Dopo la meravigliosa corsa di Matteo Berrettini a Wimbledon di un paio di mesi fa, fermatasi sul più bello per mano di Nole Djokovic, c’è una nuova grande occasione per dimostrare a tutto il mondo quanto il nostro tennis possa dire la sua a livello internazionale.
Ultimo Slam dell’anno
Come da tradizione, saranno i campi di Flushing Meadows ad ospitare l’ultima tappa dei quattro tornei più importanti dell’anno, quelli che fanno capo al Grande Slam.
A New York è tutto pronto per la prima giornata di gare che è fissata per lunedì 30 agosto, in attesa del sorteggio programmato per le 17,00 ora italiana, di giovedì 26.
I campioni in carica sono Dominic Thiem e Naomi Osaka, usciti vincitori dopo l’edizione del 2020, nel momento in cui il mondo era alle prese con la seconda ondata della pandemia.
L’edizione in partenza sarà la numero 141 della storia del torneo e avrà luogo nel solito spettacolare palcoscenico della USTA Billie Jean King National Tennis Center, al Flushing Meadows-Corona Park del Queens di New York City.
Saranno in tutto 15 i campi in cemento, se ancora vogliamo definirlo così, compresi i tre campi principali, il centrale, l’Arthur Ashe Stadium e poi il Louis Armstrong e il Grandstand.
Uomini: Nole e poi gli altri
Novak Djokovic parte come grande favorito del torneo.
Gli occhi di tutti gli addetti ai lavori, dei tifosi e dei semplici appassionati, saranno tutti puntati su di lui, visto che manca solo un mattoncino per conquistare il Grande Slam, impresa che riuscì al solo Rod Laver da professionista nel 1962 e nel 1969, anticipato, ma in veste di tennista non professionista, da Don Budge nel 1938.
Proveranno a rendergli le cose difficili innanzitutto i quattro giocatori che hanno raggiunto le semifinali del torneo di Cincinnati, dove Medvedev, Tstitsipas, Zverev e Rublev, hanno confermato l’assegnazione della loro Testa di Serie.
E poi ci sono gli italiani.
Italia alla conquista di New York
Sono quattro le Teste di Serie azzurre che proveranno a mettere in difficoltà i mostri sacri del tennis attuale.
La numero 6 è stata assegnata a Matteo Berrettini, numero 8 del ranking ATP e probabile protagonista anche agli US Open.
Per il romano, dopo la finale di Wimbledon, un nuovo banco di prova che gli servirà per confermare il suo straordinario periodo di forma, in una superficie che potrebbe esaltarlo, soprattutto se i primi turni lo vedranno protagonista.
L’altra nostra concreta speranza porta il nome di Jannik Sinner, non proprio a suo agio sull’erba di Wimbledon e investito dalle polemiche seguite alla sua rinuncia olimpica.
All’altoatesino è stata assegnata la TDS numero 13, per una classifica ATP che lo riporta al numero 16 del ranking mondiale.
Il successo colto all’ATP 500 di Washington, dove ha perso in tutta la settimana un solo set in finale contro Mackenzie McDonald, ha rimesso in cima alle aspettative azzurre, il nativo di San Candido, che parte tra i favoriti per il raggiungimento della seconda parte degli US Open.
Scorrendo verso il basso le Teste di Serie, troviamo alla numero 20 Lorenzo Sonego, che ha forse perso lo smalto di alcuni mesi fa quando è sembrato poter competere coi migliori, ma al talentuoso giocatore torinese nulla è precluso, anche in virtù della sua tenacia, che, speriamo, gli permetterà di ben figurare.
Fabio Fognini è il nostro ultimo portacolori insignito della TDS, segnatamente la numero 32, con la speranza di un sorteggio in una parte del tabellone a lui congeniale, il campione di Arma di Taggia potrebbe dire la sua.
Completano il quadro Lorenzo Musetti, Gianluca Mager, Marco Cecchinato, Andreas Seppi e Stefano Travaglia, tutti già sicuri di partecipare all’ultimo Slam della stagione.
In questi giorni stanno invece lottando nel tabellone cadetto, Gian Marco Moroni, Federico Gaio, Roberto Marcora e Paolo Lorenzi.
Donne: il solito equilibrio e l’incognita Osaka
È l’australiana e numero 1 del mondo Ashleig Barty, la favorita in campo femminile, visto che la vittoria di Cincinnati ha confermato il suo ottimo periodo di forma.
In questo momento ha qualcosa come 3.000 punti di vantaggio sulla seconda, Aryna Sabalenka e parte avanti nei pronostici anche per il non straordinario periodo di forma della vincitrice dell’anno scorso, Naomi Osaka.
Alla scorsa edizione la Barty non partecipò proprio per il periodo contrassegnato dal Covid, lasciando così via libera alla giocatrice giapponese, che sul cemento potrebbe ritrovare le sue certezze.
Le italiane
Nonostante la vittoria di Camila Giorgi al prestigiosissimo ATP 1.000 di Montreal, la sua classifica non le ha permesso di entrare a far parte delle Teste di serie a Flushing Meadows.
Eppure tra le 32 che ce l’hanno fatto, tutte spereranno di non trovare la tennista azzurra al primo turno.
Camila non ha certamente impressionato nella prima uscita dopo la vittoria di Montreal, perdendo piuttosto nettamente da Jessica Pegula al primo turno di Cincinnati, ma la maceratese ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque.
Inoltre il tennis femminile ha quasi sempre sparigliato le carte dei valori in campo rispetto alle classifiche e alle Teste di Serie dei major e sarà quasi certamente così anche a New York.
Saranno in tutto 4 le nostre connazionali presenti nel tabellone principale degli US Open.
Oltre alla Giorgi, partiranno dal primo turno Jasmine Paolini, Martina Trevisan e Sara Errani.
Per amore di verità nessuna di queste nostre giocatrici ha grosse possibilità di andare parecchio avanti nel torneo, ma per le ragioni descritte prima, niente può dirsi deciso nel tennis femminile.
Proveranno a entrare nel tabellone principale, anche Federica di Sarra e Lucrezia Stefanini, impegnate nelle qualificazioni.
Speriamo che il cielo sia azzurro anche in quel di New York, nelle prossime due settimane.