Il 2021 è stata una buona annata per Daniel Negreanu. I risultati nei tornei dal vivo non sono certo mancati, anche se KidPoker ha dedicato molto tempo agli eventi online per ovvi motivi.
Il suo best live in termini economici è stata la vittoria nella PokerGo Cup #7, per 700mila dollari di premio. Poi ci sono state le World Series Of Poker dove il super pro canadese ha centrato 13 in the money, compresi 4 final table. Insomma, più o meno un’annata da circa 2,5 milioni di dollari.
Una cifra sulla quale metterebbero la firma la maggior parte dei giocatori professionisti, ma per uno che ha incassato in carriera 45 milioni di dollari (3° posto nella All Time Money List) probabilmente conta di più la vittoria di grande prestigio.
Ad esempio il braccialetto WSOP che gli è mancato, mentre il suo “eterno rivale” Phil Hellmuth si è portato a casa il 16mo. Come se non bastasse, Hellmuth lo ha pure strapazzato agli High Stakes Duel, rifilandogli un secco 3 a zero. Sono queste probabilmente le due cose che più rodono a Daniel Negreanu al termine della stagione 2021.
Come dicevamo all’inizio, il canadese da qualche anno ha aumentato la presenza nei tornei online, vuoi per ragioni legate agli sponsor, vuoi per la pandemia, vuoi perché il field degli eventi live dal 2015 in avanti si è progressivamente asciugato, rendendo un po’ meno profittevole questa specialità.
Anche il suo gioco si è evoluto in questa direzione. Negreanu si è rivolto agli esperti della GTO (Game Theory Optimal) che è perfetta per il gioco su Internet dove è più difficile ricavare informazioni specifiche (fisiche e di condizione psicologica) sul singolo avversario.
E la GTO senza dubbio gli sta dando risultati. Tuttavia Daniel Negreanu è diventato il grande campione che tutti conoscono soprattutto grazie alla sua incredibile abilità nel leggere le hole cards dell’avversario. Una sorta di vista a raggi X che, unita ad una forte presenza al tavolo (diciamo pure “lo show”) e capacità psicologica, ha regalato giocate memorabili.
Volete un esempio?
L’azione si svolge al Main Event dell’EPT di Londra edizione 2010. Siamo ancora lontani dal final table (che Daniel Negreanu non raggiungerà, chiudendo 115°), ma l’azione è comunque molto interessante.
I bui sono 50/100 quando Angel Shlomi, un giocatore amatoriale, apre “molto lungo” a 475 chips con in mano i due Kappa neri. Foldano tutti fino all’americano Farzad Bonyadi che con coppia di 6 decide di chiamare da cutoff. Daniel Negreanu si trova sul bottone e anche opta per il call. Nel suo caso le hole cards sono 10♦9♦. I bui foldano (uno di questi è Dario Minieri) e l’azione si sposta al flop in modalità 3-handed.
Le prime tre carte del board sono: 9♠5♠4♣. L’original raiser continua a puntare, questa volta 1.525 gettoni. Bonyadi, giocatore esperto (4,5 milioni vinti), si chiama fuori. Negreanu invece ci pensa, con la coppia di 9 centrata al flop. Il canadese sente puzza di bruciato: un giocatore amatoriale che continua a bettare da fuori posizione per due round consecutivi sa di big hand. Alla fine però chiama.
Scende il turn, una Q♥. L’israeliano piazza un’altra bet, da 2.125. Adesso Negreanu è quasi certo che il suo avversario sia ben fornito, ma forse intuisce la possibilità di una grande mossa finale. E decide di chiamare ancora. Nel momento in cui mette le chips nel piatto, Shlomi fa un movimento con la testa che indica un po’ di tensione.
L’ultima carta è un 8♣. Shlomi piazza l’ultima “pallottola”: 3mila chips, non tante su un piatto di quasi 9.000. Negreanu sa che per vincere può solo bluffare, ma il suo avversario sarà in grado di foldare la mano migliore? Il canadese pensa di sì perché rilancia a 12.800. E poi inizia lo show.
Negreanu dice all’avversario: “Secondo me hai coppia di Assi o coppia di K“. Poi si rivolge al floorman: “Posso dire questa cosa o è irregolare?“. Il floorman conferma che può farlo. Negreanu ribadisce all’avversario la sua lettura, mentre lo fissa senza nessun imbarazzo. Shlomi vede la tranquillità di un giocatore che gli ha letto perfettamente la top pair e nonostante questo gli ha rilanciato al river. Deve per forza avere una doppia o magari un set: è questo il ragionamento che fa Shlomi pochi istanti prima di foldare la mano migliore!
Un bluff fantastico sotto tutti gli aspetti, che merita di essere rivisto.
Foto di testa: Daniel Negreanu (credits PokerNews)