Le donne e il poker: storia di passione e di successi
Nicola Pagano
Mar 10 Mar 2020
Nell’immaginario collettivo il poker è un gioco per maschi. Il pregiudizio, tanto radicato quanto discutibile, si fonda sulla presunta mancanza di determinazione e spirito competitivo da parte delle donne.
Il mondo del lavoro e quello dello sport hanno da tempo dimostrato il contrario ma, ancora oggi, per la maggior parte dei giocatori di poker avere una donna al tavolo equivale ad avere un avversario malleabile.
Rileggendo la storia del poker ci accorgiamo che si tratta di un mito.
La presenza di donne al tavolo da poker affonda le proprie radici ai tempi del “Vecchio West”. Tra documenti reali e leggende, emergono i nomi di Lottie Deno, Mary Hamlin, “Flash Kate”, Minnie Smith e Belle Star, tutte giocatrici in grado di competere senza difficoltà con gli uomini. Ma la più famosa giocatrice di poker di quel periodo rimane Alice Ivers (1851-1930). Nel corso di una carriera durata quasi mezzo secolo, si dice che “Poker Alice” abbia vinto più di 250.000 dollari (di allora!) agli avversari, oltre ad essere stata la proprietaria di alcune case da gioco (e di piacere) chiamate “Poker’s Palace”.
Sono nato a Treviso mentre l'uomo sbarcava sulla Luna. Laureato in filosofia, ho fatto un po' di tutto prima di approdare al mondo dei giochi. Amo carte, dadi, pedine, miniature e videogame perché giocare equivale a vivere una vita in più.