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E’ Ruslan Bogdanov il campione dello European Poker Tour di Sochi, edizione 2020. Bugdanov succede ad Arsenii Karmaskii, vincitore nel 2018, e all’israeliano Uri Balboa che ha conquistato il trofeo di PokerStars nel 2019.

Bogdanov è il quinto giocatore russo che riesce ad imporsi in un Main Event EPT, dopo i successi di Maxim Lykov (a Kiev nel 2009, ma lo ricordiamo anche 4° all’EPT di Sanremo nel 2011), di Vladimir Geshkenbein (allo Snowfest di Hinterglemm nel 2011), di Andrey Pateychuk (a Sanremo nel 2011) e del già citato Arsenii Karmatskii.

Che poi sia stato un russo a vincere a Sochi non può sorprendere più di tanto, visto che il final table a 8 era interamente composto da giocatori “di casa”. Ma la vittoria di Bogdanov è un po’ una sorpresa, dal momento che il giocatore di Saratov, città portuale sul Volga, è di fatto uno sconosciuto per il grande pubblico del poker. Sul database dei risultati internazionali, TheHendonmob.com, il suo nome non compare (almeno per ora). La sua vittoria all’EPT di Sochi potrebbe quindi essere il suo primo risultato in un torneo internazionale ufficialmente riconosciuto.

E non è nemmeno stata una cavalcata facile la sua. Al contrario: il final table è stato un vera e propria maratona, durata dalle 12:30 di ieri fino alle 03:31 di oggi. 15 ore, pause incluse, giunte al capolinea dopo un lungo heads-up tra Bogdanov e Viktor Tkachenko, nonostante i due si fossero già accordati per un deal che ha ridotto le distanze tra i payout.

Bogdanov ha iniziato la partita con il quarto stack, in mezzo a giocatori certamente più esperti di lui. Tra questi, va menzionato soprattutto Alexander Denisov, l’unico in possesso di un palmares da professionista (2,3 milioni di dollari vinti in carriera), il quale è stato però anche il primo a lasciare il torneo. Partito da shortstack, il pro russo si è difeso per quasi due ore di gioco. Poi è arrivata questa mano: Denisov cerca la trappola limpando da hijack con A♠K♦, ma si trova costretto a giocare contro due all-in: quello di Egor Turubanov che mostra coppia di “ganci” e quello di Nikita Kuznetsov con coppia di 9. I “jack rossi” di Turubanov reggono sul board e Denisov è out, mentre lo stack di Kuznetsov si accorcia.

Ed è infatti proprio quest’ultimo a lasciare la compagnia poco dopo. Su un board che al turn recita 9♠2♠8♣K♦, Kuznetsov – già vincitore del torneo di Pot Limit Omaha e finalista di un altro evento nei giorni precedenti – va all-in con A♣K♠ ma trova il call di Viktor Tkachenko che mostra 5♠3♠. Kuznetsov è in netto vantaggio, ma una Q♠ al river lo condanna all’eliminazione al 7° posto.

Nel giro di un livello esce poi Vladislav Naumov, eliminato dal chipleader Ershov Gleb in un classico coin-flip (AK vs 99 e K♥ al turn). Al 5° posto si ferma invece la corsa di Egor Turubanov. L’azione vede l’apertura preflop di quest’ultimo con J♣J♦ e i call di Viktor Tkachenko e Ruslan Bogdanov. Il flop porta 5♥3♠8♠. Tkachenko esce puntando 125K, Bogdanov chiama, ma Turubanov  non ci sta e va all-in per 1.410.000 chip. Tkachenko chiama e mostra 6♥6♣, mentre Bogdanov si tira fuori. La coppia di J di Turubanov è nettamente avanti ma, anche in questo caso, la sorte ribalta situazione: 6♠ al turn che consegna il set a Tkachenko. Il river è un ininfluente 10♦ e il tavolo finale scende a 4 left.

A questo punto la chipldead passa nelle mani di Tkachenko che nei due livelli successivi la consolida, arrivando ad avere più di metà dei gettoni in circolazione. Ciononostante, nella fase 4-handed il gioco rallenta molto ed è necessario attendere quasi le 23:00 prima di arrivare alle posizioni del podio. Al 4° posto esce Sergey Aristov (ormai super short) che lascia la volata per il titolo a Tkachenko, nettamente in vantaggio, Ershon e Bogdanov, questi ultimi molto vicini in chip.

Servono altre due ore e mezza di gioco per arrivare all’heads-up finale. Sul gradino più basso del podio si piazza Gleb Ershov: rimasto con solo 1o bb, li mette tutti in mezzo preflop con Q♠Q♦ e trova il call di Bogdanov con A♥Q♥. Anche in questo caso, però, la mano favorita non si salva. Il flop 3♣10♥J♥ porta in dote tanti out per Bogdanov (gli A, le carte a cuori e i K). Uno di questi arriva subito al turn: è un 8♥ che completa il flush draw e manda Ruslan Bogdanov all’HU con Viktor Tkachenko.

Come anticipato, i due finalisti discutono un deal. Ci vuole un po’ prima che l’accordo arrivi, visto che c’è una sostanziale parità di stack: il divario tra i premi viene ridotto di circa 20.000 euro e poi si può riprendere a giocare. Tkachenko, forse un po’ provato dalla maratona, inizia subito ad aumentare i giri e a prendersi rischi importanti. L’ultima mano è esattamente in questa direzione. I bui sono 200k/400k quando Bogdanov completa da SB, ma il suo avversario non ci sta e va all-in per 8.500K con J♠9♠. Call di Bogdanov che lo copre (10.500K) e mostra 6♠6♥.

Questa volta il board 8♠K♠4♠7♣8d] protegge la mano in vantaggio preflop, pur se con tanti brividi fino al river. Vince Ruslan Bogdanov che incassa €175.743. Per Viktor Tkachenko c’è la soddisfazione di un ottimo secondo posto, ripagato piuttosto bene grazie al deal che gli consegna €159.312.

Questo il payout completo del final table:

1st: Ruslan Bogdanov, Russia – RUB 15,984,500 (€175,743) *
2nd: Viktor Tkachenko, Russia – RUB 14,490,000 (€159,312) *
3rd: Gleb Ershov, Russia – RUB 8,312,500 (€91,393)
4th: Sergey Aristov, Russia – RUB 6,367,900 (€70,013)
5th: Egor Turubanov, Russia – RUB 5,044,900 (€55,467)
6th: Vladislav Naumov, Russia – RUB 3,929,100 (€43,199)
7th: Nikita Kuznetsov, Russia – RUB 2,863,000 (€31,478)
8th: Aleksandr Denisov, Russia – RUB 1,956,500 (€21,511)

Su un altro tavolo, in contemporanea con quello del Main Event, si è svolta la finale dell’High Roller, il torneo da 371mila rubli (poco più di 4.000 euro) di iscrizioni che ha registrato 90 ingressi pagati. Alla fine si è imposto Yakov Fokin il quale, dopo un deal con Pavel Kireev, si è messo in tasca circa 82.000 euro. Terzo posto per il campione di Sochi 2018 Arseniy Karmatskiy. Ecco le posizioni e i premi del final table:

1st: Yakov Fokin, Russia – RUB 7,450,100 (€81,952) *
2nd: Pavel Kireev, Russia – RUB 6,300,000 (€69,301) *
3rd: Arseniy Karmatskiy, Russia – RUB 3,727,500 (€41,003)
4th: Vyacheslav Balaev, Russia – RUB 2,919,000 (€32,109)
5th: Dmitry Belousov, Russia – RUB 2,352,700 (€25,880)
6th: Andrey Chernokoz, Russia – RUB 1,833,300 (€20,166)
7th: Viktor Kudinov, Russia – RUB 1,451,100 (€15,962)
8th: Georgiy Filippovich, Russia – RUB 1,130,500 (€12,436)

La nostra copertura dell’EPT di Sochi 2020 finisce qui. L’appuntamento è all’anno prossimo, con l’augurio di potervi raccontate un 2021 ricco di poker live.

 

Foto di testa: i due finalisti del Main Event EPT Sochi 2o2o, Viktor Tkachenko (sx, runner-up) e Ruslan Bogdanov (dx, vincitore)

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