L’unica competizione tennistica per nazioni presente nel calendario stagionale ormai da 109 edizioni, è la Coppa Davis, la prestigiosa kermesse internazionale che ha recentemente cambiato regolamento, rendendolo molto più accattivante anche in relazione alle nuove tendenze che richiedono formule più snelle e spettacolari.
Tante novità a partire dal Capitano.
Dopo un lungo ventennio che ha visto al timone di comando della nostra nazionale di tennis Corrado Barazzutti, il Consiglio Federale della Federazione Italiana Tennis, ha deciso all’inizio di questo 2021 di assegnare il ruolo di Capitano della squadra di Coppa Davis a Filippo Volandri.
Il mandato di Barazzutti si è chiuso proprio nel momento in cui il tennis italiano sembra spiccare il volo verso vette mai toccate prima, ma non è stata una bocciatura, tutt’altro. Il movimento tennistico deve essere grato per il lavoro profuso dal nostro ex Capitano ed ex Direttore Tecnico Nazionale, ma era giusto cambiare pagina.
Faccia pulita, ex giocatore discreto e gran comunicatore, Volandri ha lavorato sotto traccia in tutto questo 2021, preparandosi a quella che è la sua prima uscita ufficiale con la squadra di Coppa Davis, in partenza dal 25 novembre e che vedrà l’Italia esordire venerdì 26.
In una intervista rilasciata al sito istituzionale della Federazione Italiana Tennis, Filippo Volandri si è detto elettrizzato per il compito che si appresta a ricoprire a partire dalla giornata di venerdì e ha riconosciuto che il periodo storico che attraversa il nostro tennis, potrebbe agevolarlo non poco, soprattutto nella possibilità di cogliere quei successi che ci hanno caratterizzato nelle edizioni passate di Coppa Davis.
Favoriti? No, grazie.
Se è vero come è vero che il gruppo con cui si appresta a lavorare il nuovo Capitano è probabilmente uno dei migliori dell’intera storia di questo sport, non ci si può dimenticare che vi sono altre nazioni che daranno filo da torcere alla nostra squadra, a partire dalla Russia che appare una delle squadre più pericolose, seguita a ruota dalla Serbia.
L’Italia è stata sorteggiata nel Gruppo E e dovrà affrontare Stati Uniti e Colombia, con incontri che prevedono due singolari e il doppio, il tutto da giocarsi in soli due giorni, mentre domenica 28 novembre sarà il turno del match tra USA e Colombia.
La vincente di questo Gruppo, giocherà i quarti di finale contro la vincente del Gruppo D, quello di Australia, Croazia e Ungheria, ma per il regolamento e il calendario completo, vi rimandiamo a questo articolo.
I nostri hanno perso il loro pezzo più importante durante la recentissima kermesse torinese delle ATP Finals durante le quali, nel match di esordio, Matteo Berrettini si è dovuto arrendere all’ormai pericolosamente atavico fastidio agli addominali.
Grazie al cielo la squadra è comunque piuttosto competitiva e, a partire da Jannik Sinner, passando per Fabio Fognini, Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti, può dirsi preparata a dare battaglia.
È notizia di qualche giorno fa, invece, la convocazione di Simone Bolelli, ottimo doppista, che ha preso il posto proprio di Berrettini.
Le gerarchie dei nostri giocatori
Dopo la rinuncia del campione romano, i gradi di numero 1 della nostra spedizione al PalaAlpitour, saranno gioco forza assegnati all’altoatesino Jannik Sinner, reduce da una stagione clamorosa che gli ha addirittura permesso di conquistare, seppur in veste di sostituto, un posto alle ATP Finals.
Volandri dovrà fare grande affidamento sul giovane talento di San Candido, che in questo momento ricopre la posizione numero 10 della Classifia ATP ed è certamente il nostro giocatore più in forma.
Sinner ha portato a casa qualcosa come 4 titoli in stagione, Melbourne, Sofia e Anversa facenti capo ad ATP 250, il torneo di Washington ATP 500, la finale del Master 1000 di Miami e due ottavi Slam, quello del Roland Garros e degli US Open.
Tra tutti i giocatori di USA e Colombia che l’Italia incontrerà nel weekend, Sinner partirà sempre con il favore del pronostico, ma questo non vuol dire portare con sicurezza dei punti a casa.
C’è grosso interesse, invece, per capire chi sarà il secondo giocatore a scendere in campo, ma la scelta sembra essere ristretta tra Sonego e Fognini.
Il primo ha una classifica migliore, è reduce anch’egli da una stagione piuttosto positiva e giocherebbe in casa visto che è cresciuto professionalmente a Torino.
Il campione di Arma di Taggia ha ovviamente dalla sua una maggiore esperienza in campo internazionale e, soprattutto, in una competizione che, seppur presenti un format innovativo, lo ha visto spesso protagonista negli anni passati.
Musetti parte dietro rispetto ai due suoi compagni appena citati e non avrà probabilmente possibilità di scendere in campo, ma il 19enne di Carrara ha accumulato tutta una serie di piccole esperienze nelle ultime due stagioni, che serviranno quando, in futuro, verrà chiamato in causa.
Simone Bolelli è una sorta di Jolly da utilizzare nell’ultima partita, il doppio, specialità nella quale eccelle tra i suoi connazionali e non è detto che Volandri possa utilizzarlo in coppia con Fognini, rinverdendo i fasti di una coppia che ha già giocato insieme.
I nostri avversari
Appare abbastanza chiaro che la qualificazione ce la giocheremo contro gli Stati Uniti, vista la pochezza tecnica, almeno per quanto riguarda i singolaristi, della Colombia.
Gli USA, agli ordini di Capitan Mardy Fish, si presentano con Isner e Opelka che con ogni probabilità giocheranno i match di singolare, affiancati da Tiafoe e dai pericolosi doppisti Rajeev Ram e Jack Sock.
Ottimi anche i due doppisti colombiani Cabal e Farah, mentre scenderanno in campo per le partite di singolare i ben più morbidi Galan, numero 111 ATP e Mejia, addirittura 275°.