Al campionato europeo di volley in corso di svolgimento tra Estonia, Finlandia, Polonia e Repubblica Ceca è arrivato il momento di tirare il fiato per i giocatori delle quattro squadre che daranno vita alla Final Four.
Nella giornata di mercoledì si è infatti completato il programma dei quarti di finale con la disputa delle ultime due partite. A Serbia e Polonia, che avevano staccato il biglietto per la semifinale nella giornata di martedì liquidando per 3-0 Olanda e Russia, si sono aggiunte Italia e Slovenia, che con lo stesso punteggio si sono sbarazzate di Germania e Repubblica Ceca.
Ora il torneo osserverà due giorni di riposo, prima dello spettacolo che si prevede per il weekend: sabato le due semifinali, Polonia-Slovenia alle 17.20 e Italia-Serbia alle 21, quindi domenica la finale per il 3° posto (ore 17.30) e quella che assegnerà il titolo continentale (20.30).
Serbia concreta
I quarti di finale sono stati sfide a senso unico. Medesimo il punteggio, medesima la facilità con la quale le squadre vincitrici hanno disposto dei propri avversari.
Martedì la Serbia campione in carica ha posto fine al percorso dell’Olanda del ct Roberto Piazza. Il tecnico della Powervolley Milano ha fatto il massimo possibile, avviando la lenta rinascita del volley orange: i fasti degli anni ’90, con il titolo olimpico del ’96, il secondo posto al Mondiale 1994 e la vittoria all’Europeo del 1997 sono ancora lontani, ma il lavoro nei settori giovanili sta riportando a galla il movimento e il ritorno tra le prime otto d’Europa dopo dodici anni rappresenta un primo passo importante.
Per il momento però la Serbia resta fuori portata, anche se i parziali dei tre set (23-25, 20-25, 25-27) dimostrano che a propria volta i campioni d’Europa in carica sono ancora convalescenti dopo il trauma della mancata partecipazione all’Olimpiade.
Quella che sfiderà in semifinale l’Italia sarà quindi una squadra in crescita, ma non imbattibile, come ampiamente dimostrato dalle crepe che il sestetto di Kovac ha evidenziato nell’ottavo di finale contro la Turchia, vinto al tie break, e nel girone, chiuso al secondo posto alle spalle della Polonia, con ben sette set persi.
Italia quasi perfetta
D’altro canto l’Italia vista nel quarto di finale contro la Germania può arrivare fino in fondo. Nel derby contro la squadra di Andrea Giani i ragazzi di De Giorgi hanno rasentato la perfezione, in tutti i fondamentali. Battuta, muro, attacco e difesa sono stati al top nelle varie fasi dell’incontro, grazie al rendimento di protagonisti giovani, ma già pronti a prendersi la scena.
Il riferimento è ovviamente ad Alessandro Michieletto, che dopo l’assaggio all’Olimpiade è già leader del gruppo a neppure 20 anni e dopo una sola stagione da titolare in Superlega. Braccio caldo, ma soprattutto personalità nei momenti chiave del match i punti forte del figlio d’arte, stella della squadra insieme a Daniele Lavia, scatenato in tutti i fondamentali al cospetto del maestro Giani.
Si aggiunga il contributo dei giocatori più esperti come Simone Anzani, implacabile a muro, e di Gianluca Galassi in battuta e la calma predicata da De Giorgi dopo aver ottenuto il pass per le semifinali rischia di scontrarsi con la voglia della squadra di stupire e di mettersi alle spalle il flop olimpico.
L’altra semifinale
L’altra semifinale vedrà di fronte Polonia e Slovenia. Il tema dominante sarà lo stesso di Italia-Serbia. Da una parte una squadra che ha deluso all’Olimpiade, ancora più degli Azzurri dato che i ragazzi di si sono presentati in Giappone da campioni del mondo in carica, salvo essere eliminati ai quarti dalla Francia futura campione, dall’altra chi all’Olimpiade non c’è neppure andato, a conferma di come l’estate 2021 del volley, che ha compreso anche la Nations League, sia stata troppo dispendiosa per tutti e che stare al vertice in ogni competizione, come dimostrato anche dalle ragazze italiane, fosse impossibile.
La Slovenia è in gran forma e motivata a difendere quantomeno il secondo posto di Euro 2019: dopo aver iniziato il torneo nel peggiore dei modi perdendo contro Italia e Repubblica Ceca la squadra di Alberto Giuliani ha iniziato a vincere, favorita anche da un tabellone non impossibile che l’ha opposta nella fase ad eliminazione diretta prima alla Croazia e poi alla rivelazione Repubblica Ceca, fermatasi comunque con onore ai quarti (25-21, 25-19, 27-25 i parziali per la Slovenia nel quarto di finale) dopo l’exploit del netto successo sulla Francia agli ottavi, ma il favore del pronostico è tutto per la Polonia.
Insomma, immaginare un derby tra ct italiani con De Giorgi da una parte e Giuliani dall’altra appare difficile, ma ciò non toglie come anche l’Europeo abbia dimostrato che la scuola italiana degli allenatori si sia confermata al top, con il… belga-italiano Heynen, ct della Polonia, ad attestarlo insieme alla presenza di altri quattro tecnici tricolori alla guida delle squadre qualificatesi agli ottavi: Piazza (Olanda), Giani (Germania), Zanini (Croazia) e Prandi (Bulgaria).
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