È una serie finale davvero senza certezze e riferimenti quella delle World Series 2021.
Dopo che gli Houston Astros sembravano riusciti a spostare l’inerzia della serie dalla propria parte grazie al pronto riscatto in gara 2 nella quale la squadra di Dusty Baker aveva prontamente reagito all’inatteso ko interno di gara 1, le duellanti si sono spostate in Georgia, con un’altra sorpresa a stravolgere i pronostici.
Braves quasi perfetti
Al Truist Park infatti Atlanta si è imposta per 2-0 portandosi avanti per 2-1 nella serie. Ora il gioco inizia a farsi davvero duro, se è vero che entrambe le prossime partite si disputeranno proprio in casa dei Braves.
Va da sé che da una parte la squadra di Snitker dovrà tenere i nervi saldi quantomeno nel prossimo match, fondamentale per allungare nel parziale, procurarsi il match point potenziale da avere sempre in casa e mettere pressione sugli avversari, giunti alle World Series da favoriti, ma ora chiamati a trovare quella continuità di gioco che sembrava l’arma principale per Houston nei primi turni dei playoff, ma che ora sembra svanita.
Merito di Atlanta, ma anche demerito degli Astros, per il momento incapaci di dimostrarsi all’altezza delle aspettative e del ruolo di favoriti.
I Braves sono stati comunque superlativi in gara 3, come confermato anche dal punteggio, un secco 2-0 specchio di un match tirato e poco spettacolare, ma che ha visto i padroni di casa capaci di tenere a secco il temibile attacco degli avversari.
Ian Anderson decisivo
Fondamentali anche le scelte di Snitker, che ha visto premiato il proprio coraggio di puntare sul monte di lancio sul giovane Ian Anderson.
Il pitcher classe ’98 ha sbaragliato la scena mettendo a segno addirittura quattro fuoricampo nei primi cinque inning, una performance che ne fa il secondo miglior rookie di sempre nelle World Series e tale da offuscare anche la solita, ottima prova dell’altro lanciatore partente, Louis Garcia, i cui sei strikeouts non sono comunque bastati a Houston.
È stata la prima volta dal 2006 che i lanciatori di partenza in un match di World Series erano debuttanti.
Atlanta impeccabile in difesa, quindi, come attestato dal numero delle valide trovate, sei contro le due degli avversari (minore lo scarto nei fuoricampo, 10-7) e dal fatto che i padroni di casa, grazie all’ottimo contributo dei propri cinque lanciatori sono riusciti ad arrivare all’ottavo inning con una situazione di no hitter.
Da citare tra i protagonisti del match anche Austin Riley e Travis D’Arnaud, le cui giocate hanno orientato la partita in momenti cruciali, nel terzo e nell’ottavo inning rispettivamente: il primo, grazie a un ottimo doppio, ha permesso a Rosario di siglare il primo punto del match. Il secondo è stato invece siglato proprio da D’Arnaud, sancendo la resa definitiva di Houston.
Ora agli Astros non resta che aggrapparsi al precedente del 2019 quando, sotto 2-0 contro gli Washington Nationals, seppero vincere le tre partite successive, salvo poi arrendersi 4-3.
Houston non può più sbagliare: solo una volta nelle ultime cinque stagioni le World Series si sono decise in meno di sei partite, nel 2018 quando i Red Sox liquidarono 4-1 i Dodgers.
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