Per essere grandi giocatori di StarCraft II servono capacità di pianificazione, una mente fredda e agile al tempo stesso, e soprattutto ottimi riflessi e velocità d’esecuzione. Per tutte queste ragioni è difficile mantenersi ad alto livello competitivo oltre una certa età.
L’eccezione che conferma la regola si chiama Cho Seong-ju.
“Maru“, questo il nickname con il quale il giocatore è conosciuto un po’ da tutti gli appassionati, fa il suo debutto nel mondo competitivo di StarCraft II nel 2010. La data di per sé dice poco. Assume un significato diverso se si considera che il giocatore sudcoreano è nato nel 1997, pertanto nel 2010 ha solo 13 anni.
L’esordio avviene alle Global StarCraft II League (GSL) Open Series 1. Il giovane mette a segno qualche buona vittoria, si fa notare per uno stile di gioco originale, molto aggressivo, ma niente che possa far “gridare al campione”.
Le cose cambiano nel 2012 quando, all’interno del team Prime, si porta a casa le prime soddisfazioni e anche i primi soldi. Arrivano tre vittorie in altrettante competizioni, il tutto per poco meno di 15mila dollari di incasso. I tornei sono sempre quelli della GLS dove Maru milita nel Code A, la “serie cadetta” per dare l’idea. Tenta un primo assalto al livello competitivo superiore, quello delle WCS (World Championship Series), che però va male.
Ci riesce invece al secondo, nel 2013. Nell’agosto di quell’anno partecipa alla WCS Korea Season 2 Premier League. La performance di Cho Seong-ju sorprende tutti. Raggiunge la semifinale dove incontra il n.1 di quel periodo, INnoVation. Sulla carta è un “mismatch” ma Maru, col suo stile aggressivo e fuori dagli schemi, elimina il campione in carica con un secco 4-0. Nella finale contro Rain si impone per 4-2, dopo aver perso i primi due match. A 16 anni, Maru ha già vinto il suo primo torneo di livello internazionale – anche se il field è composto al 90% da player sudcoreani – per il quale riceve $20.000 di payout. Nel prosieguo della stagione va a premio altre sei volte e incassa altri 45mila dollari.
Tra questi risultati ci sono ben 3 semifinali targate WCS: l’ultima è quella delle WCS Finals (le finali mondiali di Starcraft II) che si svolgono ad Anaheim (USA). Qui perde in una spettacolare semifinale contro Jaedong e si deve accontentare del gradino più basso del podio. Ma il nome di Maru è ormai nella top 5 mondiale del videogame targato Blizzard. E questo porta con sé nuove opportunità.
Alla fine del 2013 arriva la chiamata di un nuovo team: i Jin Air Green Wings, con i quali resterà fino al 2020. All’interno dell’organizzazione sponsorizzata dalla compagnia aerea sudcoreana (Jin Air), Maru vincerà di tutto e di più.
Il primo “botto” è la vittoria nella 2015 StarCraft II StarLeague Season 1 disputata in Corea del Sud, che gli consegna altri 36.000 dollari. Non ancora maggiorenne, Maru ha già incassato $160K di premi.
Quell’anno seguono tanti altri risultati, tutti però all’ombra del mancato colpo di coda finale. Va a premio spesso, ma le vittoria non arriva. Ci sono segnali di difficoltà, sia a livello di condizione mentale che fisica. Il giovane esporter soffre infatti di un forte dolore al polso che gli rende più difficile essere rapido con il mouse. Maru decide così di prendersi una pausa.
Torna a farsi vedere dopo quasi quattro mesi di assenza, nella primavera del 2016. Ma lo stop è servito: da quel momento fino alla fine della stagione mette a segno 10 in the money, dei quali tre sono vittorie nella Proleague. Viene eletto MVP della lega nonché miglior giocatore “Terran“ (così è chiamata la razza umana in StarCraft II) del mondo.
Il 2017 è l’anno delle “Olimpiadi dei videogiochi” ovvero dei World Electronic Sports Games a Changzhou, in Cina. Maru si qualifica e poi, una volta iniziata la fase finale, si fa largo fino alla scontro per il titolo. Si arrende solo a uno dei suoi storici rivali, Jeon “TY” Tae-yang, altro Terran sudcoreano. L’argento vale 100.000 dollari, il suo miglior guadagno fino a quel momento, anche se rimane la delusione per un “oro olimpico” sfuggito di pochissimo. E’ solo questione di tempo perché Maru sta mettendo a punto il suo migliore “stile Terran”.
Nel 2018 i World Electronic Sports Games si svolgono di nuovo in Cina, precisamente a Haikou. E questa volta non ce n’è per nessuno. Superato il girone, Maru si sbarazza con un doppio 3-0 delle due “promesse occidentali”: l’italiano Riccardo “Reynor” Romiti nei quarti e il finlandese Joona “Serral” Sotala in semifinale. Nella sfida conclusiva supera il connazionale Dark in un tiratissimo 4-3.
Il bienno 2017-2018 rappresenta l’apogeo di Cho “Maru” Seong-ju che alla fine del 2020 lascia i Jin Air Green Wings, dopo aver ottenuto 86 piazzamenti a premio e incassato 798.000 dollari. Ad attenderlo c’è un altro team sudcoreano, NV, nel quale milita tutt’ora.
Nonostante nel 2020 il polso costringa Maru ad un nuovo periodo di riposo, l’anno successivo il campionissimo sudcoreano torna in grande spolvero. Chiude terzo agli Intel Extreme Masters di Katowice (online), superato in semifinale da Reynor e secondo nel Dreamhack Masters Summer, preceduto nuovamente dal player italiano. Da quando gioca per NV, Maru ha già aggiunto 11 piazzamenti al proprio palmares e altri 55mila dollari al conto in banca.
Oggi Cho “Maru” Seong-ju occupa il 2° posto nella All Time Money List di Starcraft II, con 940.000 dollari vinti, solo 10mila in meno rispetto a Serral.
Il segreto del suo successo è una grande capacità di coniugare l’approccio micro (cioè la capacità di manovrare le unità per attaccare efficacemente quelle avversarie) con la produzione di risorse (macro). All’inizio della sua carriera, Maru è stato un giocatore molto aggressivo, orientato principalmente all’attacco. Negli anni successivi l’esporter sudcoreano ha dovuto fare i conti con qualche problema fisico che lo ha reso meno reattivo di un tempo. Per questo il suo stile ora è molto più bilanciato e completo dal punto di vista strategico.
Ma quello che realmente stupisce di Cho “Maru” Sung Choo è la sua endurance. Gioca da 11 anni a livello competitivo e da almeno 6 è tra i migliori 5 al mondo. I suoi numeri e le sue perfomance sono pagine di storia esportiva.
Anno dopo anno la competizione è diventata sempre più dura anche per lui, eppure Maru non ha mai smesso di ottenere risultati, la maggior parte dei quali sono di altissimo prestigio.
E soprattutto ha ancora voglia di giocare e di competere ai massimi livelli, come ha raccontato in una video intervista che potete trovare qui.
Per noi, anche questo è un record.
Immagine di testa credits Starcraft II Official Website