Si sono chiusi ieri a Kazan gli Europei di nuoto in vasca corta, e per l’Italia si sono chiusi col botto: 11 medaglie nella domenica del commiato, di cui tre d’oro, esattamente come accadde nell’ultimo giorno a Copenhagen in vasca corta e a Glasgow in lunga.
Le medaglie d’oro di ieri portano la firma di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile, Arianna Castiglioni nei 50 rana e Marco Orsi nei 100 misti. Un tris che chiude tra gli applausi la spedizione azzurra a Kazan, capace di conquistare 35 medaglie complessive (7 ori) che le sono valse il terzo posto nel medagliere alle spalle di Russia e Olanda.
Da esaltare la duplice impresa di Marco Orsi, che ha vinto la medaglia d’oro nella gara dei 100 metri misti maschili con il tempo di 50”95 e che ha contemporaneamente migliorato di otto millesimi il primato che lui stesso deteneva dal 2018. Il nuotatore azzurro scendendo sotto il muro dei 51” è stato in grado di sfruttare al meglio le azioni subacquee e non ha lasciato scampo al greco Andreas Vazaios (51″72) argento e all’austriaco Bernhard Reitshammer (51″91).
Azzurre scatenate e imprendibili nei 50 metri rana femminili. Il duo Arianna Castiglioni e Benedetta Pilato centrano un’entusiasmante quanto incredibile doppietta. Archiviata la delusione patita nei 100 metri, la Castiglioni stravince permettendosi il lusso di precedere la Pilato, argento, ma lontana dalla sua miglior forma. In terza piazza si è classificata la russa Nika Godun (29″80).
Infine l’oro per Gregorio Paltrinieri negli 800 stile libero in 7’27″94, prendendosi la rivincita nei confronti del tedesco Florian Wellbrock (7’27″99). Greg ha nuotato magistralmente in una gara davvero palpitante che gli ha sorriso per soli 5 centesimi, quanto basta per realizzare il nuovo primato europeo (considerando come riferimento il crono di Yannik Agnel di 7’29″17 del 2012). Terzo gradino del podio e medaglia di bronzo per l’altro teutonico Sven Schwarz (7’33″85).
Delusione invece per Simona Quadrella non al top della forma, che non è andata oltre il quinto posto (4’02″10) nell’atto conclusivo dei 400 stile libero. Applausi invece per Silvia Di Pietro: la romana ha centrato il bronzo nei 50 farfalla con il crono di 25″09, nuotando un tempo vicino al primato italiano da lei detenuto (25″03).
Altra impresa italiana invece nella 4×50 mista mixed: protagonisti di uno splendido argento davanti alla fortissima Russia sono Michele Lamberti (22″72), Nicolò Martinenghi (25″13), Elena Di Liddo (25″09) e Silvia Di Pietro (23″45) autori del nuovo record italiano di 1’36″39 (il precedente era 1’37″90). Il primo posto va invece all’Olanda (1’36″18, record del mondo).
Sale invece sul secondo gradino del podio Alessandro Miressi nella gara regina dei 100 stile libero. Il piemontese, si è tolto la soddisfazione di siglare il nuovo record italiano della distanza di 45″84, anche se ha dovuto alzare bandiera bianca rispetto alle qualità del russo Kliment Kolesnikov meritatamente primo (45″58).
Prezioso argento anche per Alberto Razzetti: il nuotatore ligure ha migliorato ancora una volta il primato italiano da lui detenuto e tocca la piastra in 4’00″34 nei 400 misti. Soddisfazione anche per quanto concerne i 200 dorso uomini: il tricolore sventola ancora grazie alle ottime prove di Lorenzo Mora e Michele Lamberti che hanno ottenuto un argento e un bronzo di alta qualità.
Infine Nicolò Martinenghi si è portato a casa il bronzo dei 50 rana uomini. Il lombardo non è riuscito a stupire come nei 100 metri, e ha dovuto riconoscere la bravura del bielorusso Ilya Shymanovich primo (25″25) e del turco Emre Sakci secondo (25″39).
Cala quindi il sipario sulle acque dell’Aquatic Palace di Kazan: per l’Italia una spedizione davvero molto positiva sotto tanti punti di vista, a cominciare da quello del bottino finale Russia (7 ori, 18 argenti, 10 bronzi).
Perché se è vero che Russia (11 ori, 5 argenti, 8 bronzi) e Olanda (8 ori, 5 argenti, 5 bronzi) precedono l’Italia per il maggior numero di ori conquistati, come contabilità dei podi la performance italiana è stata nettamente superiore a quella di entrambe: 35, contro i 24 della Russia e i 18 dell’Olanda.
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