Mentre nella serata di sabato sera sono cominciate le prime partite di secondo turno, Gara 7 di domenica 6 giugno tra Los Angeles Clippers e Dallas Mavericks ha completato il primo turno di questi affascinanti playoff NBA.
Vediamo chi si è distinto durante la prima parte della post season e chi, invece, poteva fare meglio
Nikola Jokic 9/10
I Portland Trail Blazers del duo Lillard ( 8 ) e McCollum ( 7 ), non sono certo una squadra dal temperamento di basso profilo e per passare il turno ci voleva comunque tanta attenzione.
Il “centro”, vale la pena di utilizzare sempre le virgolette quando si vuole etichettare un giocatore completo come Nikola Jokic, ha letteralmente devastato la difesa avversaria, vincendo nettamente il duello con Nurkic ( 6 ) e tradendo solo in gara 4.
Jokic ha chiuso con una media di 33 punti, 11 rimbalzi e 5 assist.
Luka Doncic 8/10
Esplodere come ha fatto Luka Doncic in una Lega così difficile come quella del basket professionistico americano, non è facile per nessuno, per chi arriva giovanissimo dal Vecchio Continente, è addirittura quasi un’impresa.
Lo sloveno ha dimostrato di poter competere con chiunque, portando la sua squadra quasi fino al secondo turno con un supporting cast non esattamente tra i migliori della NBA.
Da rivedere con dei compagni di squadra che possano dargli una mano, i vari Hardaway ( 7,5 ), Finney Smith ( 7 ), Richardson ( 6 ) e, soprattutto, Porzingis ( 5 ), non sono stati sufficienti per battere Leonard e compagni.
Kawhi Leonard 7,5/10
Dopo il misterioso e lunghissimo infortunio che lo ha tenuto fuori tutta l’ultima stagione alla corte del POP in quel di San Antonio, questo signore si è vinto un titolo in Canada, per poi tirare la carretta coi Clippers nella scorsa stagione con un George sottotono.
Durante la serie coi Mavs, Kawhi Leonard ha avuto qualche alto e basso, ma è parso chiaro a tutti che se il figlio della Moreno Valley in California, cambia marcia ce n’è davvero per pochi.
Da rivalutare Paul George ( 6,5 ), che, nella serie ha palesemente provato a giocare coi compagni prendendosi meno rischi del previsto, ma contro Utah dovrà alzare i giri del motore per centrare la finale di Conference.
Ja Morant 7,5/10
Il prototipo del giocatore NBA del futuro, con qualche Kilo e qualche centimetro in meno rispetto ai mostri sacri come Antetokounmpo e Zion Williamson.
Morant, nonostante la sua giovanissima età, 21 anni, ha dimostrato che il palcoscenico dei prossimi anni della NBA sarà a lui dedicato e una piazza come Memphis potrebbe esaltarlo e farlo diventare un vero e proprio re.
Elevazione, spettacolo, punti e assist non sono mai mancati nella serie contro Utah, ma con un’ala grande a supportarlo nel gioco perimetrale, con un Valanciunas così ( 7 ), non può che migliorare.
Joel Embiid 7,5/10
Fino al momento dell’infortunio in Gara 4, il “big man” dei Sixers aveva dominato la serie contro Washington in modo molto simile a quanto ha fatto Jokic contro Portland.
Trenta punti di media nelle tre partite e un quarto giocate al primo turno e quella sicurezza di chi sai che farà quasi sempre la cosa giusta.
Infortuni permettendo sarà il fattore decisivo anche nella serie contro Atlanta che non è, però, partita benissimo per Philadelphia.
Giannis Antetokounmpo 7/10
L’avvio dei playoff del greco non è stato così devastante come quello dei giocatori appena citati, quasi a voler evitare gli errori commessi lo scorso anno.
Con questo nessuno pensi che le quattro gare contro Miami non siano state positive soprattutto come produzione di assist e rimbalzi, ma siamo abbastanza certi che l’apporto di Antetokounmpo crescerà con lo scorrere delle partite, anche perché Brooklyn non lo aspetterà…
Lebron James 6/10
Non è un mistero per nessuno che gli anni per il re comincino ad essere un macigno fin troppo duro, soprattutto se poco prima dei playoff arriva un infortunio pesante e un altro coglie il compagno di squadra che dovrebbe dargli una mano, soprattutto in difesa.
Lebron lascia mestamente al primo turno dei playoff uno dei suoi ultimi anni in NBA e lo fa da campione in carica.
Ma non tutti gli anni si può vincere in due… O poco più.
Russell Westbrook 5/10
Sgombriamo subito il campo dai pregiudizi: Wasghington ha probabilmente centrato il primo turno dei playoff grazie al finale di stagione del folletto di Long Beach, dopo una prima metà di regular season al termine della quale in pochi avrebbero scommesso sul raggiungimento di tale obiettivo da parte dei Wizard.
Ma le percentuali al tiro del “Quattro” durante la serie contro Philadelphia, sono state particolarmente basse, molto inferiori a quelle della stagione regolare e soprattutto buona parte delle scelte sono sembrate sbagliate, troppe forzature come gli è successo nelle passate stagioni, soprattutto in quel di OKC.
Jimmy Butler 4,5/10
La vera delusione di questo primo turno dei play off.
Big Jim non si è ripetuto ai livelli della serie dell’anno scorso contro Milwaukee, anche grazie all’ottima difesa orchestrata su di lui da Mike Budenholzer ( 8 ).
Butler è apparso avulso dal gioco di Spoelstra, ha preso pochissime iniziative e non è stato quasi mai pericoloso, tirando 19 su 64 da due e 4 su 15 da tre nella serie.
Troppo poco per uno che dovrebbe vestire i panni di leader degli Heats.