Quando sarete seduti in mezzo ad amici e parenti, pronti per gustarvi l’ottavo tra Italia ed Austria, una delle cose più divertenti da fare sarà quella di sfidare la scaramanzia citando statistiche con il solo scopo di far innervosire chi vi sta accanto.
Di seguito ecco quindi alcune cose che potete dire guardando la partita, dimostrando di saperne a pacchi e di essere dei saputelli del mondo pallonaro.
Filone Italia ad eliminazione diretta
Se desiderate attirarvi contumelie di vario genere potete partire ricordando che l’Italia non perde un turno ad eliminazione diretta nei 90 minuti addirittura dalla semifinale di Euro 88 contro l’Unione Sovietica (2-0 per la cronaca).
Per arricchire la statistica potete anche aumentare la vostra popolarità ricordando la sequenza:
- Italia 90: fuori ai rigori contro l’Argentina in semifinale
- Euro 92: non pervenuti
- Usa 94: sconfitta in finale ai rigori contro il Brasile
- Euro 96: fuori ai gironi
- Francia 98: fuori ai rigori nei quarti di finale contro la Francia
- Euro 2000: Sconfitti in finale dalla Francia con il Golden Gol
- Giappone/Korea 2002: Sconfitti agli ottavi con il golden gol dalla Korea e da Byron Moreno
- Euro 2004: biscottati direttamente ai gironi
- Germania 2006: Serve dirlo?
- Euro 2008: Sconfitti ai rigori nei quarti di finale dalla Spagna
- Sud Africa 2010: Vuvuzelati direttamente ai gironi
- Euro 2012: Sconfitti in finale dalla Spagna (è una finale mica una partita dentro/fuori!)
- Brasile 2014: Carnevalati direttamente ai gironi
- Euro 2016: fuori ai rigori nei quarti contro la Germania
- Russia 2018: Non pervenuti.
In generale potete continuare enunciando che l’Italia ha fin qui disputato 14 partite nella fase post gironi agli Europei.
Ben il 50% di queste si sono concluse in pareggio (altre 4 le abbiamo vinte e 3 le abbiamo perse) e su questi 7 pareggi in 5 casi siamo andati ai rigori (perdendo con Cecoslovacchia nel 1980, Spagna nel 2008 e Germania nel 2016 vincendo con Olanda nel 2000 e Inghilterra nel 2012).
I due pareggi mancanti risalgono a quando non esisteva la possibilità dei rigori quindi ad Euro 68 vinto grazie alla monetina in semifinale e alla ripetizione della finale contro la Jugoslavia.
Filone Italia e imbattibilità
Se volete continuare ad attirarvi simpatie in tutta la tavolata e volete fare colpo sui commensali, potete anche ricordare con una punta di arroganza che l’Italia non perde da 30 partite con un ruolino di 25 vittorie e 5 pareggi.
L’ultima volta di una striscia così importante era tra 1935 e 1939, era l’Italia di Vittorio Pozzo e potete darvi il colpo di grazia dicendo che in quel lasso di tempo l’Italia vinse tutto quello che c’era da vincere cioè Olimpiadi (Berlino 36) e Mondiali (Francia 38).
A proposito di imbattibilità potete anche annunciare urbi et orbi che con l’Austria è praticamente fatta e la vittoria non può sfuggirci: nei 4 precedenti tra mondiali ed europei sono arrivate 4 vittorie: 1-0 nei mondiali 34, 1-0 nei mondiali 38, 1-0 ad Italia 90, 2-1 a Francia 98 nella partita in cui abbiamo assistito ad un assist di Pippo Inzaghi da dentro l’area di rigore, evento che si verifica con la stessa frequenza del passaggio della cometa di Halley.
In generale con l’Austria non si perde una partita dal Dicembre del 1960 e precisamente con 1-2 in amichevole: nelle ultime 13 gare, 10 vittorie e 3 pareggi, compreso l’ultimo precedente dell’Agosto 2008, un 2-2 che sanciva l’inizio del ciclo Lippi-bis.
Ultime statistiche per Italia-Austria
Arrivati a questo punto dovreste aver già ricevuto tra i 70 e 90 inviti a tacere più o meno gentili a seconda delle compagnie che frequentate.
Quindi è il momento perfetto per piazzare la raffica finale.
Controbilanciate l’ottimismo delle statistiche precedenti dicendo che Wembley non è proprio lo stadio più favorevole ai colori azzurri: 13 partite totali e solo due vittorie, l’ultima delle quali nel Febbraio del 1997 con gol di Gianfranco Zola. L’altra è datata 1973, rete di Capello ad espugnare per la prima volta il terreno londinese.
In quel periodo l’Italia non prendeva mai gol mettendo assieme qualcosa come 12 clean Sheet tra il 1972 e 1974. Ora con Donnarumma siamo a quota 11 ed è una statistica perfetta per ricordare ai nostri compagni di partita quanto siamo adorabili.
Piccola curiosità: all’epoca perdemmo l’imbattibilità nella prima giornata del mondiale tedesco del 74 per mano di tale Sanon, calciatore di Haiti. Questa è una delle chicche che vi faranno avere una birra offerta.
Vi lasciamo con qualcosa da dire anche per l’Austria nel caso vi trovaste in qualche località di villeggiatura balneare a guardare la partita sostanzialmente in trasferta.
I nostri cugini di secondo grado d’oltre alpe non hanno mai raggiunto la fase ad eliminazione diretta agli europei e non lo fanno in una grande competizione dal mondiale del 1954 dove raggiunsero la semifinale dopo aver battuto la Svizzera per 7-5 per poi essere sconfitti dalla Germania per 6-1. Insomma un periodo dove il gol arrivava col contagocce.