Con una media che oscilla tra le cinque e le sei medaglie al giorno, l’Italia prosegue il testa a testa con la Russia per il primato nel medagliere degli Europei di nuoto in vasca corta di Kazan.
Un duello che era nelle previsioni, con Olanda e Ungheria a fare da terzi incomodi, ma il bottino azzurro che parla di 21 podi nelle prime cinque giornate, con ancora due giorni di gare, è non solo un risultato già migliore rispetto a quello di due anni fa a Glasgow, dove i podi furono 20, ma anche superiore alle previsioni più rosee.
Se infatti i protagonisti più attesi, da Simona Quadarella a Gregorio Paltrinieri, hanno sostanzialmente rispettato le attese salendo sul podio come preventivato (anche se non conquistando i metalli più pregiati), si sono registrati alcuni exploit inattesi che fanno ben sperare agli albori del triennio che porterà a Parigi 2024 e, nel più breve periodo, in vista dei Mondiali in vasca corta in programma ad Abu Dhabi tra il 16 e il 21 dicembre.
Altra giornata di medaglie
Così, anche nella terzultima giornata di gare, quella di venerdì 5 novembre, l’Italia ha portato a casa cinque medaglie con in bella mostra la doppia impresa di Alberto Razzetti.
Il genovese ha prima conquistato il bronzo nei 200 misti, chiudendo alle spalle di Andreas Vazaios e di Thomas Ceccon, argento con il nuovo record italiano in (1’52”49) e poi fatto l’impresa vincendo l’oro nei 200 farfalla con tanto di nuovo record italiano abbassato a 1’50”24 e la ciliegina del capolavoro di riuscire a mettersi alle spalle il campione olimpico della distanza Kristof Milak. Niente male, in particolare il doppio podio nei misti, dove l’Italia non andava a medaglia in vasca corta da ben 16 anni.
Bronzo per Francesca Fangio nei 200 rana, con record italiano mancato per un centesimo, mentre Simona Quadarella ha collezionato il secondo argento in poche ore, bissando nei 1500 metri, distanza al debutto assoluto agli Europei in vasca corta, il secondo posto degli 800. Davanti a tutte c’è sempre l’imprendibile Anastasia Kirpichnikova, già oro davanti alla romana nella distanza dimezzata.
La giovane russa si è resa autrice di una prestazione stellare chiudendo con il tempo di 15’18′30, con record del mondo mancato per appena 29 centesimi. Impossibile avere rimpianti per Quadarella, che è sì campione del mondo della specialità in vasca lunga, ma che si è dovuta inchinare chiudendo a quasi 16 secondi da Kirpichnikova con il tempo di 15’34′16, cinque secondi sopra il proprio personale.
Insomma, la russa era inavvicinabile, così per l’Italia è festa comunque anche grazie al bel bronzo di Martina Caramignoli in 15’37′33. Ottima performance, pur senza podio, per Matteo Rivolta, che dopo aver migliorato il record italiano in mattinata nei 100 dorso chiude la finale in quinta posizione ritoccando ancora il personale fissato in 50”07.
Nelle gare di sabato mattina Gregorio Paltrinieri ha centrato la finale degli 800 metri con il terzo tempo nella propria batteria vinta dal solito Wellbrock con tanto di nuovo record dei campionati con il tempo di 7’38″35. Da registrare anche il bello squillo di Benedetta Pilato, che dopo il flop nei 100 rana ha vinto la propria batteria dei 50 qualificandosi per le semifinali insieme ad Arianna Castiglioni.
Fuori invece Martina Carraro. Bene anche Alessandro Miressi e Lorenzo Zazzeri, in semifinale dei 100 stile, Thomas Ceccon, in semifinale dei 100 misti, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro, in finale dei 100 rana donne così come la 4×50 mista, in finale con il quarto tempo.
Attesa anche per Margherita Panziera, in finale dei 100 dorso donne e per il duo Rivolta-Ceccon, che punta in alto nei 50 farfalla.
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