In NBA è stata la notte della vigilia della super sfida tra Golden State Warriors e Phoenix Suns, con i vice campioni in carica che proveranno a fermare la marcia di Curry e compagni, vittoriosi da otto partite consecutive e di agganciarli in vetta alla classifica.
Ma quella che sembra avere tutti i crismi di una finale di Conference anticipata, al netto della tendenza degli Warriors a partire a razzo per poi perdersi nel corso della stagione, è stata preceduta da una notte piena di incontri interessanti e che ha confermato l’ottimo stato di forma e l’ottima qualità del roster stagionale dei Chicago Bulls.
Il derby dei fratelli Ball
La squadra di Donovan eguaglia il numero di successi dei Nets ad Est (14) ed è sotto a Durant e compagni solo per aver subito due sconfitte in più.
Il 133-119 sugli Hornets è siglato da una maiuscola prestazione di squadra, con il 59.6% dal campo, esaltata dai 28 punti di DeMar DeRozan, dai 25 di Zach LaVine, ma sopratutto da un Nikola Vucevic ispiratissimo: 30 punti e 14 rimbalzi con 12/19 dal campo e 6/6 dall’arco.
Sfida nella sfida quella tra i fratelli Ball: Lonzo vince di squadra, ma con 16 punti e otto assist perde il testa a testa individuale con LaMelo, luce di Charlotte con la tripla doppia sfiorata (18 punti, 13 assist e sette rimbalzi).
Da segnalare anche i ritorni al successo di Philadelphia e di Denver. I Sixers stendono Orlando per 101-96 nonostante una serata opaca dell’affaticato Joel Embiid, ancora convalescente dopo il Coronavirus. La parte del leone la fa Seth Curry, autore di 24 punti con 10/13 dal campo. Da segnalare in casa Magic, che incassano il 18° ko su 22 partite, il brutto infortuno subito da Jalen Suggs, vittima di una frattura al pollice destro che lo terrà fuori dal parquet a lungo.
Bene Jokic, Doncic non basta a Dallas
I Nuggets invece colgono subito i frutti del rientro di Nikola Jokic: per l’mvp 2021 nel 120-111 in casa degli Heat ci sono 24 punti e 15 rimbalzi, con tripla doppia mancata solo per tre assist. Troppo per gli Heat che mancano ancora l’appuntamento con la seconda vittoria di fila e il conseguente salto di qualità, complice anche le assenze degli infortunati Jimmy Butler e Tyler Herro, non surrogate da un pur ottimo Bam Adebayo da 24 punti.
Tra le altre partite, continua il buon momento di due rivelazioni: i Cavaliers passano 114-96 in casa dei Mavericks nonostante la tripla doppia di Luka Doncic (25 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) e settima vittoria nelle otto gare per Minnesota, in volata sui Pacers (100-98) ai quali non basta il miglior Domantas Sabonis della carriera con 16 punti, 25 rimbalzi e 10 assist.
Un altro lituano, Jonas Valanciunas, firma l’impresa della giornata, il 123-104 dei Pelicans in casa dei Clippers: allo Staples Center l’ex Grizzlies fa 39 punti e 15 rimbalzi che annullano i 27 di Paul George
Secondo successo consecutive per San Antonio, che supera 116-99 gli Wizards, e terzo per i Rockets sui Thunder (102-89) con un super Christian Wood (24 punti e 21 rimbalzi).
Tutto facile per i Jazz che travolgono 129-107 Portland, ancora una volta disastrosa fuori casa (una vittoria e dieci sconfitte): Damian Lillard fa flop (11 punti), non così Donovan Mitchell (30) e Rudy Gobert (21 e 16 rimbalzi). Grazie al sesto successo nelle ultime otto Utah è in scia a Warriors e Suns.
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