I campionati europei di ciclismo su strada 2021 di Trento si concludono con la gara clou di tutto il programma, la corsa in linea Elite maschile, sulla distanza di 179,2 km.
Nella prima parte di 73,6 km si passerà nella zona del Monte Bondone e nella bellissima Valle dei Laghi con due salite, Vigo Cavedine e Candriai, quest’ultima a 1040 metri d’altitudine, poi ci sarà un circuito finale di 13,2 km, con lo strappo di Povo di 3,6 km al 4,7%, da ripetere otto volte.
Il traguardo è posto in Piazza del Duomo a Trento.
Speranze riposte in Colbrelli
Sarà la sesta edizione di questa gara, che si disputa dal 2016 e che da tre anni vede primeggiare sempre corridori italiani: nell’ordine, ci sono riusciti Matteo Trentin nel 2018 a Glasgow, Elia Viviani nel 2019 ad Alkmaar e Giacomo Nizzolo nel 2020 a Plouay.
A maggior ragione le aspettative quest’anno sono molto alte poiché l’Italia è la nazione padrona di casa. Uno dei più accreditati è Sonny Colbrelli, che sta vivendo probabilmente il momento migliore della propria carriera: all’inizio dell’estate ha vinto il campionato italiano e nelle scorse settimane ha dominato il Benelux Tour.
Il 31enne nativo di Desenzano del Garda sarà affiancato da una compagine di tutto rispetto e composta, in rigoroso ordine alfabetico, da Giovanni Aleotti, Andrea Bagioli, Mattia Cattaneo, Filippo Ganna, Gianni Moscon, Matteo Trentin e Diego Ulissi.
Ma il percorso non è facile per Colbrelli e per le altre ruote veloci che in qualche modo si difendono in salita e allora forse i favoritissimi sono due ragazzi che non hanno bisogno di troppe presentazioni, come il belga Remco Evenepoel e lo sloveno Tadej Pogacar, che oltretutto sarà sostenuto da un corridore capace di incendiare ogni corsa come il connazionale Matej Mohoric.
Attenzione, tra quelli che possono dare la stoccata finale allo sprint, allo slovacco tre volte iridato Peter Sagan e al norvegese Alexander Kristoff, non a caso vincitori di questa corsa rispettivamente nel 2016 a Plumelec e nel 2017 a Herning, e all’irlandese Sam Bennett.
Altri atleti da tenere d’occhio, soprattutto per le caratteristiche del percorso, saranno il francese Romain Bardet, l’olandese Bauke Mollema, gli svizzeri Marc Hirschi e Gino Maeder, il portoghese Joao Almeida, lo spagnolo Mikel Landa, l’altro belga Philippe Gilbert, il ceco Zdenek Stybar e il russo Pavel Sivakov.
Tra le donne trionfo olandese
Intanto sabato si sono disputate altre due gare in linea, la Under 23 maschile e la Elite femminile. Nella prima Filippo Baroncini ha vinto la medaglia d’argento, battuto in volata dal belga figlio d’arte Thibau Nys, che ha conquistato l’oro imponendosi in uno sprint a sei, nel quale il terzo posto è andato allo spagnolo Juan Ayuso Pesquera.
Nella seconda c’è stato l’ennesimo trionfo di una ciclista olandese, il quinto in sei edizioni della gara Elite riservata alle donne, oltretutto con cinque atlete diverse.
Stavolta l’oro è andato alla 34enne Ellen Van Dijk, campionessa continentale a cronometro per quattro volte consecutive dal 2016 al 2019, che ha vinto con un distacco di 1’18” su un gruppo di sette atlete regolato in volata dalla tedesca Liane Lippert, che si è portata a casa l’argento, mentre il bronzo se l’è aggiudicato la lituana Rasa Leleivyte.
In questo plotoncino c’era anche Marta Cavalli, che nonostante l’aiuto di Elisa Longo Borghini, poi rialzatasi a pochi chilometri dal traguardo, non è andata oltre la sesta posizione. Decimo posto per Elisa Balsamo.
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