7 italiani e un australiano: è questa la composizione per nazionalità del final table del Main Event ISOP 2021. Ed è il risultato di un Day3 pieno di emozioni e di sorprese.
A cominciare da quella del nuovo chipleader: Adam Kharman Samir, l’unico player “straniero” in grado di contrastare il dominio azzurro nella competizione. Diciamolo subito: il 26enne di Sidney picchia come un fabbro.
Anzi, come “il fabbro”, visto che da un certo punto in avanti la lotta per la chiplead è stata una sfida tra Alessio Isaia e Adam Samir. Alla fine ha avuto la meglio l’australiano, aiutato anche da una buona dose di fortuna in una circostanza decisiva.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che oggi il pro italiano cercherà il riscatto. Inoltre la via per il titolo è ancora lunga e in mezzo ci sono tanti altri giocatori che possono dire la loro, in particolare l’ottimo Romano Ravaioli che ha chiuso al secondo posto del count, e il veterano di mille tornei Carmelo Vasta, terzo. Resta però il fatto che Adam Kharman è un giocatore abile, senza paura, molto aggressivo nella fase preflop. Se a questo aggiungiamo che parte con un abbondante vantaggio in chips, è chiaro che sarà lui l’uomo da battere al final table.
L’ultima giornata del Main Event ISOP inizia oggi alle 14:00 con questo chipcount (in ordine di posizione al tavolo):
- Emanuele Onnis 298.000
- Adam Kharman 1.283.000
- Carmelo Vasta 754.000
- Andrea Iocco 138.000
- Alessio Isaia 280.000
- Simone Agnoletto 330.000
- Thomas Perreca 241.000
- Romano Ravaioli 770.000
Si giocano livelli da 90′ l’uno, a partire da bui 5k/10k button ante 10k. La struttura è pertanto ancora molto giocabile e godibile, anche per chi vorrà seguirla da casa attraverso: lo streaming (delay 15 min e hole cards visibili) è sulla pagina FB delle ISOP.
Veniamo agli highlights del Day3. La giornata prende il via con Alessio Isaia nel ruolo di “uomo in fuga”, dopo un Day2 nel quale il professionista ha conquistato un grande vantaggio in chips. E la musica non sembra cambiare allo start di ieri.
Il fabbro riesce infatti a liberarsi subito di un giocatore potenzialmente ostico come il finlandese Vikke Tappio Tuomaala il quale, tra l’altro, gioca alla sinistra di Isaia. Il nordico è stato chipleader per un paio di livelli nel Day2 e, se non avesse corso un rischio probabilmente inutile sul finire di giornata, si sarebbe presentato al Day3 con più gettoni. Tuomaala ha infatti il vizietto del call facile.
Il nordico prima paga pegno a Giovanni Giraudi: chiama con middle pair pensando ad un bluff dell’italiano che invece ha i Kappa. Poche mani dopo decide di pushare i resti da SB sull’apertura da BB di Isaia. L’italiano snappa mostrando A♠K♥. Tuomaala è nettamente sotto con A♥4♣ e non trova nessun aiuto dal board.
Per qualche ora, il leitmotiv del tavolo rimane questo: Alessio Isaia incassa chips a destra e a manca. Una mano proprio contro Giraudi dimostra la difficoltà che gli altri giocatori hanno quando incrociano il monster stack del fabbro. Giovanni Giraudi apre a 12K da hijack e Isaia difende da SB. Il flop scende: 4♥9♠J♠. Check-call del “fabbro” per 21mila gettoni. Il turn è un A♥ che congela l’azione: check-check. L’ultima carta del board è un 5♥. Isaia punta 36K e manda in the tank l’avversario. Giraudi pensa qualche minuto e alla fine mette sotto le carte. Dichiara 5♠4♠, ma lo stupore di Isaia fa intendere che, con la doppia coppia, io suo avversario avrebbe in realtà vinto il pot.
A 19 left esce proprio Giraudi, sempre contro Isaia ma questa volta è uno scoppio. Resti su questo flop 8♣7♠5♦: Giraudi mostra gli Assi, ma Isaia ha centrato two pair con 8♥7♥. Il resto è ininfluente è il torneo continua con 18 giocatori che vengono riuniti su due tavoli da 9. Isaia, Vasta e Kharman giocano allo stesso tavolo.
L’australiano si presenta con uno stack che gli consente di fare azione e con zero paura degli avversari (che tra l’altro non conosce). Apre a 13K da bottone e trova il call di Simone Agnoletto da SB. Il flop porta 8♥8♣9♣ e l’azione è check, bet 25.000, call. Al turn scende un 5♥: check per tutti e due. Un 7♠ completa il board. E qui si scatena l’azione: l’italiano esce in bet per 26.000 ma Kharman rilancia quasi instant fino a 80K. Agnoletto va nel pensatoio e dopo svariati minuti butta via la mano, dichiarando di aver foldato scala.
Dopo un livello e mezzo, il torneo arriva alla fase della bolla. Il bubble-man è Massimiliano Cordeschi che, ormai cortissimo, mette gli ultimi 5 BB con [Ax]9♣. Chiamano Alessia Isaia e Romano Ravaioli. Al flop [Ax][3x][Qx] è check-check. Quando però al turn scende un’altra Donna, Isaia punta e trova il call del giocatore romagnolo. L’ultima carta è un [6x]: altra puntata di Isaia e ultimo call di Ravaioli: allo showdown il primo mostra [Qx][9x], trips, ma deve cedere il piatto a Ravaioli che con [Qx][Tx] ha il kicker superiore. Ravaioli sale nel count, per Isaia inizia la discesa.
Come spesso accade, a questo punto il torneo si velocizza. Escono in successione: Claudio Faenza (14°), Sebastiano Giudice (13°) e il lituano Martynas Miliauskas (12°), tutti per €2.100 di premio. All’11° posto si ferma Pierluigi Scattarelli (€3.000) la cui eliminazione manda i last 10 all’unofficial final table.
Il primo out è Cosimo De Gennaro: cooler contro Adam Kharman, coppia di Donne vs coppia di K e board liscio. Per l’italiano c’è una consolazione di €3k; per l’australiano, invece, c’è la chiplead. L’allungo definitivo arriva poco dopo, con una mano che ha fatto discutere.
Apre Alessio Isaia da utg+2 fino a 20.000 (i bui sono 4K/8K button ante 8K). Tutti foldano fino a Kharnam che da SB tribetta fino a 68.000. Il call dell’italiano fa scendere questo flop: 5♥K♠5♠. L’australiano c-betta 35mila chips e Isaia, dopo averci pensato sopra, chiama. Il turn è un A♣ che rallenta l’azione di entrambi i giocatori. I due optano per vedere gratis il river: un 9♥. L’azione è di nuovo check-check e si va al free showdown. Kharnam deve mostrare per primo e gira sul tavolo un clamoroso K♦7♦! Clamoroso soprattutto perché scoppia la coppia di Q di Isaia, non mostrata ma dichiarata a noi nel post gara.
La giornata si conclude con l’eliminazione di Marcello Falaschi (€ 3k) ad opera di Romano Ravaioli: coppia di 9 vs A♦K♦ e board che recita J♦J♥10♣A♠A♥.
Adam Kharnam oggi si gioca le sue chance di incassare il primo premio da 30mila euro. Il payout per gli ultimi 8 è il seguente: €30.000 (1°), €20.000 (2°), €15.000 (3°), €11.650 (4°), €9.000 (5°), €7.000 (6°), €5.500 (7°), €4.000 (8°).
Ma chi è questo giovane e misterioso player che viene da così lontano?
Abbiamo intercettato Adam Samir Kharman alla fine della giornata, per una breve intervista.
Il 26enne australiano è un laureato in matematica e statistica che viaggia per amore e gioca per passione. La ragione per la quale si trova in Europa è sentimentale: “La mia ragazza abita a Vienna e io l’ho raggiunta a dicembre. Da allora sono rimasto in Europa. Non appena le restrizioni per gli spostamenti sono state allentate, ho deciso di fare un tour a Est, per giocare a poker. Qui è molto più facile rispetto all’Australia, perché trovi casinò e festival di poker un po’ dappertutto, senza dover fare spostamenti lunghissimi come nel mio Paese. Sono stato a Bratislava, a Tallinn e infine sono arrivato a Nova Gorica“.
Su TheHendonmob.com, al suo attivo ci sono finora 26mila dollari e 15 ITM. Gli ultimi 6 li ha ottenuti tra giugno e luglio di quest’anno, uno a Bratislava e 5 al Summer Showdown di Tallinn. E la festa non è ancora finita.
Il suo gioco è senza dubbio avanzato. Molta aggressività preflop e hand selection ampia. Non è uno spewer, ma non è nemmeno uno che ha paura di mettere le chips nel piatto. A prima vista, si direbbe un grinder online ma su questo Adam Kharman specifica subito: “In Australia le piattaforme online sono bannate. Ci sono sempre modi per aggirare il blocco, ma di fatto il gioco online è illegale. Io ho imparato a giocare nei casinò fisici di Sydney. Sempre e solo Texas Hold’em, sia in modalità torneo che cash game“.
In realtà Adam Kharman vorrebbe aprirsi alle varianti (alle ISOP ha provato il Pineapple), l’Omaha su tutte. Per ora però il suo main game rimane il TH No Limit, anche perché gli viene bene. Gli facciamo notare che ha sfidato uno dei più forti giocatori italiani in circolazione, Alessio Isaia. “Non lo conoscevo, se devo essere sincero, ma avevo capito che è uno molto esperto. Quando ci hanno messi allo stesso tavolo, ha iniziato subito ad attaccare quasi tutti i piatti. A quel punto mi sono detto: non posso stare fermo e subire la sua aggressività. Avrei potuto giocare più tranquillo e arrivare allo scoppio della bolla senza troppi patemi, ma sarebbe stato un errore nel lungo periodo. Ho dovuto fare azione“.
Ma cos’è il poker per Adam Kharman? “Direi che è una pura passione. Mi piace molto giocare e soprattutto mi piace incontrare e conoscere persone nuove. Anche le carte e le chips offrono opportunità, in questo senso. Al momento non ho un lavoro. Lavoravo per una società a Sydney e, quando mi sono spostato, ho continuato da remoto. Ma dopo un paio di mesi ho deciso di smettere e di prendermi un po’ di tempo, per viaggiare e giocare a poker“. Programma per il futuro? “Non ho piani a lungo termine, la mia VISA termina a novembre, fino ad allora resto in Europa e credo che continuerò a ragionare sul mio futuro e a giocare a poker. E’ probabile che mi vedrete ancora in qualche torneo“.
La sensazione è di essere di fronte a qualcuno che sta sperimentando – e quindi valutando – se trasformare una passione in un lavoro. E’ un feeling ma, se dovessimo scommettere, punteremmo su un futuro da pro player per il giovane australiano.
Segnatevi il suo nome: Adam Samir Kharman.
Foto di testa: Adam Samir Kharman (foto credits ISOP)