Si sta per concludere il Campionato Mondiale di Formula Uno, e lo scenario è di quelli più che appassionanti: Max Verstappen e Lewis Hamilton, infatti, sembrano potersi contendere il titolo iridato sino all’ultimo chilometro dell’ultima gara.
Quello del 2021 è un Mondiale meraviglioso, ultra appassionante, e questo finale al fotofinish ne acuisce la spettacolarità.
Non è la prima volta, però, che il Mondiale di Formula Uno si decide all’ultimo appuntamento in assoluto: andiamo a vedere quali sono i mondiali di Formula Uno indimenticabili che si sono decisi all’ultima gara.
1976: il duello Lauda – Hunt
Il Mondiale di Formula Uno del 1976, anche grazie alla straordinaria trasposizione cinematografica firmata Ron Howard, che racconta del leggendario duello tra l’austriaco Niki Lauda e l’inglese James Hunt.
Lauda, su Ferrari, domina la prima parte di stagione, nonostante la strenua resistenza del rivale Hunt su McLaren. Nelle prime nove gare iridate, Lauda ottiene cinque vittorie, contro le sole due di Hunt. Al Nurburgring, in Germania, Lauda fa un incidente che gli costa quasi la vita, dando il via libera in campionato al rivale.
L’ostinato austriaco, però, seppur appena scampato alla morte torna in condizioni fisiche pessime per il finale di campionato, e all’ultima gara, in Giappone, la situazione di classifica recita “Lauda 68, Hunt 65”.
Il GP prende il via sotto un nubifragio senza precedenti, tanto da spaventare Lauda che dopo pochi giri si ritira, sotto gli occhi increduli del suo ingegnere Forghieri, e rinuncia al Campionato del Mondo. Perché, in un finale drammatico, Hunt acciuffa il terzo posto che gli vale il titolo mondiale.
1997: Schumi, ma cosa fai?
La stagione 1997 è contraddistinta dal dualismo tra Jacques Villeneuve (su Williams) e Micheal Schumacher (su Ferrari). Schumi è agli albori dell’epoca d’oro del cavallino, e in quel momento non è ancora riuscito ad afferrare il titolo iridato in rosso.
Il tedesco e il canadese si alternano per tutta la stagione in cima alla classifica, sino ad arrivare all’ultima gara (quella di Jerez) con una situazione che vede Schumacher a +1 sul rivale.
La Williams, però, nella giornata di gara sembra volare, e quando Villeneuve supera Schumacher, quest’ultimo tenta palesemente di speronarlo, cercando un doppio ritiro che gli consegnerebbe il mondiale. Il risultato però è la rottura della Ferrari (che a quel punto si ritira), con il canadese che invece riesce a completare la gara e a vincere il titolo.
2007: Kimi, che vittoria!
Il campionato mondiale del 2007 è uno dei più equilibrati che la storia delle quattro ruote ricordi. Arrivano all’ultima gara del campionato ben tre piloti molto vicini in classifica iridata: il giovane Hamilton è in vantaggio di 4 punti su Alonso, suo compagno di squadra alla McLaren, e di 7 su Raikkonen, alfiere Ferrari.
La gara è sul filo della tensione, ma il motore Ferrari oggi è in palla. Massa e Raikkonen vanno via, mentre Hamilton soffre un problema al cambio che gli fa perdere posizioni. Alonso non riesce a fare meglio del terzo posto: con Kimi che trionfa su Massa, il titolo iridato finisce clamorosamente a Maranello.
2008: Massa vs Hamilton, la più grande beffa Ferrari
Raramente si ricorda un finale di Campionato del Mondo così thrilling. Massa, su Ferrari, ed Hamilton, su McLaren, si contendono il Mondiale sino all’ultima gara, quella brasiliana. L’inglese ha un solido vantaggio sul ferrarista, che dovrebbe vincere e sperare nel sesto posto del rivale.
Un clamoroso nubifragio mescola le carte, e all’ultimo giro Massa è in testa ed Hamilton è clamorosamente sesto. Massa taglia il traguardo e vince, Hamilton all’ultima curva sorpassa Glock e vince al fotofinish in maniera clamorosa, beffando i tecnici Ferrari che credono di avercela fatta e invece devono strozzare il proprio urlo in gola.
2016: Rosberg – Hamilton, sfida di nervi
Nell’era Hamilton – Mercedes che ha contraddistinto gli ultimi 10 anni della storia della Formula Uno, l’unico capace di mettere in crisi Hamilton (prima di Max Verstappen) è stato Nico Rosberg.
Quest’ultimo, nel 2016, è compagno di squadra dell’inglese alla Mercedes, ed insieme cannibalizzano il Mondiale, vincendo tutte le gare in calendario, tranne un paio. Nel corso della stagione, come era prevedibile, i due vengono più volte a contatto mediante scontri duri e pericolosi: in Spagna si eliminano l’un l’altro (dando il là alla prima vittoria in carriera di Verstappen) e in Austria si scontrano all’ultimo giro, senza farsi mancare reciproche provocazioni.
Alla fine, si arriva all’ultima gara (quella di Abu Dhabi) in cui Rosberg conserva un margine di 12 punti sul rivale. Per conquistare il titolo, Hamilton deve vincere e sperare che Rosberg finisca fuori dal podio.
Hamilton conduce per tutta la gara, Rosberg lo pedina alle spalle. Più volte Hamilton rallenta, cercando di far sì che Vettel e Verstappen, terzo e quarto, tentino il sorpasso al suo compagno di squadra.
I team radio di Mercedes, palesemente imbarazzati, chiedono ad Hamilton di vincere la gara “normalmente”. Alla fine l’inglese cede, andando a vincere la gara conscio del fatto che il secondo posto di Rosberg consegna il mondiale al rivale.