Il Gran Premio di Francia è uno dei grandi classici del circus della F1, con duelli che hanno sempre tenuto col fiato sospeso gli appassionati, come quelli degli ultimi anni con protagonisti Hamilton e Verstappen.
Nessun confronto in terra francese, però, sarà mai come il duello dei duelli: quello avvenuto a Digione nel 1979 tra Gilles Villeneuve e Renè Arnoux, passato alla storia non solo come lo scontro più celebre della storia della Formula Uno, ma anche come uno dei momenti più spettacolari della storia dello sport.
Ma andiamo con ordine.
Il campionato del mondo di Formula Uno 1979
È un campionato attesissimo, quello del 1979 di Formula Uno: la Ferrari, guidata dall’attesissimo duo Scheckter-Villeneuve, promette di dare la caccia alla Lotus di Andretti, campione del mondo in carica.
Vi è grande curiosità circa la Brabham, dell’accoppiata Lauda–Piquet, nonché per la Wolf, guidata dal duo Hunt–Rosberg. Sapranno mettersi in luce anche Laffitte, Jones, Regazzoni, Reutermann e Arnoux.
La formula per l’assegnazione dei punti è ben diversa da quella di oggi: nel 1979, infatti, vengono assegnati punti solo ai primi sei classificati.
Non solo: in un campionato con quindici gare complessive, ogni pilota poteva contare sui quattro migliori risultati delle prime sette gare e sui quattro migliori risultati delle ultime otto.
Il Gran Premio di Francia 1979
È con queste premesse che si arriva, il 1°luglio 1979, in Francia, in occasione del Gran Prix di Digione. All’epoca, infatti, in Francia si alternano di anno in anno il circuito Paul Ricard di Le Castellet (il tracciato attuale del GP di Francia) e quello, appunto, di Digione.
Scheckter è in testa al mondiale, con sei punti di vantaggio su Lafitte e dieci sul trio Villeneuve – Reutermann – Depailler.
Il risultato delle qualifiche, per certi versi, è però sorprendente: la Renault, fino a quel punto clamorosamente in ombra e non competitiva rispetto alle altre vetture, finalmente riesce ad affermarsi nella gara di casa, conquistando la pole position con Jabouille e il secondo posto con Arnoux. A seguire, Villeneuve dalla terza casella, poi Piquet, Scheckter e Lauda.
Ferrari subito in testa
Al semaforo verde, Villeneuve brucia le Renault e si presenta in testa alla prima curva, con Jabouille secondo e Scheckter terzo. Arnoux, partito malissimo, scivola in nona posizione.
La Renault, però, sulla pista di casa continua a dimostrarsi affidabile, così il francese inizia subito una rimonta piuttosto efficace, tanto che al quindicesimo giro si ritrova in terza posizione, dietro a Villeneuve e Jabouille.
La Ferrari, però, sembra oggi troppo in forma, così Villeneuve pare avviarsi verso una vittoria abbastanza comoda. Tuttavia – come ben sappiamo – nella Formula Uno non vi è nulla di certo, dal momento che al giro 47 degli 80 previsti il canadese accusa un problema ai freni, dando strada a Jabouille, che vola in testa e prende il largo.
Il canadese sulla Ferrari, inizialmente, sembra poter gestire la posizione, ma non aveva ancora fatto i conti con Arnoux, che continuava a recuperare terreno con la sua performante Renault.
Il duello dei duelli
A tre giri dal termine, Arnoux raggiunge Villeneuve. Se da una parte la vittoria di Jabouille è cosa fatta, la battaglia per il secondo posto sta per diventare una delle pagine più avvincenti della storia dello sport.
Arnoux, dotato di motore turbo, affianca la Ferrari in rettilineo e la sorpassa; Villeneuve, tuttavia, non sta a guardare, e nel tratto misto effettua subito un controsorpasso. I due danno vita ad una battaglia epica: sorpassi, azzardi, frenate, chilometri su chilometri letteralmente ruota a ruota.
Il pubblico sugli spalti è in estasi, lo è ugualmente quello a casa, grazie al commento ultra-entusiasta di Mario Poltronieri.
Le vetture dell’epoca (è facile immaginarlo) sono ben diverse da quelle di oggi, tanto che già un singolo sorpasso risulta spettacolare, figuriamoci una lotta reiterata come quella tra il canadese e il francese.
Il confronto è memorabile, tanto da mettere in secondo piano la vittoria di Jabouille: alla fine la spunta Villeneuve, per soli 14 centesimi sul rivale.
Rivali in pista, amici fuori
Gli ultimi giri della gara sono passati alla storia come “Il Duello di Digione”.
Ancor oggi, quando capita di assistere ad un confronto sportivamente esasperato, in cui nessuno dei due contendenti molla la presa, si sente pronunciare il paragone “Villeneuve-Arnoux”.
I due, peraltro, erano molto amici al di fuori della pista, e questo incredibile confronto finisce per rafforzare la loro amicizia.
Amicizia che si conclude tragicamente nel 1982, quando Gilles Villeneuve scompare tragicamente a Zolder: ma quanto consegnato agli annali dello sport, col suo amico Renè Arnoux, resterà indelebile nelle menti dei tifosi.