In un calcio mercato alquanto soporifero in Italia per il momento, il Milan sembra differenziarsi dalle altre squadre. I rossoneri sono quelli che hanno speso più di tutti in questa prima parte di sessioni: tra riscatti e neo acquisti, il bilancio attuale recita 60 milioni alla voce spese per i cartellini. E senza aver incassato un soldo dalle cessioni.
Ma a supportare gli acquisti dei meneghini ci pensa il bonus qualificazione alla Champions: solo per aver intascato il pass il Milan ha già ottenuto 50 milioni di euro e almeno il triplo arriveranno nella fase a gironi.
Insomma una base solida su cui investire, tra giocatori che hanno la valigia in mano salutando Milanello, altri che sono arrivati e alcuni che potrebbero accasarsi alla corte di Pioli nei prossimi giorni.
Vediamo allora come sono messi i rossoneri, cosa manca ancora e quali potrebbero essere le prossime mosse.
In difesa serve un terzino destro
In porta il Milan ha già da oltre un mese sistemato le cose. Perso a parametro zero Gigi Donnarumma e con l’altro Donnarumma svincolato, Maldini e Massara hanno ovviato al problema con l’acquisto di Mike Maignan dal Lille. Ciprian Tătărușanu si giocherà il ruolo di vice con il rientrante Plizzari dal prestito con la Reggina.
Un capitolo aperto invece c’è ancora per la difesa. Sulla carta il Milan appare coperto con Calabria e Kalulu a destra (Andrea Conti è in partenza), Kjaer, Tomori, Romagnoli, Caldara e Gabbia al centro, oltre Theo Hernandez e il neo acquisto Fodé Ballo-Touré sul binario di sinistra. 9 difensori, due o più per ruolo, ma il rischio di una coperta corta c’è ugualmente: sia alla luce dei tanti impegni del Milan e sia considerando l’elevato numero di infortuni della passata stagione.
Per questo motivo il Milan non nasconde di essere al lavoro per riportare in rossonero Diogo Dalot. Il terzino a giugno è tornato al Manchester United, al termine del prestito. In casa Milan si lavora ad un rinnovo del prestito, ma la truppa di Old Trafford non sembra essere intenzionata ad un secondo prestito gratuito: o il Diavolo mette sul piatto 20 milioni di Pounds, oppure il giocatore resta in forza ai Diavoli Rossi.
Ma nella testa del duo Maldini-Massara, sta nascendo l’idea Nikola Milenković. Praticamente allo stesso prezzo i rossoneri potrebbero avere il centrale serbo della Fiorentina. Un giocatore che da sempre piace a Pioli, il quale lo ha allenato e lanciato subito nella mischia a Firenze. Con lui il Milan avrebbe un jolly pesantissimo da calare: difensore centrale e all’occorrenza terzino destro.
Non solo, ma anche nel caso in cui parta Romagnoli, i rossoneri potrebbero contare su una prima scelta come il classe 1997. Infine, un ipotetico cambio di ruolo in alcuni match, come il ventilato 3-5-2, consentirebbe ai meneghini di aumentare la capienza dei centrali da cui pescare, anche con la permanenza di Romagnoli stesso.
Mediani cercasi in vista della Coppa d’Africa
A centrocampo sono tanti i temi che tengono banco in quel di Milanello. In primo luogo il rinnovo di Kessie che appare in dirittura. Poi c’è la grana Coppa D’Africa da affrontare già da adesso, in vista di Gennaio. Sia lo stesso Kessie e sia Bennacer saranno impegnati nella kermesse africana con le rispettive nazionali per almeno un mese. I rossoneri quindi si trovano davanti a due problemi non da poco.
Attualmente la mediana si completa con Tonali (appena riscattato) e Pobega, ma quest’ultimo non è ancora certo della permanenza, mentre Meité è stato rispedito al Torino alla fine del prestito. Onde per cui serve quanto meno un altro giocatore in quel ruolo, se non addirittura due. Il nome più gettonato è quello di Tiémoué Bakayoko. Già alla corte del Milan due stagioni fa, il giocatore del Chelsea, dopo l’esperienza al Napoli, gradirebbe e non poco il ritorno a San Siro.
Dal punto di vista di tattico è un clone di Kessie: forte fisicamente, dotato di una buona tecnica e con continui inserimenti sottoporta. Con Gattuso sulla panchina del diavolo, entrambi hanno giocato a lungo assieme e dimostrando di saper coesistere. Dunque, se il Milan supera lo scoglio economico con il Chelsea, mette a referto un acquisto di spessore e soprattutto un player che non avrebbe bisogno di molto tempo per ambientarsi e amato dalla tifoseria rossonera.
L’altro giocatore in lizza e che il Milan segue molto sotto traccia è Donny van de Beek. L’ex Ajax non è mai sbocciato allo United e potrebbe anche partire davanti ad un’offerta di spessore. L’olandese gioca come mediano davanti alla difesa, ma nel 4-2-3-1 sia dei lanceri e sia degli inglesi, ha spesso agito nei tre giocatori dietro la punta. Un particolare non da poco per Pioli che potrebbe utilizzarlo a seconda delle evenienze.
Con il player orange il Milan aumenterebbe i centimetri in mezzo al campo, oltre alla qualità dei suoi attori. Un fattore fondamentale per una squadra che lo scorso anno ha segnato poco di testa e ha sofferto tantissimo sulle palle alte dei rivali.
Tra linea a tre e la punta giovane
Nel 4-2-3-1 di Pioli, la vera differenza viene fatta dalla linea a tre che agisce alle spalle della punta centrale. Al momento c’è abbondanza a sinistra, un duello a destra e il solo Diaz al centro. Sulla parte mancina, Leao, Rebic e Hauge si giocano una maglia di titolare, mentre a destra è battaglia tra Samu Castillejo e Alexis Saelemaekers, dove il secondo è in vantaggio sul primo. E qui va pure detto, che lo stesso spagnolo potrebbe partire per fare una plusvalenza e lasciare spazio ad un nuovo acquisto.
Il già citato Donny van de Beek sarebbe il jolly ideale in questo caso, ma le ottime prestazioni all’Europeo hanno rilanciato le quotazioni anche di Domenico Berardi. Il Milan non ha mai nascosto il suo interesse per il giocatore del Sassuolo e in quel ruolo sarebbe la ciliegina sulla torta per i meneghini.
Al centro, dopo aver ottenuto il prestito biennale di Diaz dal Real Madrid, Maldini e Massara cercano un “secondo 10”. E si apre il duello tra Vlasic e Luis Alberto. Il croato in forza al CKSA sarebbe perfetto, essendo a sua volta un jolly a da schierare in vari ruoli. C’è da convincere il club russo che per il momento fa muro. Il laziale invece appare ormai ai saluti con la squadra di Sarri e per il classe 1992 il Milan sarebbe una destinazione assai gradita.
Contro i meneghini l’iberico si è esaltato più volte e anche per questo motivo sembra aver convinto Pioli. Lo spagnolo poi, anche davanti ad un cambio di modulo, potrebbe giocare da seconda punta in 3-5-2, o come esterno d’attacco in caso di 4-3-3. Sarà un bel casting, anche alla luce dell’addio di Hakan Çalhanoğlu.
Infine, con l’arrivo di Giroud in attacco, il Milan si è garantito il vice-ibra. Il francese avrà molte chance per mettersi in mostra, considerando anche i naturali acciacchi dello svedese a 40 anni. Pioli dal canto suo ha confermato che entrambi potrebbero giocare assieme, allor quando i rossoneri si schiereranno con le due punte. Maldini invece ha ribadito che per il reparto punte arriverà un altro elemento.
Un giovane da far crescere all’ombra di Ibra e che non faccia bizze davanti a delle possibili panchine. Un mese fa sembrava molto caldeggiata la pista di Dusan Vlahović: l’attaccante viola a sua volta non ha mai nascosto il piacere di giocare con Ibra. Resta però il costo pesante del cartellino, anche alla luce della scadenza del contratto che si esaurirà nel giugno 2022.
Negli ultimi 30 giorni il serbo è stato superato da Kaio Jorge. Il brasiliano vedrà scadere il contratto con il Santos il prossimo dicembre. C’è la possibilità di prenderlo a zero, ma essendo numerosa la concorrenza (Juve su tutti), Maldini e Massara vogliono chiudere ora per l’attaccante sud americano. Un conguaglio di circa 6-7 milioni per averlo subito e iniziare a conoscere la squadra fin da agosto.
Insomma un Milan molto attivo e che promette battaglia fino alla chiusura del mercato.