Alle WSOP 2021 non ci sono soltanto i grandi risultati da raccontare, ma anche emozioni di tipo diverso. Negli ultimi giorni sono arrivate due storie che, lasciatecelo dire, fanno bene al poker.
La prima porta del nome del giocatore che più di tutti ha scritto la storia di questo gioco. A 88 anni suonati Doyle Brunson ha nuovamente preso parte ad un torneo delle World Series Of Poker. Precisamente all’evento #58 $1.000 Super Seniors No Limit Hold’em, riservato a giocatori dai 60 anni di età in su.
La sua è stata una presenza fugace, purtroppo. Texas Dolly è stato eliminato dopo poco più di un’ora di gioco, quando le sue ultime 6mila chips sono finite tutte nel piatto. Brunson a quel punto ha mostrato 6♥4♠, che non è la sua lucky hand, e si è trovato di fronte gli Assi di Jana Vondach. Il board non ha portato nessun aiuto per il “godfather of poker” che ha così dovuto congedarsi dal torneo.
Nonostante l’eliminazione, tutti i presenti hanno omaggiato la sua presenza. Sia quando ha fatto il suo ingresso in sala accompagnato da Mori Eskandani, poker Hall of Famer nonché attuale Presidente di PokerGO, la web tv dedicata al gioco. Sia all’uscita in “sella” ad uno speciale veicolo elettrico.
Prima di questa apparizione, l’ultima volta di Doyle Brunson alle WSOP era stata nel 2018, quando il 10 volte vincitore di un braccialetto aveva mancato di poco l’11° successo. Il torneo in quella occasione era stato il $10.000 No-Limit 2-7 Lowball Draw Championship, concluso con un 6° posto da $43.963 di premio. Il torneo era poi stato vinto da Brian Rast, davanti a Mike Wattel (2°) e al nostro Dario Sammartino (3°).
Alle WSOP Doyle Brunson vanta, oltre ai 10 titoli vinti, un totale di 34 ITM di cui 27 sono tavoli finali. Certo, una parte di questi sono arrivati in anni in cui ai tornei di poker partecipavano poche decine di giocatori. Ciò non toglie che il professionista texano sia riuscito a vincere tornei nell’arco di 50 anni: un risultato che nessun altro finora è riuscito ad eguagliare.
Il Seniors Event di quest’anno è stato l’ultimo della sua lunghissima carriera? Forse, almeno stando alla fretta con cui Texas Dolly ha giocato. E tuttavia Doyle Brunson è famoso per i suoi “addio al poker” non mantenuti. Almeno due finora.
Ci auguriamo che questo sia il terzo.
La seconda storia parla invece di generosità, altruismo e… buona sorte.
Arriva da Londra, precisamente dall’Aspers Casino dove pochi giorni fa è andato in scena un torneo satellite per il Main Event delle WSOP.
Al torneo hanno partecipato 4 giocatori qualificati da un evento “meet-up” organizzato dal gruppo Facebook OnlyHands. Tra questi si è inserito anche Ryan Osman, un tecnico informatico rimasto senza lavoro qualche tempo prima. In realtà Osman non avrebbe dovuto partecipare, ma il forfait del vincitore dell’evento gli ha aperto le porte del satellite organizzato dall’Aspers. Primo colpo di fortuna.
Al tavolo con in palio il pacchetto da 15mila dollari (10.000 per l’iscrizione al Main Event e 5.000 per spese varie) si sono seduti 6 giocatori: i 4 qualificati, la star UFC Paddy Pimblett e il poker-Twitcher Lukas “RobinPoker” Robinson. Morale: nel testa a testa decisivo si sono affrontati proprio quest’ultimo e Ryan Osman. Ha vinto Robinson il quale ha però deciso di rinunciare al pacchetto a favore del suo avversario.
“Vado comunque a Las Vegas per giocare le WSOP, il pacchetto è tuo” Robinson ha detto a Osman.
“Uno non immagina che una cosa del genere possa capitare a una persona normale come me. Non ci credo ancora. Non ho mai giocato in un grande torneo live, è una cosa pazzesca. Durante la partita mi sono reso conto che le mie possibilità di vincere erano poche, la differenza di abilità tra me e Lukas era evidente. Il professionista è lui“.
Di professionisti adesso Ryan Osman ne potrà vedere tanti. In primis Daniel Negreanu e Charlie Carrell, i suoi giocatori di poker preferiti. Per affrontarli avrà bisogno ancora di una buona dose fortuna, ma ci piace pensare che le carte possano avere ancora un occhio di riguardo per lui.
In fondo ha trovato lungo la sua strada un ticket che potrebbe cambiargli la vita per sempre.
Immagine di testa: Doyle Brunson (credits PokerNews)