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Tutti i giocatori hanno una mano da ricordare. A volte è uno “scoppio” subito, in altri casi si tratta una giocata che vale un torneo, o ancora un puro e semplice colpo di fortuna a proprio favore.

La mano indimenticabile di Tristan Wade è un po’ tutte queste cose. 37 anni, di Boynton Beach (Florida, USA), Wade fino al 2019 ha realizzato un centinaio di piazzamenti a premio nei tornei live, per un totale di 1,76 milioni di dollari incassati. Un discreto bottino per uno che ha iniziato a giocare nel 2007.

A essere sinceri, il pro statunitense non è tra i giocatori più conosciuti a livello globale. La ragione principale è che le sue apparizioni dal vivo sono limitate ai tornei organizzati negli USA e in Canada, ad eccezione di tre in the money messi a segno in Europa. Uno di questi è il suo risultato più prestigioso: il braccialetto vinto alle WSOPE 2011 di Cannes nel 3.200 euro NLH Shootout, per un payout da 243.191 dollari (€182.048 euro).

Ma non è tuttavia questo il risultato del quale Wade va più fiero, bensì quello ottenuto pochi mesi prima alle WSOP americane e che, in un certo senso, è stato di buon auspicio anche per il successo in terra di Francia.

Nel 2011, prima di decidere se andare o meno alle WSOPE di Cannes, Tristan Wade è impegnato a Las Vegas con l’annuale edizione delle World Series Of Poker. Il momento sembra essere quello buono per lui. L’11 luglio si piazza al 7° posto nel $1.500 No Limit Hold’em e registra su TheHendonmob.com (ma soprattutto sul suo conto in banca) il suo miglior risultato in un torneo dal vivo: $94.700. Due settimane più tardi è di nuovo seduto a un final table.Ora è quello del $10.000 NLH 6-handed Championship, un evento ben più importante e ricco in termini economici del precedente. A dimostrarlo c’è un field di tutto rispetto che, a due tavoli dalla conclusione, comprende Chris MoormanBertrand GrospellierBen TollereneJoe EbanksTaylor Paur e William Thorson.

La mano che dà una svolta alla carriera di Wade arriva quando il torneo ha raggiunto gli 8 left, cioè quando manca un out per l’unofficial final table a 7. C’è il limp di Tollerene da bottone, Ebanks si adegua da Small Blind, ma Wade, che si trova sul BB, spilla A♣K♦ e decide di rilanciare fino a 124.000. Tollerene si chiama fuori, Ebanks invece effettua il call e fa scendere le prime tre carte del board.

Flop: 9♦3♣2♠. Sul check di Ebanks, Wade nonostante abbia “missato” il flop, sceglie di andare in c-bet. Punta 137.000. Ebanks, tutt’altro che preoccupato, va in check-raise per 280.000 chips. A questo punto arriva la mossa che, a carte scoperte, forse non ti aspetti: Wade va all-in per un totale di 591.000 gettoni. Forse ha una lettura particolare sul suo avversario e si aspetta un fold. Il problema è che Ebanks chiama senza pensarci troppo. Allo showdown il Big Slick, o Kournikova che dir si voglia, di Wade si scioglie davanti all’A♦9♣ di Ebanks: top pair e top kicker che lascia solo tre potenziali K a Wade per ribaltare la situazione.

Ho pensato che il suo range di mani fosse piuttosto debole in questo spot. Immaginavo una draw o un vero e proprio bluff” ha dichiarato Tristan Wade a PokerNews. “Ho messo tutte le chips in mezzo sperando nel fold. E invece mi sono preso in faccia un gran call. Decisamente non ero contento“.

Il turn 10♥ non è uno degli out sperati. La fortuna si chiama invece river, un K♠ che regala la mano e il monster pot a Tristan Wade. Con questo scoppio, il pro della Florida accumula abbastanza chips per arrivare al final table. Non lo vincerà, piazzandosi al quarto posto dietro a Bertrand Grospellier (3°), Chris Moorman (2°) e allo stesso Joe Ebanks, capace non solo di riprendersi dalla batosta ma anche di vincere il torneo.

I $292.866 della quarta piazza sono ancora oggi il premio più importante vinto da Tristan Wade e anche il più sofferto: più della vittoria ottenuta a Cannes pochi mesi dopo davanti a 258 avversari, come lui stesso ha confessato nell’intervista a PokerNews.

Senza quel K al river chissà come sarebbe cambiata la carriera pokeristica di Tristan Wade. Forse non avrebbe fatto quel suo primo viaggio in Europa, coronato dal braccialetto. O forse sì, visto che proprio il 15 aprile di quell’anno il famigerato Black Friday aveva spinto moltissimo giocatori statunitensi a scegliere l’Europa come nuova destinazione per il poker professionistico.

 

Foto di testa: Tristan Wade (credits PokerNews)

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