaccante, faceva sognare i tifosi dell’Udinese e pochi altri. Nel senso: non era certamente il bomber della Nazionale. Una carriera tra Venezia, Toro, Udine e l’occasione alla Roma nel 2000. No, non andò benissimo. Oggi è responsabile dell’area tecnica proprio del Venezia, squadra e città d’origine, con cui ha ritrovato la Serie A.
Ecco, Sergio Volpi era già più conosciuto, sebbene nel 1998 avesse solo 24 anni e non ancora una carriera tale da giustificare tutta quell’attesa. Volpi è stato un meraviglioso centrocampista centrale: cresciuto a Brescia, per lui che è di Orzinuovi, è diventato grande al Bari e poi tra Venezia e Piacenza si è ritagliato un bel pezzo di carriera, fino ad approdare alla Samp. Sei stagioni alla Doria, dove raggiunge anche la Nazionale (due presenze in totale). Godendosi anche quel piccolo gioiellino che aveva messo su Walter Mazzarri. Oggi? Allena il Ciliverghe.