Per il basket italiano quella di mercoledì 27 ottobre non è stata la notte dell’atteso riscatto dopo l’amaro martedì che aveva visto la prima sconfitta di Milano in Eurolega e il ko di Venezia in Eurocup.
A fronte della netta vittoria della Virtus, ripartita contro Ulm dopo il passo falso di Napoli in campionato costato la testa della classifica, vanno infatti registrate le sconfitte di Trento e Sassari rispettivamente in Eurocup e in Champions League, che rendono in salita la strada verso il passaggio del turno, se non compromessa, nel caso dei sardi, giunti alla terza sconfitta su tre partite disputate nel girone.
Ritorno alla vittoria per la Virtus
Nella seconda giornata del gruppo D di EuroCup la Virtus ha regolato Ulm per 87-76 al PalaDozza. Bene il rientrante Mouhammadou Jaiteh, top scorer con 20 punti, davanti a Sampson (17), eppure non è stata una serata facile per la squadra di Scariolo, partita con le scorie del ko di Napoli e in generale fatalmente condizionata dal minutaggio elevato in stagione di molti giocatori a causa dei tanti infortuni, per quella che resta l’unica, vera fonte di preoccupazione di una squadra con ben pochi punti deboli sul piano tecnico.
Così nonostante le soluzioni favorite dai ritorni di Mannion e Teodosic il gioco non scorre e i tedeschi sono a lungo avanti nel punteggio, anche di dieci punti e di quattro all’intervallo lungo.
Proprio Jaiteh arma la poderosa rimonta che permette a Bologna di gestire l’ultimo quarto con dieci punti di vantaggio. Bella prova di forza, cammino europeo in discesa e prossimo obiettivo che non può che essere il riscatto in campionato nel match contro Tortona. Il prossimo avversario in Coppa sarà invece Buducnost, mercoledì 3.
Sassari quasi fuori
Si mette male invece per Trento, che bissa contro Andorra (85-73) il ko all’esordio contro Badalona. La squadra di Molin subisce la fisicità degli avversari e deve sempre rincorrere: all’Aquila non manca la generosità e non bastano i 24 punti con sette rimbalzi di Caroline e i 18 di Saunders. A questi livelli sembra difettare qualcosa a livello di soluzioni di gioco e di personalità, ma soprattutto di esperienza.
Il passaggio del turno è invece un miraggio per Sassari, che in Champions perde anche contro gli ucraini di Prometey, dopo i ko contro Ludwigsburg e Tenerife.
Al PalaSerradimigni finisce 87-79 e per coach Cavina ci sono solo pessime indicazioni, non solamente per il cammino quasi compromesso nella competizione (urge una vittoria in Ucraina che ribalti il -8), ma perché la squadra non è mai riuscita a trovare antidoti alla reazione degli avversari, capaci di conquistare il primo successo e di cambiare passo nel secondo tempo rimontando i 16 punti di svantaggio.
David Logan croce e delizia con 11 punti in 25 minuti, ma anche la sanguinosa palla persa a tre dalla fine sul +1 per Prometey. La Dinamo manda ben sei giocatori in doppia cifra, ma paga il 39% al tiro.
Giovedì sarà invece la notte dell’Olimpia, che contro la Stella Rossa cerca riscatto dopo il ko contro il Bayern. L’avversario, reduce da tre sconfitte di fila e capace di battere solo il derelitto Zalgiris, sembra quello giusto, ma Messina dovrà prima ritrovare qualità nel gioco e tenuta difensiva, mostrando di aver individuato alternative alla pesante assenza di Delaney.
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