La Copa America 2021, dopo mille difficoltà, si avvia alla conclusione con la finale più attesa e suggestiva, l’ennesimo Superclasico de las Americas tra Brasile e Argentina.
Al di là delle gesta dei nomi noti come Messi, Neymar, Suarez, Lapadula (che lasciatosi alle spalle la maglia azzura indossata solo in amichevole ha conquistato il Perù a suon di gol), anche quest’anno abbiamo potuto osservare le gesta di qualche prospetto che potrebbe rivelarsi particolarmente interessante anche in chiave di calciomercato. Abbiamo selezionato cinque nomi che potrebbero essere protagonisti delle trattative estive.
Piero Hincapié (Ecuador)
Questo giovanissimo (19 anni) difensore centrale ecuadoregno è già al centro di innumerevoli voci di mercato, con la Lazio e la Roma sulle sue tracce da almeno un paio di settimane e lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi come terzo incomodo. Notizia delle ultime ore è anche l’inserimento del Napoli nelle trattative.
Tutto questo fa il gioco del Talleres, club argentino che l’ha prelevato un anno fa in Ecuador dall’Indipendiente del Valle per circa 850mila euro e oggi ne chiede circa 10 milioni per farlo partire. Il giovane difensore mancino, si è prima messo in luce con la maglia del Talleres nella Copa Sudamericana, per poi essere schierato titolare un po’ a sorpresa da Gustavo Alvaro nella nazionale ecuadoregna a partire dal secondo match contro la Colombia, dove ha impressionato sia per la quantità di duelli vinti che per le ottime doti di impostazione messe in mostra.
Si è poi messo in luce come titolare in tutte le altre partite di girone, fino al match dei quarti di finale contro l’Argentina, quando l’Ecuador è stato travolto per 3-0 da Messi e compagni e Hincapié ha rimediato un’espulsione per un fallo da ultimo uomo nel finale. Vista la giovane età, comunque, i margini di miglioramento sono altissimi, in particolare in mano ad allenatori che fanno dell’impostazione dal basso il loro forte
Nahuel Molina (Argentina)
Arrivato all’Udinese un po’ sotto silenzio l’estate scorsa, libero da vincoli contrattuali con il Boca Juniors e conteso anche dal Besiktas, questo terzino destro classe ‘98 ha passato buona parte dello scorso campionato di Serie A come oggetto misterioso.
Dopo qualche comparsata, a partire da marzo ha improvvisamente guadagnato il posto da titolare nello schieramento di Luca Gotti, al punto da meritarsi una convocazione da parte di Lionel Scaloni per affrontare la Copa America tra le fila delle Seleccion. Se già la convocazione era giunta in maniera un po’ inaspettata, la scelta di Molina come titolare, al posto del ben più quotato Gonzalo Montiel del River Plate è stata forse la maggior sorpresa dell’Argentina nel torneo.
Attento in copertura e abile a ripartire, Molina ha dimostrato di aver assimilato alla perfezione la lezione tattica della Serie A. In tutto questo la famiglia Pozzo si sfrega le mani, dal momento che il valore del loro giocatore è schizzato attorno ai 20 milioni, con squadre come l’Inter che si sono dimostrate interessate.
Santiago Arzamendia (Paraguay)
Terzino argentino naturalizzato paraguayano, Santiago Arzamendia è stato uno dei primi giocatori a capitalizzare la vetrina offerta dalla Copa America. Già da quattro anni nel giro dell’Albirroja, era finito nel taccuino di molti osservatori dopo le buone prestazioni già nella scorsa Copa America a soli 21 anni, ma preferì restare in Paraguay, al Cerro Porteno, per continuare il suo percorso di crescita.
Quest’anno ha fatto vedere di essere in grado di giocare anche qualche metro più avanti, in supporto al centrocampo e all’attacco, e ha nuovamente solleticato l’interesse dei club europei. È stato il Cadice ad assicurarsi questo piccolo e veloce esterno dotato di un bel sinistro, ad un costo decisamente contenuto: poco più di 2 milioni di euro, grazie al contratto in scadenza con il club paraguayano.
Se confermerà anche nel campionato spagnolo quanto fatto vedere in Sudamerica, facile pensare che tornerà ad essere un pezzo pregiato del calciomercato, con tutto il rispetto per un Cadice che difficilmente potrà resistere ad offerte più in linea con il valore attuale del giocatore, già oggi valutato mediamente attorno ai 5 milioni e destinato a crescere esponenzialmente in caso di successo in Spagna.
Ben Brereton (Cile)
Cosa c’entra con la Copa America un classico centravanti inglese, figlio di un bobby, il classico poliziotto inglese, nato a Stoke-on-trent e formatosi nell’academy dello Stoke City, prima di trasferirsi in squadre spiccatamente albioniche come il Nottingham Forest e i Blackburn Rovers?
Ben Brereton, attaccante autore di 7 gol nell’ultimo campionato di Championship con il Blackburn, è in realtà discendente, da parte di madre, di una ricchissima e famosa famiglia cilena, produttrice di stoviglie. Dopo aver indossato la maglia dei Tre Leoni nelle giovanili inglesi fino all’Under 20, Brereton ha deciso di abbracciare la discendenza materna, nonostante parli uno spagnolo decisamente incerto, accettando la convocazione di Martin Lasarte, ct uruguaiano del Cile alla disperata ricerca di un rinnovo per una nazionale che sta vivendo il tramonto della sua generazione d’oro.
Accettata con entusiasmo la chiamata della Roja, al punto di aggiungere il cognome materno Diaz alla maglia, Brereton ha esordito in questa Copa America contro l’Argentina, segnando anche il gol decisivo contro la Bolivia e prospettando un futuro per l’attacco cileno oltre Alexis Sanchez e Edu Vargas. Il Blackburn conta su di lui per tentare la scalata alla Premier League, ma la sua rapida ascesa a idolo cileno lo ha messo sotto i riflettori del calciomercato.
Erwin Saavedra (Bolivia)
La Bolivia è un po’ da sempre la Cenerentola del Sudamerica, una nazionale che ha prodotto ben pochi talenti, anche rispetto ad altre nazionali “minori” come Ecuador o Venezuela che hanno comunque sempre avuto dei giocatori di valore tra le loro fila.
Quest’anno però un elemento si è messo in luce nella formazione boliviana: si tratta del 25enne Erwin Saavedra, esterno capace di occupare tutti i ruoli lungo l’out di destra ma in grado anche di giostrare come trequartista centrale o sulla fasca opposta. Tre anni fa aveva tentato di imporsi, senza troppa fortuna, nel calcio brasiliano, giocando per una stagione con la maglia del Goias prima di tornare al Bolivar di La Paz, sua città natale.
Oggi sembra decisamente maturato e i due gol messi a segno in questa edizione della Copa America, contro Paraguay e Argentina, l’hanno reso l’unica nota lieta di una nazionale che ha raccolto 4 sconfitte incassando 10 gol. Veloce, abile negli inserimenti e dotato di discreta tecnica, non è più giovanissimo ma può liberarsi per una cifra molto bassa, attorno al milione di euro, e può essere una scommessa interessante anche per il calcio europeo.