Un colpo a sorpresa, mentre il mare viola era in tempesta tra il caso Gattuso e la ricerca del nuovo allenatore.
Nicolas Gonzalez è il primo acquisto della nuova stagione della Fiorentina che nel frattempo ha scelto Italiano per la propria panchina. L’argentino è uno dei giocatori più ricercati degli ultimi tempi e lo dimostra l’esborso economico del presidente Rocco Commisso: ben 27 milioni di euro messi sul piatto per lo Stoccarda e così Gonzalez è diventato l’acquisto più caro nella storia della Fiorentina.
Un anno davvero speciale per l’esterno d’attacco argentino che ha condotto lo Stoccarda alla salvezza, per poi guadagnarsi la maglia dell’Albiceleste, con il CT Scaloni che si è fidato ciecamente di Nicolas, tanto da promuoverlo a titolare come successo nella Copa America.
Non solo la fiducia del CT, ma anche quella del capitano Leo Messi che sembra gradire la presenza del nuovo compagno. Una benedizione calcistica che vale come poche.
Vediamo allora la storia di Nicolas Gonzalez, le sue caratteristiche, dove potrebbe agire con Italiano e quelli che potrebbero essere i “difetti” del neo acquisto viola.
Speedy Gonzalez
Un giocatore che ama bruciare le tappe. Questo ci dice la storia recente di Nicolas Gonzalez, classe 1998 e debuttante nel mondo dei professionisti nel 2016 a soli 18 anni. Merito dell’Argentinos Juniors, il club dove ha spiccato il volo anche Diego Armando Maradona, che lo ha cresciuto nelle sue giovanili per poi promuoverlo in prima squadra nella stagione 2016-2017. La stagione della rinascita per il club che militava nella Segunda Divisione: promozione in carrozza per i “Bichos” e Nicolas decisivo con la rete che vale la vittoria matematica del campionato.
Nella prima stagione Gonzalez mette assieme 20 presenze con 4 reti, ma è nell’annata successiva che il suo nome inizia a circolare anche in Europa. L’esterno d’attacco colleziona altre 24 presenze, questa volta nel massimo campionato e segna ben 7 reti. Numeri che inducono lo Stoccarda ad investire su di lui nell’estate del 2018. L’approccio alla Bundesliga e in generale al calcio europeo è abbastanza duro per Nicolas. Nonostante 32 presenze, l’argentino segna appena 2 reti e dopo aver perso lo spareggio promozione/retrocessione, scende nella serie cadetta tedesca con la squadra.
In seconda divisione Gonzalez è uno degli artefici dell’immediata promozione e in 27 partite giocate segna la bellezza di 14 reti. L’ultima stagione allo Stoccarda è stata contraddistinta da tanti infortuni che ne hanno limitato l’impiego. Nonostante tutto però, Nicolas Gonzalez segna 6 reti in 15 partite, aiutando la squadra a raggiungere una tranquilla salvezza.
Il resto è storia che abbiamo conosciuto nelle ultime settimane: la convocazione in Copa America con l’Argentina, la firma con la Fiorentina e poi un torneo da protagonista: 5 presenze e 3 assist, tanto da guadagnarsi la stima di Leo Messi. La ciliegina sulla torta è la vittoria della stessa Copa America, un trofeo che mancava da 28 anni nell’albo d’oro dell’Albiceleste.
Un ala sinistra che gioca anche a destra
Nicolas Gonzalez nasce come ala sinistra e a lungo ha trovato spazio su quella fascia. Nel tempo però e per esigenze dell’Argentinos Juniors si è adattato a giocare anche come ala destra. Rapido nello stretto, velocissimo nel lungo, ha un dribbling micidiale e possiede un’ottima tecnica.
Come detto nasce come ala nel 4-4-2, ma ha operato anche come attaccante esterno nel 3-4-3 e nel 4-3-3: proprio in questo modulo ha giocatore da titolare nella nazionale argentina nella recente Copa America. Attaccante esterno di sinistra, con Messi che partiva dal lato opposto e pronto a ricevere gli assist del neo acquisto della Fiorentina.
Nello Stoccarda ha anche giocato come esterno sinistro, nella linea a 3 del 4-2-3-1, a supporto dell’unica punta centrale. In casi di estremi bisogno si è trovato anche a ricoprire il ruolo di punta, anche se per caratteristiche preferisce partire da più lontano e sui binari esterni.
Italiano si sfrega le mani
A Firenze, assieme all’argentino, è arrivato un allenatore che potrebbe esaltare le qualità di Nicolas Gonzalez. Vincenzo Italiano a Spezia ha messo in mostra uno scoppiettante 4-3-3, proprio quel modulo che sembra fatto su misura sul neo acquisto della Fiorentina. Il tecnico viola è deciso a riproporre il 4-3-3 anche in Toscana e Gonzalez verrebbe dirottato come attaccante esterno sinistro nel tridente.
Una certezza, soprattutto dopo il mancato rinnovo del contratto a Ribery. Dunque, nessuno può insidiare l’argentino in quel ruolo, al netto della conferma di Dusan Vlahovic al centro dell’attacco. Sé Italiano, riuscisse anche a recupera Callejon sul binario di destra, la Fiorentina si ritroverebbe con un tridente spaziale. Gonzalez in tutto questo rappresenta la ciliegina sulla torta, con compiti anche “difensivi” in fase di non possesso.
Da 4-4-3 quando la palla è fra i piedi dei giocatori viola, al 4-5-1 quando la palla è invece gestita dai rivali. A quel punto, l’argentino dovrà scalare sulla linea dei centrocampisti per dare maggiore copertura. Una sorta di elastico di circa 30 metri che potrebbero essere l’ago della bilancia nel gioco della Fiorentina. Senza dimenticare la facilità con cui distilla assist dalla fascia sinistra.
Muscoli di burro
L’unico difetto di Gonzalez concerne i suoi muscoli che nel corso degli ultimi anni hanno più volte creato problemi. Sopratutto nell’ultima stagione con lo Stoccarda è rimasto a lungo ai box per questi continui problemi, come dimostrano le appena 15 presenze in Bundesliga.
Su l’aspetto infortuni dovrà lavorare bene lo staff di Italiano, mixando i carichi di lavoro con momenti di scarico. Un mix che non metta a repentaglio i muscoli dell’argentino, senza dimenticare che nel periodo autunno/inverno la stagione si farà sempre più fredda e con campi pesanti. Non solo, ma anche per reggere i contrasti in un campionato come quello della Serie A, dove il gioco fisico si sta facendo sempre più spazio.
A Firenze incrociano già le dita.