L’Inghilterra adesso ci crede per davvero.
La nazionale di Gareth Southgate (fresco di rinnovo fino al 2024) è in corsa per il trionfo ad Euro 2020. Non belli, ma maledettamente quadrati, gli inglesi si sbarazzano 2-0 della Germania e vedono aprirsi una prateria verso la finale. Mai come questa volta la nazionale de tre leoni può ambire al colpaccio.
Pratica e poco portata ai ricami, supportata da un muro difensivo che appare incrollabile, con Sterling autentica freccia nell’arco inglese e un Kane che di improvviso si è svegliato dal torpore. Tutti ingredienti che lanciano l’Inghilterra verso il quarto di finale contro la mai domo Ucraina. Non sarà una passeggiata all’Olimpico di Roma, ma i sudditi di sua Maestà adesso possono ambire a tutto.
Pochi i difetti in casa inglese, molte le certezze e dalla panchina Southgate può pescare uomini importanti come è successo con la Germania: entra Grealish e porta nuova linfa nell’assalto vincente ai tedeschi. Insomma, complice una parte favorevole del tabellone, con la vincente di Repubblica Ceca – Danimarca come possibile semifinalista, gli inglesi vedono ancora Wembley per la finale.
Vediamo i punti di forza e cosa può migliorare l’Inghilterra.
Difesa di ferro
Da quattro a tre uomini in difesa, il risultato inglese non cambia. Southgate apporta una sostanziale modifica allo scacchiere inglese e così dal 4-2-3-1, ecco un arrembante 3-4-3. Walker, Maguire, Stones formano un muro difficile da superare. A dire il vero, la Germania riesce a creare almeno due grandi occasioni, ma più per merito dei singoli tedeschi che non per demeriti dei padroni di casa.
La sostanza come detto non cambia. Inghilterra unica squadra senza gol al passivo ad Euro 2020, con 6 gare complessive dove la porta di Pikcford è rimasta imbattuta. L’ultima rete avversaria è della Polonia nelle qualificazioni al Mondiale 2022, vale a dire 572 minuti fa. Erano decenni che gli inglesi non si dimostravano così rocciosi a livello difensivo. Al lavoro dei tre centrali, si aggiunge il sacrificio dei due esterni.
Trippier e Shaw sono due terzini di ruolo e dunque possono agire tranquillamente qualche metro più avanti del solito, garantendo copertura difensiva, senza disdegnare attacchi sulle fasce e sovrapposizioni. E pensare che all’ultimo momento, prima di Euro 2020, ha dovuto alzare bandiera bianca il più forte terzino al mondo: quell’Alexander Arnold che sembra un treno sulla fascia destra di Anfield e pennella palloni al bacio per le punte dei reds.
Sterling l’uomo della differenza
Il vero valore aggiunto dell’Inghilterra risponde al nome di Raheem Sterling che in questo europeo sa solo segnare. 4 i gol della nazionale inglese e tre di questi portano la firma dell’attaccante del Manchester City. Parte a sinistra nel nuovo schieramento, avanzando di qualche metro il raggio di azione, rispetto al 4-2-3-1, con Shaw che copre le sue avanzate.
Rapido e tecnico, al massimo della forma e con una grande predisposizione a lanciarsi nello spazio. Nella prima frazione ha fatto ballare spesso i difensori tedeschi, mentre nella ripresa Sterling ha tagliato molte volte verso al centro, come in occasione della rete che sblocca il risultato: Shaw innesca e Raheem buca Neur per il gol dell’1-0. Un giocatore eccezionale e del quale Southgate non può mai fare a meno.
Il risveglio del gigante
È arrivato Kane, si è svegliato Kane.
La punta del Tottenham a cui tutta la nazione si aggrappa ha rotto il suo digiuno. Chiariamo subito: è ben lontano dalla forma migliore e si vede lontano un chilometro che porta ancora addosso i segni dell’infortunio patito ai primi di aprile. Ma a livello psicologico questa rete pesa tantissimo per il morale della punta inglese. Southgate non lo hai mai messo in discussione, nonostante le critiche della stampa e il malumore della tifoseria.
Apparso lento e impacciato più volte nel corso dell’Europeo, Kane ha non mai perso la speranza di essere decisivo. Nella prima frazione contro la Germania avrebbe una palla gol pazzesca: il miglior Kane lì non sbaglia mai. Ma non essendo al massimo fa uno stop ad inseguire invece di calciare e si fa murare dalla difesa tedesca.
Nella ripresa continua il suo lavoro di sacrificio, a contendere palle alte e fare sponde, creando spazio per gli inserimenti di Saka da destra e di Sterling da sinistra. Proprio in una di queste sue sponde, Sterling taglia centralmente e Shaw disegna l’assist del vantaggio. In occasione della rete che lo sblocca, aggredisce la porta frontalmente come sa fare lui e sul traversone di Grelish si avvita per il gol che può cambiare il suo destino, oltre a quello della nazionale.
Le opzioni dalla panchina
Impressionante la qualità di cui dispone il CT Southgate in panchina. L’allenatore inglese può contare su una serie di jolly da calare a partita in corso. Da Henderson per la mediana, passando per gli i rapidissimi Foden, Rashford e Sancho, senza dimenticarsi di Mount e James. Insomma, una vasta gamma di opzioni che a seconda del copione del match, possono essere inseriti a gara in corso.
Stesso discorso per Grealish che ancora una volta parte dalla panchina, rileva uno stremato Saka e diventa decisivo nell’assalto inglese al fortino tedesco, con la perla dell’assist per Kane in occasione del raddoppio. Insomma come pesca pesca, il CT inglese ha soluzioni assai valide per portare a casa la vittoria. Una rosa cosi completa la possono avere davvero in pochi, fra le 8 formazioni che si giocheranno l’accesso alle semifinali.
Football is coming home: questa volta appare davvero possibile.