Già nel 2005 Bertrand Grospellier si divide tra Starcraft e il poker. Quell’anno ElkY mette a referto (leggasi TheHendonmob.com, il più grande database sui tornei di poker live) il suo primo piazzamento in the money in un torneo di Texas Hold’em. E’ un modesto nono posto in un side event dell’EPT di Deauville per €2.000 di payout, che però segna l’inizio della sua sfavillante carriera di poker pro.
Solo due anni dopo, infatti, il francese raggiunge il tavolo finale dell’EPT di Copenhagen. Perde in heads-up contro lo svedese Magnus Petersson, ma il premio è comunque importante: 400mila dollari, molti di più di quanti ne avesse visti in 5 anni di competizioni con i videogiochi. E, a differenza del suo avversario, di sicuro Grospellier non è una meteora.
Lo European Poker Tour sembra essere la sua arena preferita. Oltre al secondo posto di Copenhagen, il francese ha già ottenuto altri due ITM nella più importante kermesse europea di poker live e adesso si sente pronto per la trasferta oltreoceano. La destinazione è la PCA 2008, che fa sempre parte dell’EPT pur essendo organizzata alle Bahamas. Elky dà spettacolo, con un gioco aggressivo e bluff imprevedibili. Alla fine si lascia dietro 1.135 avversari, compresi player del calibro di William Thorson e David Pham, entrambi presenti al final table. E’ la sua prima grande vittoria con il Texas Hold’em, che gli consegna un mega assegno da 2 milioni di dollari.
Da quel momento, ElkY è un nickname che circola in tutte le pokeroom, sia live che online. Tra l’altro, Grospellier si fa apprezzare anche per la sua simpatia al tavolo e il look disinvolto: capelli biondo platino, a volta con qualche sfumatura rosa o azzurra, e una collezione di occhiali da sole raffinati. Quando al WPT di Venezia del 2009 si presenta in sala indossando una maschera di carnevale, diventa subito il beniamino dei giovani che vogliono imitare le sue gesta.
Nel frattempo il francese ha scoperto anche Las Vegas. Le WSOP gli piacciono in modo particolare, visto che tra il 2006 e il 2010 ha già messo a segno 11 ITM. Poi arriva l’edizione 2011, quella del primo braccialetto. Lo vince nel $10.000 Seven Card Stud Championship, a dimostrazione che in pochi anni non solo è diventato un top player di Texas Hold’em, ma se la cava piuttosto bene anche con le varianti. Vince 331mila dollari ai quali, pochi giorni dopo, ne aggiunge altri 447.000 con il 3° posto nel $10k NLH 6-Handed Championship.
La vittoria alle WSOP ha anche un altro valore, perché consente a Bertrand Grospellier di diventare il 4° giocatore al mondo a vincere il Triple Crown. Il titolo viene assegnato a chi si aggiudica un Main Event EPT (nel caso di Grospellier è quello della PCA), un braccialetto WSOP (il già citato Seven Card Stud Championship) e un titolo WPT. Quest’ultimo ElkY se l’era aggiudicato qualche anno prima, nel 2008 con il primo posto nel WPT Festa al Lago Classic di Las Vegas. Il nome non deve ingannare, perché non si tratta di un piccolo torneo per turisti: la prima moneta che il francese si porta a casa è di 1,4 milioni di dollari.
Complessivamente, nei suoi 15 anni di poker Bertrand Grospellier ha totalizzato 146 in the money. Tra questi ci sono, oltre ai 3 titoli già indicati, altri due tavoli finali all’European Poker Tour e una vittoria nell’High Roller PCA, un final table targato WPT, 5 raggiunti alle WSOP, e infine un braccialetto e un final table delle WSOP Europe. Il tutto per oltre 14 milioni di dollari vinti solo con i tornei live.
Perché non va dimenticato che anche online il francese ha ottenuto ottimi risultati. Vincite a parte, le performance su Internet gli hanno garantito nel tempo due importanti sponsorizzazioni da parte di altrettante pokeroom. Nel mondo dell’online Elky detiene anche un primato. Nel 2009 è entrato nel Guinness dei Primati per il maggior numero di sit’n’go giocati in un ora: 62. Per farlo ha messo in mostra riflessi e resistenza notevoli, frutto degli anni trascorsi giocando a Starcraft.
Chiudiamo con una perla che mette in mostra le skills del giocatore francese. Nel 2017 Bertrand Grospellier partecipa al Big One for One Drop, torneo WSOP da 111.111 dollari di buy-in. Al Day2 si trova al tavolo con Phil Hellmuth, un giocatore che per molto tempo non ha dimostrato grande simpatia per ElkY. E’ lo stesso Grospellier a raccontare la situazione in un’intervista con GQ: “Tra noi c’è parecchia history. Nei miei primi quattro o cinque anni di carriera, lui mi chiamava ‘l’idiota del nord Europa’ [ride, ndr]. Ora rispetta il mio gioco un po’ di più. Mi ricordo di aver giocato con lui negli USA un po’ di tempo fa, mi disse: ‘Il ragazzo adesso ne capisce un po’ di più’ [ride di nuovo, ndr]“. (traduzione a cura di Assopoker.com)
Poco prima Phil Hellmuth ha subito un bluff che lo ha quasi tiltato, una reazione normale per Poker Brat. Con un’evidente dose di rabbia addosso, Hellmuth apre da mid position. Tutti foldano fino a Grospellier che difende da Big Blind con J♣10♥.
Il flop è: K♣Q♠Q♦. Check di Grospellier che poi rilancia 280.000 chips sulla c-bet di Hellmuth. L’americano non ci sta e alza ancora il tiro, fino a 440.000. ElkY decide di chiamare.
La quarta carta è un 3♥. L’azione si ripete, con Hellmuth che mette in mezzo altre 460.000 chips. E Grospellier rilancia di nuovo, fino a 1,2 milioni! Il 15 volte vincitore di un titolo WSOP va in the tank: “Ci ha pensato parecchio, tipo cinque o sei minuti. Poi ha foldato mostrando Q-9! [ride, ndr]. Io gli ho mostrato il bluff e a quel punto lui è impazzito”.
Per la cronaca, Bertrand Grospellier chiuderà quel torneo al 2° posto, dietro a Doug Polk e davanti all’italiano Dario Sammartino, per un premio di $2.278.657. Ad oggi è ancora quella la sua vincita più alta.
Foto di testa: Bertrand Grospellier (Getty Images)