L’edizione 2023 dell’European Poker Tour si appresta a vivere il terzo appuntamento stagionale. Dopo Parigi e Montecarlo, l’EPT si sposta in Spagna per una delle sue tappe più iconiche ed “evergreen”: Barcellona.
La kermesse catalana è in programma dal 21 agosto al 3 settembre al Casino Barcelona e offre agli appassionati di poker ben 63 tornei in formati diversi. Il Texas Hold’em è ovviamente la tipologia di poker più scelta (55 eventi) ma ci sono anche 6 tornei di PL Omaha e 2 di Mixed Games (H.O.R.S.E. e 8-Game). I classici di ogni tappa EPT sono confermati e si svolgeranno in queste date e con questi buy-in:
Estrellas Poker Tour (ex EPT National):
ESPT Main Event: August 21-27 – €1.100
ESPT Cup: August 25-26 – €550
ESPT High Roller: August 26-27 – €2.200
EPT:
EPT Super High Roller: August 26-28 – €100.000
EPT Main Event: August 27-September 3 – €5.300
EPT Mystery Bounty: August 30-September 1 – €3.000
EPT High Roller: September 1-3 – €10.300
Barcellona occupa un posto speciale nella storia del tour di poker più seguito in Europa. E’ senza dubbio una delle più amate, forse la più amata in assoluto, in particolare dai players italiani che hanno sempre ben figurato nel capoluogo catalano. Vale la pena ricordare che il campione in carica è proprio il “nostro” Giuliano Bendinelli.
E poi Barcellona detiene il record di presenze: 16 su 16 edizioni fin qui disputate, 17 se si conta anche la parentesi 2017 quando l’EPT divenne per un anno PS Championship. Insomma, il poker a Barcellona condivide le radici con quelle del tour stesso.
Ma quando è nato l’EPT?
Lo European Poker Tour prende il via nel 2004, in pieno boom del gioco dopo la vittoria di Chris Moneymaker al Main Event WSOP del 2003.
Il merito è dell’allora regista TV inglese, e grande appassionato di poker, John Duthie che quattro anni prima si era aggiudicato all’Isola di Man il Poker Million. Oltre al milione di sterline incassato, Duthie torna a casa con l’idea che rivoluzionerà il mondo del poker dal vivo: un tour tutto europeo – ad eccezione dell’appendice caraibica PCA, inserita nel tour solo a partire dal 2008 – con copertura televisiva.
La combinazione tra televisione e spostamento dell’asse dei tornei live al di là dell’oceano, coglie in pieno la dimensione sempre più globale che il poker va assumendo. Una dimensione che dipende anche e soprattutto dal successo del poker online. Non sorprende, quindi, che una nota piattaforma di gioco si inserisca nell’operazione acquistando la maggioranza dei diritti e diventandone lo sponsor unico.
La prima stagione dell’European Poker Tour inizia nel settembre del 2004 da Barcellona e si sviluppa attraverso un totale di 7 appuntamenti. Il debutto porta 229 partecipanti al Main Event che costa €1.000 di buy-in. Sono numeri che paragonati a quelli di oggi fanno un po’ sorridere ma al tempo stesso consentono di comprendere (e magari apprezzare) la crescita del tour e del gioco nel corso degli anni, nonostante alcuni up-and-down consistenti.
La fetta più grossa, cioè 80.000 euro, del montepremi va allo svedese Alexander Stevic, primo vincitore di una tappa EPT. Ma in quella occasione, Barcellona si tinge anche d'”azzurro” grazie al terzo posto di Luca Pagano. Per il giocatore trevigiano è l’inizio della “love story” con il tour, fatta di 7 final table, 21 in the money e svariate bad beat che gli negano l’ambito titolo. La prima arriva proprio in terra catalana, quando il suo A♥J♥ si scontra con l’A♦4♦ di David O’Callaghan: il board 4♠6♦9♣Q♦3♠ manda l’irlandese all’heads-up con Stevic, mentre Pagano deve accontentarsi del gradino più basso del podio.
La seconda tappa di quella prima stagione si svolge a Londra circa un mese dopo. Sale il buy-in, £3.000, ma scendono i partecipanti, 175 in tutto, per un prizepool di £524.410. Di questi, 200.000 finiscono nelle tasche del vincitore, l’inglese John Shipley sostenuto dal tifo locale.
Due settimane più tardi il tour si sposta di nuovo, anche se non di molto. Questa volta è Dublino a ospitare l’appuntamento di poker. Il buy-in cambia per la seconda volta, un chiaro segno che la prima stagione è inevitabilmente quella dei test: €1.500, pagati da 163 giocatori. Alla fine arriva il bis del Regno Unit: vince Ram Vaswani che, oltre al titolo, si porta a casa €93.000 su un montepremi complessivo di €244.500.
Quello di Vaswani è un nome da tenere d’occhio in questa stagione. L’inglese, infatti, si ripresenta al testa-a-testa finale anche nella quarta tappa dalla Season 1. E’ il gennaio 2005 e si gioca nella fredda Copenhagen, ma la sala poker è riscaldata dall’entusiasmo di 163 giocatori che pagano 20.000 corone danesi (oggi sarebbero 2.500 euro) per partecipare al Main Event (DKr 2.883.825 il prizepool finale).
Ancora più bollente è la conclusione, perché Vaswami è già in grado di scrivere un pezzo di storia del neonato tour, realizzando un clamoroso back-to-back. Sulla sua strada c’è però un giovane player olandese, Noah Boeken, che con una mano finale da brividi vince il titolo e circa 191.000 dollari di primo premio. I due finiscono ai resti con Boeken in vantaggio A♣Q♥ vs A♦J♣. Il flop cambia subito la situazione a favore di Vasmami che trova la top pair con J♦10♠3♣ sul tavolo. Ma al turn scende un K♣ che chiude la scala a incastro e ristabilisce il vantaggio di Boeken, fino all’ininfluente 5♥ al river.
La quinta tappa si svolge dal 16 al 19 febbraio 2005 in Francia, al Casinò di Deauville. Il buy-in d’ingresso questa volta è pari 2.000 euro e il field arriva a quota 245 giocatori, rinforzato dalla partecipazione di numerosi americani. E’ il nuovo record per un montepremi dell’EPT, €465.500, e sono proprio i player statunitensi ad approfittarne, occupando le prime quattro posizioni del tavolo finale.
A vincere è Brandon Shaefer (€144.000) che supera il connazionale Carl Olson. Al quarto posto fa la sua comparsa un giovanissimo Justin Bonomo, oggi al primo posto della All Time Money List con più di 49 milioni di dollari vinti in eventi dal vivo. L’Europa occupa invece le posizioni dal 5° al 9° posto e Luca Pagano centra il secondo tavolo finale (8°).
Si vola a Vienna (10-12 Marzo) per il penultimo appuntamento della stagione. Il costo di partecipazione sale un po’: ora sono 2.100 euro, ma altrettanto fanno i partecipanti, 297 e il montepremi che raggiunge quota 594.000 euro. Vince il francese Pascal Perrault, premiato con “picca” e 184.500 euro di premio.
Il tour piace, questo è chiaro, ed è pronto per i fuochi d’artificio conclusivi. Il Grand Final dell’EPT Season 1 si disputa a Monte Carlo, che resterà l’appuntamento di chiusura di molte stagioni del tour. Per l’occasione il buy-in s’impenna a €10.000. Si tratta di un grosso rischio per l’organizzazione ma l’azzardo viene però ripagato con 211 registrazioni e 2.110.000 di montepremi finale.
E’ il 20 marzo 2005 quando un altro olandese, Rob Hollink, ferma ben due pretendenti al bis: Alexander Stevic si arrende al terzo posto (€178.000), mentre Brandon Shaefer è secondo per €350.000. Sull’assegno consegnato a Hollink, invece, la cifra indicata è €650.000.
Con questo exploit finale la prima stagione dell’European Poker Tour finisce in archivio. Il consenso del mondo del poker è ampio, un viatico davvero promettente per la Season 2 che l’organizzatore ha già in programma a partire dall’autunno del 2005.
Ma questa è un’altra storia.
Foto di testa: John Duthie (credits PokerNews)