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Sochi si conferma una delle poche location nel mondo dove si continua a giocare nonostante la pandemia. Dopo l’European Poker Tour andato in scena a novembre dello scorso anno, la pokeroom della rinomata località turistica russa ha ospitato la tappa del World Poker Tour Russia.

La kermesse si è svolta sulla distanza di 9 giorni (dal 19 al 28 febbraio) e 14 eventi in tutto. I più importanti sono stati l’High Roller da 388.000 rubli di buy-in (circa 5.200 dollari) e naturalmente il Main Event.

Il primo ha registrato 80 entries ed è finito nel palmares del russo Stefan Prostorov, insieme ai circa 112.000 dollari di primo premio. Secondo posto per il Kazako Timur Musagambetov ($75.000 ca.) e terzo per il ben più noto e titolato Artur Martirosian, coolerato da Prostorov nel momento decisivo e destinato ad un payout di più o meno 50mila dollari. Martirosian, oltre ad aver incassato sino ad ora 84omila dollari in eventi live, è uno specialista dei tornei high-roller di poker online.

Più lungo, affollato e senza dubbio emozionante è stato il Main Event che ha chiamato a raccolta 251 entries, ognuna da 3.300 dollari (245mila rubli) di buy-in. Il torneo ha così messo in palio una prima moneta pari a ₽11.996.600, circa $160.000.

Il torneo si è svolto nell’arco di 5 giornate, con 4 flight di qualificazione, seguiti da Day2, Day3 e Final Table. Nel corso della competizione, 32 giocatori sono andati a premio: tra questi i russi Andrey Kotelnikov ($800K in carriera) e Aleksandr Merzhvinskiy (936mila dollari incamerati nel live). Tra i nomi più quotati c’era anche quello di un altro giocatore di casa, Maksim Pisarenko ($522.000 in carriera), stoppato però da Maksim Sekretarev a un passo dal final table a 6 giocatori.

E proprio Sekretarev si è presentato all’ultimo atto nel ruolo di chipleader, con un netto vantaggio (65 bb) sul secondo nel count, Ravil Khamatgareev, che di bb ne aveva 25. Con stack così non c’è da sorprendersi che il final table sia durato poco.

Il protagonista in lungo e in largo è stato Maksim Sekretarev. Il giovanissimo player russo (ha solo 19 anni), ha eliminato in rapida successione altri due connazionali: prima Sergey Bobrik (coppia di 9 di quest’ultimo vs K♥6♠ e K subito al flop) e poi Vanush Mnatsakanyan con A♣Q♣ > [KKh]J♥. Qualche livello più tardi, Sekretarev ha mandato alle casse anche l’unico giocatore non russo presente al tavolo, il serbo Vladimir Bozinovic.

La fase 3-handed è iniziato con il recupero di Andrey Volkov che da shortstack è riuscito a passare al comando. La volatilità della situazione è stata senza dubbio accentuata dalla struttura del torneo che ha consentito numerosi cambiamenti al vertice per gli ultimi tre giocatori. Alla fine Sekretarev ha trovato il coin flip favorevole (AQ > JJ) contro Ravil Khamatgareev, che si è dovuto così accontentare della terza piazza.

L’heads-up è durato solo poche mani, visto l’enorme vantaggio del giovane russo e i bui ormai altissimi. Andrey Volkov ha messo tutto in mezzo con 10♦8♦ ma ha trovato il call del suo avversario che ha mostrato K♥Q♣: board liscio e titolo + 160mila dollari ad appannaggio di Maksim Sekretarev: un nome che da oggi in poi sarà bene tenere d’occhio visto che, pur essendo questo di gran lunga il suo miglior risultato, il 19enne ha al suo attivo altri 11 in the money ottenuti nel solo 2020.

Questo il payout e le posizioni del final table:

1 Maksim Sekretarev Russia ₽11.996.600 (~$160.000)
2 Andrey Volkov Russia ₽7.998.200 (~$107.000)
3 Ravil Khamatgareev Russia ₽5.840.450 (~$78.000)
4 Vladimir Bozinovic Serbia ₽4.325.650 (~$57.000)
5 Vanush Mnatsakanyan Russia ₽3.249.750 (~$43.000)
6 Sergey Bobrik Russia ₽2.477.300 (~$33.000)

 

Foto di testa: Maksim Sekretarev (courtesy of WPT)

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