Si è già tinto di azzurro il velodromo di Roubaix in Francia.
Nemmeno il tempo di iniziare questi Mondiali di ciclismo su pista che l’Italia parte subito col botto, regalandosi il primo oro nello scratch, gara di 10 kilometri in pista con sprint finale. Il merito è di Martina Fidanza che precede l’olandese Van Duin, argento e l’americana Valente, bronzo.
“Una gara totalmente inaspettata, non pensavo di riuscire ad arrivare da sola: è una grandissima emozione“. Non riesce a trattenere emozioni e lacrimel’azzurra Martina Fidanza, dopo il titolo mondiale. “È un sogno – ha detto l’azzurra, che a quattro giri dal traguardo ha fatto il vuoto sulle avversarie – se me l’avessero detto ieri non ci avrei creduto“.
Venti ragazze in corsa al via: l’unica a non partire è stata la portoghese Maria Martins, mentre la nostra Fidanza si presentava ai nastri di partenza come numero uno del ranking a punti dello scratch prima di questo Mondiale.
Per più di metà gara Martina è stata “nascosta” nelle retrovie cercando di risparmiare più energie possibili, poi quando mancavano 10 giri al termine, la scintilla con l’ungherese Borissza che prova l’allungo e proprio la Fidanza che prima va a risponderle per poi cogliere l’attimo, staccare tutte e vincere.
La Fidanza, peraltro, si era già resa grande protagonista in mattinata insieme a Balsamo, Paternoster e Alzini, ottenendo il secondo tempo nelle qualificazioni dietro alla Germania nel quartetto femminile.
Quartetto maschile in finale
L’altra grande notizia è invece la finale ottenuta dal quartetto maschile che se la vedrà contro la Francia.
Ieri Ganna e co. hanno stravinto la semifinale contro la Gran Bretagna con oltre 3 secondi di vantaggio. Azzurri sempre in testa sin dal primo passaggio. Le due semifinali per l’inseguimento a squadre maschile prevedevano infatti da una parte Francia-Danimarca, dall’altra Italia-Gran Bretagna.
Gli azzurri sono scesi in pista con una novità. Il ct Marco Villa ha infatti deciso di inserire Liam Bertazzo al posto di Francesco Lamon. Confermati Ganna, Milan e Simone Consonni, tutti col casco color oro perché campioni olimpici, tranne Bertazzo che a Tokyo era riserva.
Nelle altre batterie, Danimarca e Gran Bretagna si ‘salvano’. Hanno perso le semifinali, ma non erano qualificate automaticamente per la finale per il bronzo.
Per loro fortuna hanno fatto comunque meglio di Svizzera e Russia, e si giocheranno almeno una medaglia nelle finali di questa sera. Questi i tempi ufficiali registrati ieri in pista:
Italia 3’46”760;
Francia 3’47”816;
Gran Bretagna 3’51”577;
Danimarca 3’52”275;
Svizzera 3’52”569;
Russia 3’54”030;
Germania 3’54”145;
Polonia 3’55”875
Oggi invece, saranno in palio, nella seconda giornata di gare, cinque titoli iridati, con le finali che andranno in scena nella sessione serale, dalle ore 18.30. Le eliminatorie, come di consueto invece, saranno previste nella sessione mattutina, dalle ore 13.00.
Inizia il quartetto femminile alle ore 18.30, mentre la finale del maschile è prevista circa un’ora più tardi. Esordio importante oggi anche per Elia Viviani nella finale dello scratch.
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