Ancora loro, sempre loro.
Un nuovo capitolo è pronto ad essere scritto, nella lunga battaglia calcistica tra Liverpool – Manchester City. La prima della classe in Premier League che attende i secondi in classifica. I campioni d’Inghilterra 2020 che provano a riprendersi lo scettro dalle mani dei campioni in carica. Il calcio Heavy Metal di Klopp e quello ubriacante di Pep Guardiola.
Insomma è la battaglia che potrebbe cambiare gli scenari di un campionato che ha già regalato un sacco di colpi di scena. Reds al comando con 14 punti, mentre i Citizens sono staccati di una lunghezza e condividono la seconda piazza con altre quattro formazioni: Chelsea, Manchester United, Brighton ed Everton.
Dunque la gara di Anfield può davvero ribaltare tutto, oppure consegnare una fuga dei reds che fra l’ultima di campionato e il match di Oporto in Champions hanno trovato la via del gol ben 8 volte, rispetto ad un City chirurgico per 1-0 in casa del Chelsea, prima di arrendersi in Coppa contro il PSG per 2-0.
Vediamo cosa ci attende in Liverpool – Manchester City, domenica alle 17.30.
Qui Liverpool
Klopp sa bene come si batte Guardiola e per questo motivo è pronto a giocare un brutto tiro al collega spagnolo.
Con 15 gol fatti e 4 subiti in sei giornate i reds sono al comando del campionato ancora imbattuti. Un vantaggio che sarebbe potuto essere più netto, ma sabato scorso il Brentford ha confermato di esaltarsi con le big e così ha imposto uno spettacolare 3-3.
Come detto, gli uomini di Klopp hanno risposto alla grande e vincendo su uno dei campi più ostici di tutto il continente: 5-1 ad Oporto con una autorevolezza impressionate.
Al netto della possibile assenza di Thiago Alcantara, con Alexander – Arnold che ha riposato contro i portoghesi, il tecnico tedesco dovrebbe avere tutti a disposizione. Da Allison in porta, passando per la difesa a quattro con Alexander-Arnold, Matip, Van Djik e Robertson. Proprio il pacchetto arretrato dovrà dimostrare di reggere l’urto, contro un tridente stellare come quello del City.
Il gioco sulle fasce diventa decisivo, con i due terzini reds che oltre a difendere, dovranno creare la superiorità numerica proprio sulle corsie arando il campo. Non una cosa nuova per il duo di esterni di Klopp. Liverpool sicuramente più dotato nel gioco aereo, mentre in mezzo al campo oltre ad Henderson e Fabinho, ci sarà anche il jolly Milner.
Se il capitano Henderson è sinonimo di qualità, il brasiliano è la cabina di regia del Liverpool, con lo stesso Milner che si getta negli spazi e sulla catena di destra o su quella di sinistra, è capace di interscambiarsi con il terzino di turno.
Il tutto è concretizzato dal movimento dei tre tenori in attacco, che in realtà sono quattro considerando che lo stesso Diogo Jota è una sorta di dodicesimo uomo, quando non parte titolare. Bobby Firmino è quello decisivo, con le sponde e gli inserimenti in profondità mentre Salah e Manè tagliano dai lati per mandare in tilt le difese.
Un gioco molto particolare quello del Liverpool, dove dinamismo e corsa non sono certo secondi al possesso palla e alle verticalizzazioni. Non è un caso che la stessa formazione guidata da Klopp riesca a portare almeno sei uomini in fase offensiva. Una costante pressione che nei numeri si traduce nella squadra che più di tutte, nei maggiori campionati europei, calcia verso la porta avversaria.
In questa speciale classifica, i reds sono al comando con una media di 23 conclusioni a gara che sale a 25 nei match casalinghi. Un dato davvero impressionate e che spiega la quantità di occasioni che il Liverpool riesce a creare.
A questo aggiungiamoci anche il possesso palla che si attesta al 64% e la precisione dei passaggi durante il fraseggio che lancia Salah e compagni all’84,3%.
Infine, per non farsi mancare niente, gli uomini di Kloop svettano anche nei duelli aerei con 22 di essi vinti nelle gare di Anfield.
Qui Manchester City
Guardiola deve rialzare il morale di una truppa che forse non ha ancora digerito il Ko per 2-0 in quel di Parigi.
Manchester City double face, perfetto e cinico contro il Chelsea a Londra e maledettamente sprecone contro Messi e Soci. Ci sono però dei dati che incoraggiano i Citizien nella trasferta di Anfield. Su tutte la difesa, la meno battuta di tutto il continente per quello che concerne le gare di campionato.
Il City in sei gare è stato bucato una sola volta e da Son ad inizio ripresa, nella prima giornata in casa del Tottenham. Quella sconfitta per 1-0 è costato il solo gol al passivo, per una squadra che fa dell’attaccare la sua miglior difesa. In vista della gara con i reds, Guardiola farà a meno di Ilkay Gündogan, mentre prova a recuperare Zinchenko in difesa.
Nel classico 4-3-3, Walker a destra e Cancelo adattato a sinistra saranno l’ago della bilancia in difesa. Una sorta di risposta al duo reds dall’altra parte.
Attaccare e difendere, sfruttando ora la catena di destra e ora quella di sinistra, in un connubio con le due mezzali del centrocampo, per poi sovrapporsi agli attaccanti esterni. Chilometri da macinare senza fermarsi, per una gara che promette ritmi altissimi. La difesa di completa con Dias e Stones (in vantaggio su Laporte), mentre Ederson è a difesa dei pali.
La mediana ritrova il suo metronomo, vale a dire Fernandinho, mentre ai suoi lati dovrebbero essere confermati Silva sul centro destra, con De Bruyne sul centrosinistra.
Quest’ultimo è il vero jolly del City, che coniuga la quantità di un centrocampista moderno, con la qualità delle sue giocate e delle sue conclusioni. Non solo, ma i suoi inserimenti dalle retrovie potrebbero essere davvero la chiave di svolta per far saltare la serratura difensiva dei reds.
In attacco c’è tanta abbondanza, ma rispetto alla trasferta di Parigi potrebbe esserci una rivoluzione. In panchina al Parco dei Principi, Gabriel Jesus torna al centro dell’attacco nello scacchiere Blue Moon, con Torres a destra e Foden in ballottaggio sulla sinistra con l’ex Sterling. Insomma forza fresche, per un marchingegno guardioliano che richiede tanta corsa e dispendio fisico.
Dicevamo in precedenza, City miglior difesa d’Europa e attacco da 12 reti, vale a dire 2 gol a gara, anche se in due delle precedenti partite di Premier League gli uomini di Guardiola sono rimasti a secco.
Un attacco meno esplosivo delle passate stagioni, che però ci racconta nei numeri di una squadra che calcia in media 19.2 volte, con 18 conclusioni medie in campo esterno. A livello di passaggi riusciti, Foden e compagni non sono secondi a nessuno: 84,9% complessivamente, con picchi dell’87% lontano dal “City Of Manchester”.
Una squadra che prova a dettare legge ovunque, come sabato scorso a Stamford Bridge e proverà a farlo contro il Liverpool. Un vero banco di prova, considerando appunto le qualità di palleggio anche della truppa di Klopp.
Il possesso palla del City è in media del 65%, anche se in trasferta talvolta si abbassa leggermente al 61%. Restano cifre pazzesche per una squadra che è letteralmente imbottita di campioni.
Le statistiche di Liverpool – City
Vediamo qualche dato che precede la sfida di Anfield, nella settima giornata di Premier League.
Nell’ultimo incrocio della scorsa stagione successo del City per 4-1. Il Liverpool non perde due partite consecutive di campionato contro i rivali da una serie di quattro tra il 1935 e il 1937.
Il Manchester City ha vinto sul campo del Liverpool 4-1 la scorsa stagione, mettendo fine a una serie di 17 trasferte senza vittorie in casa dei Reds in campionato (5N, 12P). I Citizens non vincono due partite consecutive di campionato ad Anfield dal gennaio 1953.
In casa Liverpool c’è un tabù da abbattere, visto che i reds hanno vinto solo una delle ultime sette partite di Premier League contro una squadra campione in carica (2N, 4P), battendo il Manchester City 3-1 in casa nella stagione in cui i Reds hanno vinto il titolo, nel 2019-20.
Il Liverpool è imbattuto da 16 partite di campionato (12V, 4N), la striscia aperta più lunga senza sconfitte nelle prime quattro categorie del calcio inglese. Tuttavia, i Reds hanno subito più gol nel 3-3 a Brentford nell’ultima gara che nelle precedenti otto partite di campionato messe insieme (2).
Il Manchester City non ha subito nemmeno un tiro nello specchio in tre delle sei partite di questa Premier League (contro Norwich, Arsenal e Chelsea), tante partite quante in tutto lo scorso campionato per i Citizens.
Jürgen Klopp del Liverpool è l’allenatore contro cui il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha perso più partite in tutte le competizioni nella sua carriera (8)