L’eterna sfida tra due delle grandi protagoniste del calcio italiano, Juventus e Inter, passa anche attraverso i loro due portieri di questi ultimi anni: Samir Handanovic e Wojciech Szczesny.
Giocatori di grande esperienza che hanno però vissuto momenti alterni di condizione, soprattutto in questo inizio stagione dove per entrambi si sono fatte sentire voci di critica dopo prestazioni non all’altezza.
Ma come si stanno comportando realmente e quali sono le differenze rispetto alle loro stagioni passate? Vediamolo insieme in questa nostra analisi sui due portieri.
Gli errori decisivi
Inutile negarlo, dei portieri ci ricordiamo quasi sempre e solo i loro errori decisivi più che le loro prodigiose parate. Perchè in effetti quasi a ogni errore corrisponde un gol subito, uno o due punti persi, un cambiamento di risultato. Mentre le gioie, si sa, scivolano via veloce.
Ecco perché anche due portieri di sicuro valore assoluto come Handanovic e Szczesny, non sono esenti da forti critiche nei momenti in cui invece di essere un plus, diventano per molti un punto debole.
E così dopo averlo osannato nelle stagioni dei successi bianco neri, il polacco viene crocifisso a inizio stagione per quel paio di errori decisivi che hanno fatto perdere punti pesanti alla Juventus: dal doppio disastro che ha portato alla rimonta dell’Udinese, a quella corta respinta su Insigne che è costata la sconfitta a Napoli.
Un iter che Handanovic aveva già passato fin dalla stagione scorsa, quando un paio di incertezze (tra i pali per poca reattività e in qualche passaggio per troppa disattenzione) avevano messo in dubbio persino la sua permanenza nel club. Dubbi che persistono anche in questa annata, dove la ricerca del suo sostituto è partita ufficialmente.
Ma sono davvero così terribili i numeri dei due portieri? E quali sono le differenze tra di loro?
Szczesny vs Handanovic: le stats della stagione
Errori macroscopici a parte, ci sono i numeri a dare un giudizio piuttosto oggettivo su questo avvio di stagione dei due portieri. E qua forse sorge un altro problema: come si stabilisce qual è il portiere migliore tramite le statistiche?
Se pensiamo al mero dato dei gol subiti per esempio, ecco che ovviamente i portieri di Juventus e Inter non possono che essere ben piazzati, tanto che solo Ospina, Maignan e Rui Patricio hanno fatto meglio (8 reti subite per Szczesny e 11 per Handanovic). Ma questo dipende tantissimo dalla squadra e dalla difesa, oltre che dal portiere.
Potremmo dire allora che il numero di parate sia già un dato più significativo, ma anche in questo caso dipenderà in gran parte dal numero di tiri subiti durante le gare, per cui facile che le squadre medio piccole abbiano portieri con un dato di parate più alto. In effetti i polacco ne ha effettuate solo 19 su sette partite, contro le 25 di Handanovic, vicino comunque alla vetta con Belec (27), Sirigu, Audero e Silvestri (26). Primo segno in realtà di quanto l’Inter non sia più la difesa impenetrabile delle scorse stagioni.
Nè la Juventus del resto, visto che se i nero azzurri hanno al momento un solo “clean sheet” (zero reti subite) in stagione, solo di poco meglio ha fatto la Signora con appena 2 partite senza subire gol. Simile del resto anche il rapporto tra parate e tiri in porta, con l’interista solo leggermente avanti a quota 73.5% contro il 73.1% dello juventino (qua la classifica è guidata da Ospina con ben 88.2%).
La grande differenza tra i due portieri in esame, si vede invece tramite due dati molto particolari: il coefficiente di gol previsto e la capacità di bloccare i cross avversari. Se quasi tutti gli altri dati sono reciprocamente vicini infatti, su questi due il divario è netto.
Il coefficiente di previsione indica in parole povere la possibilità che ha il portiere di parare il tiro e dipende in gran parte dalla difficoltà dell’intervento. Più i tiri sono complicati da parare, più il coefficiente è alto e di conseguenza aumenta la bravura (o la fortuna) del portiere di evitare il gol. In questo senso, Szczesny è in vetta alla classifica a pari merito con Ospina con un “+1.6” mentre viceversa Handanovic è nelle ultime posizioni con un “-1.3” (peggio di lui solo Audero, Consigli, Sirigu e Belec che chiude a “-3.2”).
Altro dato che potrebbe far pensare è quello relativo alla capacità di bloccare i cross avversari. Padroneggiare l’area di rigore anche su questi palloni è infatti spesso determinante per evitare situazioni complicate. Anche qua è sempre Szczesny in vantaggio sull’interista, con una percentuale di palloni bloccati di 8.1% contro solo un 4.4% di Handanovic. Nella graduatoria generale c’è sempre Ospina in vetta (17.5%) mentre tra gli ultimi Rui Patricio (3.8), Belec (3), Reina (2.9) e infine Silvestri con solo 1.9%.
La differenze con la passata stagione
Prima di dare un giudizio complessivo, è necessario però verificare anche un’altra cosa: sono numeri in linea con la carriera dei due portieri, o negli anni passati avevano fatto meglio?
Guardando i numeri della stagione passata, sembra non esserci poi tanta differenza. La percentuale di parate era molto simile, con un leggero vantaggio per Handanovic (72.4%) contro il 70.5% di Szczesny su quasi lo stesso numero di gol subiti (33 contro 32) e di parate (76 contro 67 ma con lo juventino che ha giocato ben sei gare in meno).
Anche il dato in discrepanza della previsione sul gol, lo scorso anno a fine stagione si è più equilibrato, con un “-1.9” per lo juventino che chiude comunque davanti al “-2.5” di Handanovic (l’anno scorso il migliore era stato Perin con “+5.2” finale, seguito da Donnarumma con “+2.7”).
Resta invece la tendenza per quanto riguarda la capacità di intervenire sui cross, con sempre il polacco avanti per 7.1% contro il 5.7 dello sloveno. Oltre naturalmente al dato della “porta inviolata”, che è stato decisamente a favore dell’Inter con ben 14 partite senza subire gol contro le sole 5 dei bianco neri. Ma quello come detto, riguarda anche (se non soprattutto) un fattore di squadra.
Attenzione ai calci d’angolo
Analizzando il mare di dati riguardo ai due portieri in queste stagioni, c’è anche un altro dato interessante che salta fuori: riguarda i gol subiti da calcio d’angolo. Certo un qualcosa che anche in questo caso riguarda tutta la fase difensiva, ma potrebbe essere uno spunto interessante da analizzare.
L’anno scorso infatti, su questo elemento, i due portieri (e le rispettive squadre) erano stati tra i migliori del campionato: solo 3 reti subite su calcio calcio d’angolo per Handanovic, appena una in più per lo juventino. Un dato niente male se consideriamo che persino Donnarumma ne aveva subiti almeno 7, per non parlare degli 11 di Montipò al Benevento.
Bene, quest’anno in solo 8 partite, anzi 7 per Szczesny, la Juventus è già a quota 3 mentre per Handanovic sono già 2 le reti subite da calcio d’angolo (per entrambi appena una in meno rispetto a tutta la stagione scorsa).
Un fondamentale che dipende certamente anche dal diverso assetto tattico, ma che potrebbe riguardare direttamente anche l’andamento delle prestazioni dei due portieri.
Conclusioni
Non che le valutazioni basate su un’analisi statistica possano considerarsi assolute e inequivocabili. Come diceva quel vecchio saggio: “Datemi abbastanza dati tra cui scegliere, e vi dimostrerò qualunque cosa, e il suo contrario”. Ma almeno qualche considerazione la possiamo pur fare.
Intanto a quanto pare e malgrado le papere colossali di inizio campionato, Szczesny è tornato a essere elemento determinante, in positivo, per la Juventus. Non ancora tra i migliori del campionato per quanto riguarda le statistiche generali, ma come abbiamo visto sembra comunque che il suo rendimento sia sopra la media.
Non si può dire lo stesso invece di Handanovic, che pur non diventando un “peso” come qualche critico vuole far notare, di certo sta tenendo un rendimento sotto le aspettative e persino sotto la sua stagione precedente (per non parlare delle sue migliori stagioni in assoluto). Segno forse che davvero l’età comincia a incidere, soprattutto in alcune fasi della stagione dove probabilmente manca la migliore condizione fisica e, più ancora, mentale.
Poi nella singola partita possono essere tutti e due determinanti, in un senso come nell’altro, ma l’impressione è che l’Inter possa (e debba) cominciare a valutare il dopo Handanovic nel più breve tempo possibile, mentre per la Juventus al momento, la fretta non è forse per il ruolo del portiere.