L’attesa si è trasformata subito in emozioni e spettacolo dopo la prima giornata della nuova stagione di Serie A.
Torna finalmente il pubblico sugli spalti (anche se in misura ridotta) e tornano i (tanti) gol in campo. A mancare sono invece le sorprese di risultato, con praticamente tutte le “big” a dominare la scena, eccezion fatta per la Juventus.
Solo un’inizio ancora, tanto che viene da chiedersi quanto la prima uscita di stagione sia rappresentativa dei valori che poi vedremo in campionato. E proprio su questo tema abbiamo provato ad analizzare tutte le prime giornate degli ultimi dieci anni, con qualche dato piuttosto significativo.
I gol nella prima giornata
Gol a raffica si diceva, tanto che nel periodo preso in esame parliamo di un record assoluto: 36 gol totali, mai negli ultimi settanta anni si era segnato tanto alla prima giornata. Ma c’è un altro trend che trova conferma in questa stagione, quello dei gol segnati dai “Top Team” e subiti dalle neo promosse.
Se prendiamo in considerazione i gol segnati da quelle che sono state le prime quattro squadre del campionato precedente, vediamo come negli ultimi dieci anni la media sia stata di 7.6 reti, sistematicamente superata però proprio nelle ultime stagioni. Erano stati 12 negli ultimi due anni e sono 9 quelli invece di questa stagione (comunque sopra media).
Anche il dato sui gol subiti dalle neo promosse è in crescita, con ben 8 reti subite quest’anno da Venezia, Salernitana ed Empoli, sopra la media dell’ultimo decennio che si attestava sui 5.5 gol presi nella prima giornata.
Il trend sembra dirci quindi che le big segnano sempre di più e le neo promosse subiscono di più in questi avvii di campionato, ma non sono gli unici dati a conferma di un gap in continua crescita.
I punti raccolti: il raffronto tra le big e le piccole
C’era un tempo in cui la prima giornata era fucina di grandi sorprese, là dove magari le big del campionato non erano ancora entrate in condizione e qualche piccola approfittava invece del momento propizio. I dati raccolti nell’ultima decade, sembrano però dare indicazioni differenti.
Prendiamo per esempio i punti raccolti nella prima giornata da quelle che sono state le prime quattro della stagione precedente: sei volte su dieci hanno ottenuto 9 o più punti sui 12 in palio, quest’anno sono stati 10 (con la Juventus che ha dilapidato la vittoria a Udine e tutte le altre grandi che hanno vinto). Se prendessimo in esame invece quelle che sono state le quattro finite poi in Champions nella stessa stagione, nelle ultime quattro prime giornate ben tre volte hanno raccolto tutti i punti in palio.
Vita difficile per le neo promosse, che ovviamente non hanno molto aiuto dal calendario e spesso affrontano subito una squadra di alta categoria. In questa stagione però, le cose sono andate anche peggio del solito.
Nessuna delle tre all’esordio in A è riuscita a raccogliere nemmeno un punto. Era successo solo un’altra volta nel decennio preso in esame (era il 2015-16), mentre almeno in altre sette occasioni erano riuscite a portare a casa almeno 3 punti in totale.
Chi vince, non retrocede (quasi mai)
Tra i tanti dati venuti fuori, ce n’è anche uno abbastanza curioso: chi vince alla prima giornata, quasi mai finirà poi per essere retrocesso.
Ok, il calendario come detto tende da sempre a non comporre scontri complicati nella prima giornata, finendo quindi per mettere in scena scontri quasi sempre sbilanciati (almeno sulla carta), però diciamo che non sono stati molti i casi in cui una grande sorpresa si è poi rilevata vana nel resto della stagione.
Negli ultimi dieci anni infatti, delle 30 squadre poi retrocesse a fine stagione, soltanto 3 sono riuscite a vincere alla prima giornata: il Brescia vittorioso a Cagliari (2019-20), il Frosinone a Bergamo (2018-2019) e l’Empoli sul Cagliari (sempre 2018-2019).
Ci sarebbe poi anche il Cesena sul Parma (stagione 2014-2015) ma di fatto sono state poi entrambe retrocesse quell’anno. Per il resto mai nessuna retrocessa è riuscita a vincere all’esordio.
In aggiunta, nelle ultime 11 stagioni (questa compresa), ben 8 volte le retrocesse hanno portato a casa 0 o 1 punto appena.
Conclusioni
I numeri della prima giornata di campionato non sono certo una sentenza definitiva, con un andamento non sempre lineare e costante.
Eppure ci sono se non altro dei “trend” che sembrano sempre più consolidarsi in questi ultimi anni. Malgrado un mercato in costante evoluzione proprio in queste prime fasi, una condizione non sempre ottimale e molti cambiamenti tattici e tecnici ancora da sistemare, diciamo che di grandi soprese in questi esordi raramente se ne vedono.
Le big del campionato non solo quasi sempre hanno confermato la loro supremazia, ma con il passare del tempo il gap con le neo promosse sembra aumentato ulteriormente: le grandi segnano di più e vincono di più (quest’anno come detto si è rischiato il filotto per le sette sorelle), le neo promosse subiscono più gol e prendono meno punti. Non una certezza appunto, ma una buona indicazione, sicuramente sì.
Così come, per quanto possa apparire lapalissiano, il vecchio detto “Chi ben comincia, è a metà dell’opera” sembra quanto mai calzante con la prima giornata di campionato. Le squadra che poi ha vinto lo scudetto ha vinto in 9 occasioni su 10. Unica eccezione la Juve di Max Allegri uscita sconfitta proprio con l’Udinese nel 2015/2016 (corsi e ricorsi insomma).
Le squadre che poi sono finite in Champions negli ultimi anni, hanno quasi sempre fatto filotto di vittorie alla prima. Le squadre che sono poi retrocesse, non hanno praticamente mai vinto all’esordio.
Ora non resta che vedere se sarà così anche quest’anno (liberi ovviamente di fare i relativi scongiuri del caso).