Subito dopo il The International 2011, Kuro “Kuroky” Takhasomi decide di allontanarsi dalla scena competitiva per un po’ di tempo. Alle radici di questa decisione c’è la bruciante sconfitta rimediata nel torneo più importante di DOTA ma anche il conflittuale rapporto con l’amico Clement “Puppey” Ivanov, che invece è diventato campione del mondo con il team Natus Vincere.
Durante la pausa, il giovane player tedesco di origini iraniane trova un aiuto fondamentale nello studio della psicologia. Questo lo aiuta a mettere a fuoco le proprie aspettative per il futuro. Dopo circa sette mesi di quasi totale inattività, Kuroky si sente pronto a rimettersi in gioco.
L’esordio non è però dei migliori. Nel 2012 fallisce la qualificazione al The International con i Virtus.Pro ma, grazie alla chiamata in extremis dei Mousesports già ammessi, riesce a partecipare al torneo. Anche questa seconda chance si conclude senza acuti, perché il team esce nella fase preliminare. Tuttavia è chiaro che Kuroky ha ritrovato la voglia di competere.
Rimarrà con i “mouse” fino all’inizio del 2013 quando Puppey gli chiede di tornare a fare coppia nei Natus Vincere. Il bromance con il compagno di tante partite si riaccende subito. Kuroky entra nei Na’Vi e soprattutto accetta di giocare come support, un ruolo non suo ma prezioso per le dinamiche di squadra. La mossa funziona. Nell’edizione del 2013 (DOTA 2), i Na’Vi raggiungono la finale contro Alliance: perdono, ma per Kuroky la maledizione del TI è infranta.
Nonostante questo e i successivi ottimi risultati (7-8° posto al TI dell’anno successivo), alla fine del 2014 il “dinamico duo” è alla ricerca di nuovi orizzonti. Lasciano i Natus Vincere per entrare nel Team Secret, un’organizzazione fondata solo da players. Tutto va bene fino al momento clou della stagione, cioè il TI 2015 dove la formazione si ferma ai quarti di finale.
Ancora una volta, la vittoria nel torneo più importante di Valve gli è sfuggita. Ma è solo questione di tempo e di un nuovo distacco da Clement Ivanov.
Nel 2015 lo chiama il Team Liquid. Il primo attacco (TI 2016) con la nuova organizzazione va male (7-8° posto), ma nel 2017 finalmente arriva la svolta. Il Team Liquid supera tutti nel Loser Bracket, compreso il Team Secret di Puppey. Raggiunta la finale, Kuroky si scatena e guida i suoi compagni alla vittoria per 3 partite a 0 sui Newbee. E’ la consacrazione definitiva di Kuro Takhasomi nell’Olimpo di DOTA 2. E soprattutto la conferma che Kuroky è un leader per skills, mentalità, carattere e voglia di competere. Lo dimostrerà ancora negli anni successivi.
Con l’organizzazione EU-USA arriverà 4° al The International del 2018, eliminato dagli Evil Geniuses in semifinale, dopo aver battuto di nuovo il Team Secret. Un anno dopo chiuderà al 2° secondo posto, dietro al team OG già vincitore un anno prima e capitanato dalla nuova stella di DOTA 2, Johan “N0tail” Sundstein.
Dall’inizio del 2020 Kuro “Kuroki” Takhasomi fa parte di Nigma, organizzazione costituita da 4 player del team Team Liquid edizione 2017: Miracle-, MinD_ContRoL, GH e ovviamente Kuroky. Il nuovo team ha già incassato 586mila dollari di vincite anche se quest’anno ha mancato la qualificazione al The International 2021. Una piccola rivincita per l’amico di sempre, Puppey, arrivato terzo con il Team Secret.
Complessivamente, nei suoi 12 anni da pro player, Kuroky ha vinto un totale di $5.215.504: occupa il 6° posto nella speciale classifica per incassi, attualmente guidata da N0tail con $7.183.917.
Immagine di testa by Getty Images